Trascorri virtualmente la Giornata Internazionale dei Musei al Parco Archeologico di Ercolano
-18 maggio 2020-
Una maratona social con appuntamenti durante tutta la Giornata con i contenuti più cliccati
Esplodono i canali social del Parco nel periodo del lockdown: il mezzo milione di visitatori del Parco si sposta sulla rete e le visualizzazioni dei contenuti digitali raggiungono il numero delle visite annuali al Parco

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  • 16 Maggio 2020


Ogni anno, dal 1977, ICOM organizza a livello mondiale la Giornata Internazionale dei Musei (International Museum Day – IMD), selezionando di volta in volta un tema specifico. I Musei che partecipano all’iniziativa programmano eventi innovativi e attività inerenti al tema prescelto e coinvolgono il proprio pubblico, evidenziando l’importanza del ruolo dei Musei come istituzioni al servizio della società e del suo sviluppo. Il tema dell’edizione 2020 è Musei per l’eguaglianza: diversità e inclusione, che pone all’attenzione e alla riflessione di tutta la comunità museale il ruolo sociale degli Istituti culturali, la loro potenzialità nell’essere agenti di cambiamento, realizzando azioni per favorire la fruizione e la partecipazione da parte di tutte le persone.

Il Parco Archeologico di Ercolano, appena conclusa la partecipazione alla Museum Week, altro evento social internazionale, continua ad arricchire la sua offerta culturale in rete e per la Giornata Internazionale dei Musei 2020, dedicata alla diversità e all’inclusione, ripropone in una speciale maratona social, i propri contenuti più cliccati del lockdown attraverso i diversi linguaggi, che vanno dal video alla ricostruzione 3D. 

Lunedì 18 maggio, a partire dalle 10 e per tutta la giornata, i visitatori potranno fruire di contenuti ogni ora diversi e approfittare della celebrazione per comporli in una narrativa unica, rivederli, fruirli e compiacersi del poter condividere così tanta bellezza in un’unica giornata. Con una crescita del 40% dei visitatori virtuali nei primi mesi del 2020, attraverso contenuti digitali vari e coinvolgenti (il solo video dove il direttore guida alla scoperta dei Fornici e la Barca è stato visto più di 100.000 volte tra i vari canali, ma è un dato in continua crescita col passare delle ore e dei giorni), il Parco di Ercolano ha saputo reinterpretare la propria offerta di contenuti culturali rendendoli digitali e raggiungendo ogni giorno ogni angolo della terra supportando il consolidarsi di una comunità di visitatori, guide, operatori della cultura, innamorati della bellezza, che a distanza si ritrovano quotidianamente sulle pagine social del Parco come in una piazza virtuale, si scambiano emozioni, ricordi e speranze, partecipando alla fruizione e condivisione della cultura, diventando eccezionali protagonisti e testimoni del loro patrimonio universale.

“Nel periodo del lockdown abbiamo raggiunto in soli due mesi sia su instagram che su facebook, con le visualizzazioni dei contenuti digitalI, il numero di visitatori che si collegano alle nostre paginein un anno, – dichiara il direttore Sirano – creando un effetto traino che per i prossimi mesi sarà fondamentale per il futuro, in cui avremo bisogno di ripartire con la promozione. Possiamo dichiarare che tutti i nostri visitatori reali si sono spostati sul web, aggiungendosi al nostro pubblico virtuale che già ci seguiva; si tratta non di spettatori passivi, ma di persone che tutti i giorni si ritrovano insieme sulle nostre pagine riconoscendosi nei valori di cui il Parco è portatore, e ritrovando nella figura di Ercole il simbolo della forza e della resilienza di cui abbiamo bisogno per superare questo momento. Ho condiviso immediatamente e con piacere la proposta dei miei funzionari di raccontare il Parco nella Giornata dei Musei ricostruendo una narrativa che era stata diluita nei mesi attraverso i contenuti diffusi sui social, è un modo per riabbracciare tutti in una stretta virtuale che pian piano ci riconduce alla riapertura dei cancelli, che avverrà in totale sicurezza e tutela per visitatori e personale”. 

Insomma la community del Parco di Ercolano si è ritrovata e continua a ritrovarsi come in una piazza virtuale, protagonisti loro stessi della circolazione di cultura di questi mesi tanto intensi, come mostra anche il tasso di coinvolgimento elevatissimo dei frequentatori delle pagine, che partecipano sempre con commenti, like, condivisioni, riscontrabile tecnicamente nel tasso di “engagement” delle pagine social del Parco, che è più elevato di quello di musei e parchi archeologici anche più famosi e frequentati. 

Uno per tutti il commento di un visitatore: “We are a family of Ercolano’s in New Zealand. We were very upset to cancel our plans to visit Italy and particularly Herculaneum last month. I hope one day we can visit but for now we will enjoy your Instagram photos and stories”.

LA CULTURA NON SI FERMA
ERCOLANO AI TEMPI DEL COVID19. LA SFIDA DEI RESTAURI TRADIZIONE E NUOVE TECNOLOGIE NELLA PALESTRA

  • paerco stampa
  • 7 Maggio 2020

Riparte la vita a piccoli passi, in sicurezza ma riparte. La ripresa dei cantieri edilizi come da ultimo DPCM, all’interno dei cancelli del Parco Archeologico di Ercolano significa la ripresa delle attività di restauro. Vicino il termine e la consegna dei lavori alla Mensa Marmorea della Palestra: “una grandiosa mensa marmorea, la più grande che siasi finoggi rinvenuta tra Pompei e Ercolano” così ne parlò Amedeo Maiuri quando nel mese di Giugno del 1936 gli scavi della città erano giunti a liberare buona parte della Palestra e venne alla luce il magnifico reperto.

Come lui stesso racconta ‘l’oggetto era mutilato ma non asportato dai precedenti scavatori’. A scavo ultimato la ricompose a partire dagli elementi superstiti e la integrò dotandola di una struttura con tubolari metallici di supporto. A distanza di oltre ottant’anni dalla sua scoperta la gamba posteriore destra, interamente ricostruita in malta con un’anima interna di metallo, si presentava ormai notevolmente ossidata con la conseguente frantumazione e il distacco di alcune porzioni della ricostruzione. Tutte le parti originali in pietra marmorea a causa della costante esposizione agli agenti atmosferici erano interamente ricoperte da incrostazioni licheniche e patine di colore scuro che alteravano la lettura della superficie originale. Tra i mesi di gennaio e febbraio 2020 è stato eseguito il restauro integrale dell’opera con interventi di consolidamento, la pulitura e la presentazione estetica, oltre che la sostituzione della gamba già di ricostruzione con una nuova copia eseguita in stampa 3D sulla base di un rilievo fotogrammetrico della gamba originale più integra. L’intervento ha finalmente messo in luce le venature del piano.

Questo tipo di mensa non semplicemente decorativa, era destinata a cerimonie che dato il carattere dell’edificio lascia supporre si tratti di una mensa agonistica dove si esponevano i doni per i vincitori delle gare atletiche che si svolgevano nella Palestra.

“Questo è il primo lavoro concluso nell’emergenza coronavirus– interviene il Direttore Sirano – E’ quasi come vedere una farfalla che timidamente si sporge dal suo bozzolo affacciata al centro del Golfo di Napoli. Il restauro di questo manufatto unico nel mondo romano forse avviene non a caso proprio nella Palestra (in realtà il campus) della città che da Ercole prende il nome, il luogo dove si forgiavano le future generazioni avendo a modello le grandi imprese dell’eroe. Non vedo l’ora che le strade del Parco si animino nuovamente di energia, vita e speranza. Ci rialzeremo, resilienti, in sicurezza, garantendo la tutela di tutti quanti saranno i protagonisti della ripartenza: dal personale ai visitatori che ritorneranno a popolare le strade, le case, ogni angolo di questo patrimonio che si è, diciamo riposato, ma che è pronto per inaugurare una nuova stagione dove il timore viene sostituito dalla prudenza e dal piacere di visitare Ercolano con i tempi “quieti e intensi” da sempre consoni a questo sito.”

Avviso. Operatori Economici.

  • paerco
  • 27 Aprile 2020

Si avvisano i gentili operatori economici interessati a proporre collaborazioni di tipo commerciale che questo Parco, in quanto istituzione pubblica, procederà con l’evidenza pubblica e comunque secondo le procedure previste dalla normativa vigente qualora necessitasse dell’avvio di simili collaborazioni.

Gli operatori economici sono pertanto invitati a consultare la pagina Amministrazione Trasparente per gli aggiornamenti sulle procedure in corso, ovvero iscriversi al Portale MEPA, cui il Parco si rivolge, per tutte le categorie di servizi e forniture ivi previste.

“Herculaneum 3D SCAN”:
Accelera la rivoluzione digitale di tutte le attività del Parco: nuovi strumenti online per esperti e appassionati e tutte le attività sono smart

  • paerco stampa
  • 14 Aprile 2020

Continua alacremente il lavoro del Parco Archeologico di Ercolano e, a poche settimane dal lancio dei Lapilli del Parco, in rete ecco nuovi contenuti digitali interattivi per rendere il nostro pubblico protagonista di un’esperienza di visita immersiva; è la volta delle nuvole di punti 3D grazie al progetto “Herculaneum 3D SCAN” in collaborazione con l’Herculaneum Conservation Project sostenuto dal Packard Humanities Institute (PHI). Ogni settimana, nell’ambito della programmazione social del mercoledì dei Lapilli, i visitatori potranno entrare virtualmente in una nuova residenza degli antichi ercolanesi, ammirarne i dettagli costruttivi ed interagire con strumenti specifici con l’ambiente virtuale. Studiosi e appassionati potranno godere di queste ricchezze culturali patrimonio dell’umanità, esplorandoli direttamente dalle proprie case, attraverso i propri dispositivi (https://it-it.facebook.com/parcoarcheologicodiercolano).

Herculaneum 3D SCAN” nasce dalla volontà di condividere con la comunità, sia essa quella propriamente scientifica, degli addetti ai lavori che del pubblico più ampio, in anteprima parte della ricchissima banca dati raccolta nell’ambito della pluriennale attività di documentazione e monitoraggio del sito archeologico di Ercolano. Un esperimento condiviso che vuole esplorare non solo le nuove modalità di fruizione virtuale del Bene Culturale, realtà ben nota al grande pubblico, ma anche le potenzialità in termini di strumento di lavoro per il settore. 

Le nuvole di punti 3D sono state acquisite nel corso delle attività di progettazione degli ultimi cinque anni. I dati messi a disposizione riguardano alcune delle domus più importanti dell’antica Herculaneum. Non si tratta di ricostruzioni virtuali bensì di vere e proprie scansioni tridimensionali: nuvole di punti 3D ad altissima densità acquisite per mezzo di laserscanner 3D e riprese fotogrammetriche da drone. All’interno della nuvola 3D è possibile navigare e visitare virtualmente i differenti ambienti delle domus ma anche misurare distanze, superfici, volumi o ancora estrarre sezioni ed esportare i risultati nei formati più comuni.

Il progetto “Herculaneum 3D SCAN” rappresenta il primo passo all’interno di un percorso più ampio che il Parco Archeologico di Ercolano insieme con il Packard Humanities Institute porterà a compimento nel prossimo futuro. Si tratta della pubblicazione online, attraverso un portale open-datacorredato di funzionalità web-GIS, dei dati raccolti all’interno degli archivi e delle risorse elaborate durante l’incessante azione promossa per la conservazione e la valorizzazione del sito archeologico, e del suo rapporto con il territorio: Herculaneum Open Data, un’iniziativa promossa nell’ambito dell’Herculaneum Conservation Project, l’ambizioso partenariato pubblico-privato che sta completando il suo secondo decennio di attività attraverso un’azione sinergica e congiunta che non trova confronti all’interno della gestione del patrimonio archeologico italiano.

Alla fase di pubblicazione dei nuovi contenuti attraverso i canali digitali del Parco, seguirà poi la seconda fase quando, a cancelli aperti, continuerà l’azione di ampliamento della fruizione, affiancando alla visita fisica al sito anche la visita virtuale alle realtà non accessibili dal pubblico per restauri in corso, messe in sicurezza e lavori di manutenzione.

“Il progetto Herculaneum 3D SCAN è solo la punta dell’iceberg di una serie di iniziative che abbiamo intenzione di portare avanti.  – interviene Jane Thompson, manager dell’HCP per le fondazioni Packard – La collaborazione con un partner pubblico sempre più attivo ed efficiente nella gestione del sito archeologico ci consente di canalizzare gli sforzi,  e in particolare la nostra azione come Fondazione Packard, per una valorizzazione responsabile e doverosa degli ultimi 20 anni di attività di ricerca, studi, documentazione, risorse, strumenti e linee guida portati avanti nel sito di Ercolano. Mi auguro che l’iniziativa possa avere il più ampio respiro possibile sia in termini di divulgazione che di feedback da parte del grande pubblico e degli addetti ai lavori; prepariamoci nel prossimo futuro ad altre iniziative come questa!”

Mentre stiamo avviando le procedure per la realizzazione del Museo Digitale dell’Antica Herculaneum, finanziato solo poche settimane fa dal MIBACT con fondi PON Cultura e Sviluppo (FESR 2014-2020) per quasi 5ML di Euro, grazie all’incredibile rafforzamento ed all’entusiasmante collaborazione pubblico- privato con il Packard Humanities Institute (PHI) – dichiara il Direttore Sirano – avanziamo il portale open- data e siamo in grado di offrire un’esperienza interattiva e di partecipazione per la conoscenza di Ercolano antica. Abbiamo deciso di condividere una significativa scelta di rilievi da scansioni 3D di alcune delle domus più belle di Ercolano. Belle ma chiuse al pubblico perché bisognose di interventi di restauro. La gara per l’appalto dei lavori, affidata ad INVITALIA, è oramai pronta e partirà nei prossimi giorni, ma nel frattempo tutto il nostro pubblico avrà il privilegio unico di accedere alla casa a Graticcio, la casa dell’Atrio a mosaico, la Casa del Colonnato tuscanico solo per citarne alcune. Sono veramente fiero di tutte le forze messe in campo dallo staff del Parco e da tutta la rete di collaborazioni con cui interagiamo e, in primis, con il PHI e i colleghi dell’Herculaneum Conservation Project; tutto il nostro personale con lena si sta dedicando in smart working dalle proprie abitazioni a garantire la continuità amministrativa e nuove opportunità di visita alternative per i nostri visitatori. Noi eravamo pronti a partire con la completa digitalizzazione del flusso di tutti i nostri documenti, che sperimentavamo da qualche mese già prima della crisi COVID19: con l’inizio dello smart working abbiamo dematerializzato tutti i processi e posso con orgoglio dire che non abbiamo mai smesso di seguire la nostra attività compresa quella dei pagamenti dovuti agli operatori economici che svolgono lavori e servizi per il Parco. Compiendo il nostro dovere siamo consapevoli di contribuire ad assicurare liquidità agli operatori economici e, di conseguenza, contribuiamo ad assicurare le necessarie entrate ai loro dipendenti e alle loro famiglie.

Alla vista il Parco archeologico sembra addormentato ma nessuna notte è infinita e tutte le attività che stiamo mettendo in campo rappresentano le nuove albe che vivrà il Parco, ulteriori spunti per i visitatori che aspettano che i cancelli si riaprano.

Se i nostri visitatori possono trascorrere buone ore di cultura e tanto stanno apprezzando le proposte digitali è solo grazie a tutto il personale che lo sta permettendo ed il mio ringraziamento non sarà mai sufficiente per ripagarli dello sforzo intrapreso”.

Note tecniche

La piattaforma è stata testata sui più comuni browser con compatibilità webGL (Chrome, Firefox, Safari). Per un’esperienza ottimale è consigliato l’accesso da computer e l’uso di un mouse.

Crediti: Herculaneum 3D SCAN” è un progetto realizzato da:

·       Ascanio D’Andrea, Information Manager HCP (realizzazione piattaforma 3D)

·       Akhet s.r.l./ dott. Massimo Brizzi, consulenti HCP (acquisizione scansioni laser 3D e rilievo topografico)

·       Con tecnologia 3D a cura di ‘Potree open-source WebGL based point cloud renderer for large point clouds’ (http://www.potree.org) sviluppato dall’ Institute of Computer Graphics and Algorithmsdell’Università TU di Vienna.

nell’ambito dell’Herculaneum Conservation Project (http://www.herculaneum.org) i cui partner sono il Parco Archeologico di Ercolano (http://ercolano.beniculturali.it), il Packard Humanities Institute e l’Istituto Packard per i Beni Culturali

LA CULTURA NON SI FERMA
Emergenza Covid-19, rinviata la riapertura di musei, parchi archeologici e luoghi di cultura
Ripercorriamo un mese di iniziative insieme

  • paerco stampa
  • 7 Aprile 2020

A quasi un mese dalla chiusura dei cancelli del Parco Archeologico di Ercolano, l’affollamento dai luoghi d’arte si è trasferito e riversato sul web. Sono decine e decine le proposte di visita e di approfondimento di tour virtuali nella rete. Il Parco Archeologico di Ercolano, sposando la causa #iorestoacasa, con la facciata illuminata dal tricolore, grazie all’iniziativa del Comune di Ercolano in collaborazione con Engie, ha lanciato da subito “I Lapilli del Parco Archeologico di Ercolano”, un viaggio virtuale nel Parco Archeologico nell’attesa di mostrarsi di nuovo dal vivo. I Lapilli fino ad ora mostrati riguardano i Fornici e la Barca di Herculaneum, il Teatro antico di Herculaneum, la Casa dei Cervi, la ricerca sul cervello vetrificato. Un percorso di visita sul web diffuso attraverso l’uso di hashtag e tag istituzionali per il networking social e comunicato attivando la rete di servizi e di partners del parco: dai comunicati stampa, agli spot sui canali video della Metropolitana di Napoli, ai canali istituzionali nazionali e internazionali, come quelli UNESCO.

Tra gli approfondimenti pubblicati in rete dal Parco di Ercolano, il caso studio della Casa del Bicentenario raccontato dai protagonisti del progetto, la domus è stata restituita al pubblico dopo oltre trent’anni dalla chiusura, tra conservazione, ricerca e sperimentazione; la visita virtuale alla mostra “Bound for disaster. Pompei and Herculaneum” al Moesgaard Museum della città di Aarhus in Danimarca, dedicata in particolar modo alle tavolette cerate ritrovate nella città di Herculaneum, il Direttore  del Parco Francesco Sirano è nelle vesti di guida virtuale.

Nell’ambito dell’arricchimento delle proposte sui diversi canali, con gli approfondimenti video, le collaborazioni internazionali e i contenuti digitali, il Parco di Ercolano sta implementando anche il canale youtube del Parco e registra una crescita esponenziale dei followers sul canale istagram.

In piena attività intanto il partenariato con HCP per progetti avviati e in preparazione e, nel quotidiano, con le traduzioni in inglese de “I Lapilli del Parco Archeologico di Ercolano”.

Lo staff del Parco di Ercolano tutto impegnato in smart working nella prosecuzione dei lavori avviati, nello studio di temi da lanciare in rete per rendere viva la cultura e appassionare i visitatori impossibilitati a recarsi di persona tra le antiche mura; il Direttore del Parco si reca intanto puntualmente al Parco per le sue ispezioni e per il richiamo che viene da testa e cuore per la sua casa di lavoro “Mi sembra di essere in battaglia, quasi in trincea, per difendere la cultura, –dichiara Siranoil cancello del Parco Archeologico di Ercolano chiuso è per tutti noi del Parco una stretta al cuore. Vorrei ricordare in questa occasione il lavoro silenzioso dei nostri addetti ai servizi di vigilanza che assicurano H 24 la tutela del sito con spirito di servizio superando i timori che in queste ore ci assalgono tutti. In questi giorni di smart working stiamo portando avanti i nostri progetti di conservazione e di valorizzazione. Allo stesso tempo stiamo facendo davvero di tutto per raggiungere ogni singolo visitatore nella propria casa. Abbiamoriorganizzato in maniera rapida ma efficace l’intera offerta di visita al pubblico, con una totale virtualizzazione della fruizione e la riformulazione del programma della nostra comunicazione con una forte implementazione delle risorse che viaggiano sui canali virtuali. I lapilli di Ercolano mi stanno particolarmente a cuore, sono pensati proprio per non interrompere quel filo che ci lega nell’amore per questi luoghi e nel dovere di condividere la conoscenza. Il numero dei collegamenti è salito notevolmente con i video che superano le 100.000 visualizzazioni con picchi anche di 35000 per il video dai fornici, va considerato che gli stessi sono fruiti anche su canali diversi e questo ci dà il feedback del grande impegno messo in campo da tutto lo staff del Parco che con totale abnegazione sta mettendo in campo tutte le energie per raggiungere ognuno nella propria casa. Usciremo da questo momento complicato ma intanto seguiteci sui nostri canali social.”

Avviso – Modalità di rimborso di biglietti e servizi

  • paerco
  • 6 Aprile 2020

MODALITÀ DI RIMBORSO DI BIGLIETTI E SERVIZI AI LUOGHI DELLA CULTURA AFFERENTI AL PARCO ARCHEOLOGICO DI ERCOLANO A SEGUITO DI SOPRAVVENUTA IMPOSSIBILITÀ DELLA PRESTAZIONE IN CONSEGUENZA DELL’EMERGENZA SANITARIA DA COVID – 19. 

 

ATTENZIONE: Informiamo i nostri visitatori che sono state attivate dai gestori dei servizi del Parco le procedure di rimborso in seguito all’emergenza sanitaria da Covid-19. 

 

Gli indirizzi degli appositi siti web da consultare per tutte le informazioni sono i seguenti:

Per i biglietti:

https://www.ticketone.it/campaign/covid-19/

 

Per il servizio didattico:

https://voucher.coopculture.it/

​​​Il tricolore illumina la facciata di ingresso del Parco Archeologico di Ercolano

  • paerco stampa
  • 20 Marzo 2020

Da ieri sera la facciata di ingresso del Corso Resina del Parco Archeologico di Ercolano prende luce, è la luce del tricolore che brillerà in questi giorni difficili che l’intero pianeta sta affrontando.

Il Comune di Ercolano, grazie alla collaborazione con Engie, che si occupa della pubblica illuminazione in città,  proietterà il tricolore sull’ingresso del Parco.

E’ l’ulteriore segnale di solidarietà e vicinanza che il Parco desidera esprimere agli Ercolanesi abbracciando con entusiasmo l’iniziativa dell’Amministrazione comunale di Ercolano, – dichiara il Direttore del Parco Francesco Sirano – siamo tutti uniti sotto il tricolore che rappresenta in questo momento più che mai la condivisione della causa che accomuna tutti noi. La luce del tricolore è il segnale che il Parco di Ercolano continua a vivere in questi giorni, è la dimostrazione che dietro quei cancelli c’è un grande fermento di attività per rendere fruibile il Parco in una modalità virtuale e on line che ci permette di raggiungere i nostri visitatori direttamente nelle loro case. Le tantissime primavere che nei secoli hanno visto rifiorire questi luoghi dopo tante calamità di origine umana e naturale ci danno la certezza che la comunità locale e quella più allargata che nel mondo guarda ai siti  UNESCO come a un faro di civiltà e razionalità supereranno questa prova.  Uniti usciremo da questo periodo fieri di essere italiani e rinnovati per avere combattuto verso uno stesso obiettivo”.

“In un momento delicato come questo, – dichiara Ciro Buonajuto, Sindaco di Ercolano –  la Città di Ercolano ha voluto realizzare questo simbolo di unità come viatico per venire fuori il prima possibile da questa crisi che ha sconvolto la vita di un’intera nazione. L’ingresso alla Città Antica segna il confine tra la Ercolano moderna e quella di duemila anni fa: l’augurio di tutti è che il Parco Archeologico torni presto ad essere il punto d’incontro per centinaia di migliaia di visitatori che qui giungono da tutto il mondo incantati dalla bellezza e dalla incomparabile storia di questa terra. Ringrazio la società Engie per la sensibilità dimostrata e per aver realizzato gratuitamente questa particolare illuminazione”. “Un gesto simbolico in un momento difficile e doloroso per la nostra città, – aggiunge Ivana Di Stasio, assessore al Turismo del Comune di Ercolano – affinché vengano celebrati i luoghi sacri della cultura che spero possano tornare presto ad ospitare quel turismo sano e consapevole che ha dato il primato ad Ercolano in questi anni”. 

I Lapilli del Parco Archeologico di Ercolano #iorestoacasa Il Parco entra nelle vostre case

  • paerco stampa
  • 11 Marzo 2020

Gli italiani devono stare a casa e così tutto lo staff del Parco Archeologico di Ercolano si sta mobilitando, anche a distanza, anche in smartworking, per aiutare ognuno a rimanere connessi con la cultura, con la bellezza dei luoghi d’arte del nostro Paese, attraverso i Lapilli del Parco Archeologico di Ercolano #iorestoacasa, interventi social sui principali contenuti del Parco per aderire a#iorestoacasa.

I nostri utenti potranno fruire digitalmente quello che per il momento non possono vedere fisicamente, portando il parco a casa loro in attesa di rivederli presto da noi.

Mi rivolgo a tutti gli amici del Parco archeologico di Ercolano e a tutti gli amici della cultura – interviene il direttore Sirano– dicendovi che anche il Parco di Ercolano aderisce a #iorestoacasa. E noi, dalla nostra casa di lavoro, in attesa di potervi riaccogliere al più presto vi assicuriamo che Ercolano è un luogo straordinario che nel tempo ci ha insegnato la resilienza, la capacità di riemergere da ogni catastrofe e da ogni tragedia. Usciremo da questo momento complicato ma nel frattempo porteremo il Parco nelle vostre case. Seguiteci sulla nostra pagina facebook dove troverete I Lapilli del Parco pensati per non interrompere quel filo che ci lega nell’amore per questi luoghi e nel dovere di condividere la conoscenza.”

 

I Lapilli del Parco di Ercolano verranno pubblicati sulla pagina facebook del Parco (https://www.facebook.com/parcoarcheologicodiercolano) il mercoledì di ogni settimana; i contributi sono a cura dello staff del Parco, del direttore ma si allargheranno alla partecipazione dei tanti amici e collaboratori di questo luogo patrimonio dell’umanità.

Andremo alla scoperta dell’antica Ercolano e metteremo in evidenza i suoi eccezionali valori culturali e tutti gli aspetti che ne fanno un sito archeologico unico al mondo.

I Lapilli del Parco Archeologico di Ercolano andranno anche a popolare l’iniziativa del MIBACT L’Italia Chiamò, la Campagna nata spontaneamente sulla rete che vede molti artisti e giornalisti impegnati in un grande evento finalizzato alla raccolta fondi per la Protezione civile. 

AVVISO PER I NOSTRI VISITATORI. Chiusura Parco.

  • paerco stampa
  • 8 Marzo 2020

Informiamo che da oggi 8 marzo, e fino al 3 aprile 2020, il Parco Archeologico di Ercolano rimarrà chiuso come da DPCM dell’8 marzo.

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LA CULTURA NON SI FERMA

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