Essere cittadino romano era uno dei traguardi più ambiti nella società romana. La cittadinanza romana comportava privilegi, e consentiva l’accesso alle cariche pubbliche e alle varie magistrature, ma anche il diritto di votarle, quindi di partecipare alla loro definizione, così come il diritto di arruolarsi nelle legioni. Inoltre un romano oltre a vantaggi sul piano fiscale aveva diritto ad essere giudicato secondo l’avanzatissimo diritto. Quindi il cittadino era contemporaneamente un soldato, un contribuente, un elettore o un possibile candidato. Ogni cittadino occupava un ruolo ben preciso in base al reddito, che era il più importante dei parametri considerati.
Ad Ercolano le iscrizioni, i graffiti e le tavolette cerate permettono di individuare la presenza di circa 750 cittadini maschi adulti su una popolazione di 4.000 abitanti compresi gli schiavi. Tra i più illustri cittadini di Ercolano si ricordano Marco Nonio Balbo e Lucio Mammio Massimo, alcuni provenienti da Roma, altri molto influenti anche nella capitale dell’Impero.