Gli antenati

Un culto particolare degli antichi romani, che per certi versi si perpetua ancora oggi, era rivolto agli antenati. Nelle case di Ercolano esistevano delle edicole votive dove venivano conservate le immagini degli antenati. Di norma trovavano posto in stanze affacciate con ampie aperture sull’atrio, in modo da renderle visibili immediatamente quanto si entrava in casa. L’esposizione di queste immagini era legata ad almeno due scopi fondamentali. Se da una parte vi era la necessità di dimostrare a tutti la propria ascendenza e ricevere così il rispetto, dall’altro quei volti rappresentavano un monito a non sperperare l’eredità ricevuta, infangando così il buon nome della famiglia.

Gli dei

Numerosi oggetti rinvenuti durante gli scavi ci permettono di ricostruire quale era il rapporto degli antichi ercolanesi con le divinità venerate nel mondo antico. Naturalmente un posto di rilievo era riservato al mitico Ercole, l’eroe che secondo la tradizione aveva fondato la città di Ercolano. Nel foro doveva probabilmente trovarsi un tempio dedicato alle tre divinità più importanti per i romani: Giove, Giunone e Minerva, mentre un’ampia piazza porticata, affacciata sul Decumano Massimo, era utilizzata per il culto in onore dell’imperatore e della sua famiglia. Attestata è anche la venerazione per la dea egiziana Iside come dimostrano le pitture e i reperti trovati in diversi punti della città. Importante era anche il culto di Venere il cui santuario venne realizzato sul litorale, all’esterno delle mura.

I riti

La vita degli antichi ercolanesi era scandita da numerosi rituali. Spesso non si riesce a fare una netta differenza tra la sfera laica e quella sacra visto che molto spesso le due erano profondamente legate. I giochi pubblici (ludi), così come le rassegne teatrali, ad esempio, erano inserite nel programma delle feste dedicate agli dei o agli antenati. Oltre ad epigrafi che attestano l’organizzazione di processioni, gli scavi di Ercolano hanno permesso di recuperare offerte all’interno delle edicole votive private. Interessante è anche l’aspetto magico ben presente nel rituale antico come testimoniato dal rinvenimento di maschere teatrali e dischi di marmo decorati con figure mitologiche che veniva appesi al soffitto o negli spazi tra le colonne per tenere lontani gli spiriti maligni.