Pronti a ricevere i visitatori per i ponti di aprile e maggio con la nuova fase di accoglienza del pubblico con ambienti di ricezione open e più vicini ai turisti. Il grande boom di visitatori dei primi tempi di primavera. A Villa Sora turisti nelle prime domeniche del mese

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  • 22 Aprile 2024

Al Parco Archeologico di Ercolano avviata la fase della trasformazione degli spazi di accoglienza dei visitatori con una rete di customer services in evoluzione. La grande hall che accoglie i turisti si basa su un approccio open e concepisce i servizi come proiettati verso il pubblico senza alcuna barriera divisoria. Rinnovati gli spazi guardaroba per gli effetti personali, dove i visitatori possono riporre zaini e borse che oltre ad essere di intralcio durante la visita, con l’ingombro potrebbero danneggiare le antiche pitture parietali. A disposizione del pubblico il servizio Informazioni multilingue (081 0106490) attivo dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 17.00.

I visitatori si sentiranno inoltre accolti sin dal loro arrivo grazie ai totem digitali che riportano informazioni utili per orientare sull’acquisto dei biglietti, le iniziative in corso al Parco e ogni novità che ci sarà in corso.

Estremamente soddisfacente il numero dei visitatori che cresce in maniera esponenziale con un aumento, nei primi tre mesi da gennaio a marzo con

  • +  36% rispetto al 2023
  • + 108% rispetto al 2022
  • + 45% rispetto al 2019, anno di pre-pandemia.

“Con un risultato di numeri e gradibilità da parte del pubblico – come dichiara il Direttore Sirano – che supera ogni aspettativa, ma ripaga degli sforzi profusi.

Il Parco accoglierà i propri visitatori con aperture regolari per i prossimi ponti di fine aprile e inizio maggio, quando si potrà approfittare in particolar modo delle giornate a ingresso gratuito del 25 aprile e poi del 5 maggio, prima domenica del mese; i costi dei biglietti di ingresso per le altre giornate saranno regolari con orario dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso alle ore 18.00).

Si è popolato inoltre in questi giorni lo splendido scenario di Villa Sora grazie alla convenzione del Parco con il Gruppo Archeologico Vesuviano che ha guidato gruppi di appassionati visitatori nella villa, recente acquisizione del Parco di Ercolano. Le visite a Villa Sora in collaborazione con GAV si ripeteranno ogni prima domenica del mese grazie all’iniziativa ministeriale #domenicalmuseo.

 

 

Il Parco di Ercolano ricorda Peter J Smith, mecenate per l’arte scomparso recentemente

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  • 9 Aprile 2024

Il Parco di Ercolano ricorda

Peter J Smith, mecenate per l’arte scomparso recentemente

Il Direttore del Parco Archeologico di Ercolano e il personale tutto partecipano alla recente scomparsa di Peter J Smith mecenate per l’arte, membro onorario della British School at Rome e dell’Associazione Friends of Herculaneum.

Il direttore Francesco Sirano lo ha incontrato di recente a Roma e a Ercolano assieme alla sorella Vicky e in quella occasione gli ha illustrato il progetto del completamento dello scavo e del restauro della cosiddetta stanza del custode nel sacello degli Augustali. “Peter Smith era uomo dallasensibilità profonda per il mondo dei beni culturali – dichiara il Direttore Sirano – e si è lasciato subito coinvolgere con entusiasmo nel progetto che ha generosamente finanziato sulla scia e secondo l’esempio del nostra grande filantropo David Packard, al pari di questi, mi ha colpito l’interesse profondo per le tematiche della conservazione e tutela del patrimonio. Il migliore omaggio che possiamo fargli è l’inizio dei lavori nella stanza del Custode fissato per il prossimo 22 aprile”.

Dalla sorella di Peter Smith, Vicky il tributo ad un uomo generoso e dalle ampie vedute: 

“Lo studio della Roma Imperiale fu la passione di tutta la vita di Peter. Ha sempre creduto di dare un contributo duraturo all’archeologia per una comprensione più approfondita della vita e della cultura romana. E’ stato per lungo tempo un sostenitore dei lavori della British School at Rome, di cui fu membro onorario, ha contribuito, tra gli altri, ai lavori di Portus e agli scavi di San Giovanni in Laterano. E’ stato anche entusiasta nel finanziare il progetto riguardante il Custode di Ercolano. La sua famiglia spera che l’imminente lancio di quel progetto sia un’occasione per omaggiare la sua vita e la sua opera.”

La Settimana Santa al Parco Archeologico di Ercolano. L’orario prolungato alleato per una piacevole visita tra booksharing e Giardino dell’ozio.

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  • 26 Marzo 2024

Le festività di Pasqua rappresentano il vero avvio di primavera e per i siti archeologici, in quanto all’aperto, corrispondono a visitatori ancora più partecipi e soddisfatti della visita. Il Parco Archeologico di Ercolano accoglie i propri visitatori in questo periodo con le aperture nei giorni di Pasqua e Pasquetta dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo accesso alle ore 18.00) e invita a sperimentare la modalità di visita “slow” presso il c.d. giardino dei melograni della Casa del Rilievo di Telefo concedendosi una pausa sulle sdraio a disposizione, leggendo e consultando volumi in diverse lingue. Nel Parco Maiuri cittadini di Ercolano e visitatori potranno inoltre continuare ad approfittare dell’iniziativa “LIBeRI al Parco” progetto di booksharing lanciato ormai da quasi un anno. Lo staff del Parco suggerisce inoltre ai visitatori di approfittare dell’apertura, fino all’11 aprile, della Casa della Gemma, gioiello del Parco Archeologico di Ercolano, tra le più famose per i preziosi mosaici pavimentali.

Il numero di visitatori che cresce in modo esponenziale – dichiara il Direttore Sirano – rappresenta la vera primavera di questo periodo, le persone sono interessate, appassionate e consapevoli: noi poniamo i visitatori al centro  con le iniziative che proponiamo in modo ciclico durante l’anno e ci ripagano per l’impegno profuso”. 

I visitatori in questi giorni incontreranno nel Parco i giovani delle scuole del territorio (“Adriano Tilgher” di Ercolano – “Eugenio Pantaleo “ e “Gaetano De Bottis” di Torre del Greco e “Francesco Saverio Nitti” di Portici) che svolgono qui i percorsi della ex alternanza scuola-lavoro che avvicinano i ragazzi delle superiori all’esperienza sul campo per applicare le conoscenze apprese in modo dinamico anche in ambito lavorativo. Gli studenti, affiancati dai funzionari e dal personale di accoglienza dell’istituto, saranno impegnati nell’accoglienza dei visitatori in diversi punti del sito archeologico, potranno relazionarsi con i turisti in più lingue, fornire indicazioni sul sito, e vigilare sul rispetto delle strutture e dei manufatti antichi, oltre che effettuare monitoraggio dei gruppi con guide turistiche.


A marzo e aprile 345 studenti per Ercolano Antica. “Si formano i futuri  cittadini, protagonisti e ambasciatori della meravigliosa eredità culturale dell’antica Ercolano”.

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  • 12 Marzo 2024

Ripartono con la primavera al Parco Archeologico di Ercolano i PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento – i percorsi formativi che si rivolgono a istituti scolastici del territorio vesuviano con i quali sono state stipulate convenzioni elaborate di concerto con i dirigenti e i docenti, con l’obiettivo di soddisfare le istanze formative degli indirizzi di studio di ciascuno degli Istituti partner e di contribuire alla formazione culturale dei cittadini del territorio del Sito UNESCO, accrescendo la loro consapevolezza di appartenere come soggetti proattivi ad una comunità di eredità.

Parteciperanno 4 istituti per un totale di 345 studenti coinvolti  ai quali il Parco dedicherà con il proprio personale e l’apporto dei docenti ben 8.985 ore fatte di sopralluoghi e tanta attività pratico formativa.

Interviene il Direttore del Parco Francesco Sirano: “I giovani di oggi hanno l’inestimabile opportunità di approcciare al mondo del lavoro durante la loro stessa formazione. Forse emergeranno vocazioni o più probabilmente i partecipanti avranno la possibilità di toccare con mano la complessità e il fascino di un lavoro di squadra e multidisciplinare come quello che conduciamo ad Ercolano. Essere coinvolti da protagonisti nelle attività di un sito UNESCO conoscendo da vicino le tante professionalità che vi ruotano intorno sarà uno stimolo a lasciarsi ispirare e, nel contempo, a restare amico di questo straordinario luogo della cultura”.

La progettazione delle attività è orientata da un lato sulle esigenze del Parco, dall’altra presuppone la definizione dei fabbisogni formativi sulla base della conoscenza del territorio e dell’evoluzione del mondo del lavoro.

Da marzo sino a maggio 2024 i giovani saranno nel sito imparando ad accogliere i visitatori che arrivano da mezzo mondo, parlando le lingue straniere più diffuse; si avvicineranno allo studio dei pubblici e delle loro esigenze; progetteranno strumenti multimediali; parteciperanno alle attività di studio e ricerca archeologica sui materiali provenienti dagli scavi o eseguiranno rilievi con nuove tecnologie speditive.  

La metodologia didattica messa in campo ci entusiasma –aggiunge il Direttore– e non vediamo l’ora di apprezzare i risultati anche per migliorare ed imparare anche noi da queste esperienze uniche come unici sono i nostri giovani studenti.”

Nuova vita per Villa Sora, protocollo d’intesa con il Comune di Torre del Greco e un tavolo di consultazione con la comunità locale per la valorizzazione della Villa

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  • 6 Marzo 2024

Il Parco archeologico di Ercolano  con i suoi funzionari è in questi giorni al lavoro su Villa Sora, da poco entrata nelle cure del Parco, con un intervento di messa in sicurezza e progettazione di nuovi scavi e restauri e, di intesa con il Comune di Torre del Greco, intende intraprendere un programma sperimentale di tutela, valorizzazione e promozione condivisa e partecipata del sito. Il primo step in tale direzione è avvenuto in data odierna, con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con il comune e l’istituzione di un tavolo permanente di confronto e consultazione aperto ad associazioni del terzo settore, istituzioni educative e di volontariato con l’obiettivo di incrementare la conoscenza e la fruizione del sito.

Nella prospettiva della tutela condivisa e della valorizzazione integrata come previsto dalla Convenzione di Faro, –interviene il Direttore Sirano – il Parco vuole favorire la partecipazione attiva e propositiva della comunità mediante il coinvolgimento dei diversi protagonisti che operano sul territorio, con l’intento di stimolare e potenziare la rete di relazioni e di attivare iniziative culturali per la migliore e più estesa fruizione del patrimonio archeologico. Nello stesso tempo ci prepariamo ad estendere anche su Villa Sora i protocolli di manutenzione programmata già attivi ad Ercolano attraverso un processo di studio, documentazione e applicazione dei criteri di analisi del degrado che devono essere alla base di qualsiasi intervento conservativo, sempre con l’affiancamento dei professionisti del Packard Humanities Institute”.

Nei prossimi giorni sul sito istituzionale del Parco sarà pubblicato un avviso a manifestare interesse per la partecipazione al tavolo aperto alla comunità.

Ho più volte avuto modo di interloquire con il Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano – afferma il sindaco Luigi Mennella – e ci siamo sempre trovati d’accordo sulla necessità di dare nuovo slancio a Villa Sora. Una sinergia che ci porterà tra l’altro anche a convocare un tavolo tecnico, al quale sedere tutti gli attori di un programma di rilancio del bene non più rinviabile e che anzi oggi può concretamente essere attuato grazie alla presenza di specifiche risorse finanziarie”.

Villa Sora è la sola villa romana dell’area vesuviana ancora oggi affacciata sul mare del Golfo di Napoli. Prima dell’eruzione che la seppellì nel 79 d.C. insieme a Ercolano, Oplontis, Pompei e Stabia, la villa sfruttava la naturale pendenza del suolo e si sviluppava su terrazze degradanti verso il mare con strutture in vista sia sulla terrazza mediana sia su quella inferiore, oltre ad altre evidenze subacquee nello specchio d’acqua antistante. Benché spezzata in due dal passaggio della linea ferroviaria storica Napoli – Torre Annunziata, si tratta senza dubbio di uno dei siti con maggiori potenzialità di sviluppo dell’intera zona ricompresa nella buffer zone UNESCO.

‘Sono finite le basse stagioni?’ Al Parco Archeologico di Ercolano dati straordinari e si festeggia l’arrivo della primavera tra Festa della donna, close up cantieri e nuovo orario estivo

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  • 2 Marzo 2024

Il Parco Archeologico di Ercolano saluta ormai l’inverno e con piacere in particolare il mese di gennaio 2024 con un numero di visitatori che ha sfiorato il triplo dei visitatori dello stesso mese dell’anno scorso, con grande soddisfazione da parte dello staff del Parco e del Direttore Sirano che dichiara “Il risultato dei 36.999 visitatori dello scorso gennaio rispetto ai 16.533 del mese di gennaio 2023 mi ha quasi stupito tanto che sembrerebbe possibile affermare che per il Parco di Ercolano non esiste più la bassa stagione. Certo complice è stato il tempo atmosferico clemente del mese invernale, ma di sicuro raccogliamo i frutti di un lavoro continuo e appassionato di divulgazione dei valori culturali del sito che portiamo avanti con tutto lo staff dal primo giorno del mio incarico come direttore. Invitiamo tutti ad approfittare dei mesi primaverili per accoglierli con eventi e aperture straordinarie di siti e cantieri per una partecipazione sempre più circolare dell’esperienza di visita”.

Il mese di marzo si apre con la domenica gratuita, domenica 3 marzo l’atteso appuntamento di #domenicalmuseo, iniziativa ministeriale che permette l’accesso gratuito a musei e siti archeologici.  Ma il Parco raddoppia le giornate a ingresso gratuito, aderendo all’ulteriore iniziativa ministeriale e ripetendosi per la Festa della Donna, quando a tutte le donne sarà offerto l’ingresso;nella stessa giornata dell’8 marzo ritorna inoltre l’appuntamento con close up cantieri, la visita partecipata al dietro le quinte dei cantieri di restauro, per un’offerta ancora più diversificata per quella giornata.

Dal 15 marzo parte infine l’orario estivo del Parco con apertura dei cancelli alle ore 8.30 e chiusuraalle 19.30 (con ultimo ingresso alle ore 18.00).

Close up cantieri. Dentro il laboratorio della conoscenza. Giunge al 6° anno il fortunato format che ha condotto all’apertura stabile di alcune tra le più suggestive Domus di Ercolano Un dietro le quinte in esclusiva per i visitatori del Parco.

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  • 12 Febbraio 2024

 

16 febbraio/22 marzo 2024

Venerdì 16 febbraio torna l’attesissimo appuntamento con l’edizione 2024 di Close Up cantieri, il format del Parco Archeologico di Ercolano che dal 2018 rende ogni anno i visitatori protagonisti del dietro le quinte dei lavori di restauro tra domus, monumenti e reperti dell’antica città.

Tutti i venerdì, fino al 22 marzo con cadenza settimanale, dalle 10.30 alle 12.30, per 2 turni di visita, l’offerta del Parco si arricchisce della possibilità di curiosare e approfondire un percorso in compagnia di restauratori e professionisti alla scoperta dei cantieri di restauro che stanno progressivamente cambiando il volto della città, ampliando significativamente le aree restituite alla fruizione.

La storia di Close up cantieri del Parco di Ercolano nasce nel 2018 quando si avviò la progettazione della partecipazione diretta e dal vivo dei visitatori all’interno dei cantieri in corso. “I visitatori vengono in contatto con i protagonisti dei lavori in corso e si lasciano coinvolgere dal loro appassionato e competente racconto. – dichiara il Direttore Sirano – L’esperienza degli scorsi anni ci ha dimostrato come tutti entrino in sintonia con la serietà e la delicatezza di quello che facciamo per preservare questo straordinario patrimonio e inondano di domande, curiosità, commenti i nostri operatori diventando amici ed ambasciatori del Parco.  Quest’anno offriremo una scelta di luoghi di eccezionale importanza, alcuni inaccessibili da decenni e ora oggetto di restauri per la loro definitiva riapertura. Un percorso di condivisione da non perdere”.

I visitatori del venerdì mattina potranno rivolgersi alla biglietteria per registrare la propria prenotazione dalle ore 08:30 alle 11:00, venendo inseriti in uno dei due turni di visita (dalle 10.30 alle 12.30), verranno poi condotti nei siti dove incontreranno restauratori e responsabili di cantiere.

Il numero di accessi più alto di sempre nel 2023 per il Parco di Ercolano. Si annuncia un 2024 tra eventi e territorio

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  • 26 Gennaio 2024

Il 2023 al Parco Archeologico di Ercolano si è chiuso con 563.165 visitatori, il numero di accessi più alto di sempre, superato il numero di visitatori del 2019, anno di pre-pandemia. Ai precedenti bisogna aggiungere anche i dati di visita alla mostra Materia sui legni dell’antica Ercolano svoltasi presso la Reggia di Portici, con i quali si arriva a sfondare il tetto dei 600.000 ingressi. Un successo che conferma anche dal punto di vista quantitativo la proiezione del Parco verso una crescita qualitativa dell’offerta culturale.

Piena soddisfazione espressa dal Direttore del ParcoFrancesco Sirano, che dichiara: “Per un archeologo dirigere un Parco Archeologico come quello di Ercolano è la fortuna della vita! Poi superare certi traguardi rappresenta l’appagamento per le giornate lavorative che, insieme ad uno staff eccezionale e appassionato, viviamo sempre con grande gratificazione. Dall’inizio del mio mandato, negli anni noi tutti del Parco siamo stati spettatori/attori di una nuova impostazione dell’offerta culturale alla quale è corrisposta una progressiva crescita del numero dei visitatori, bloccato solo dalla poco felice parentesi del Covid. Il 2023 per il Parco rappresenta il giro di boa; con iniziative culturali (quali la Mostra “Materia”, i Close Up cantieri, I Venerdì di Ercolano, gli Ozi di Ercole, visite al teatro antico, Il Giardino degli Ozi), offerte diversificate e numeri che hanno superato ogni anno e ci aspettano solo nuove soddisfazioni e appagante impegno, consolideremo questa crescita con offerte culturali sempre più attente, confermando l’attenzione posta per la comunità territoriale e gli enti circostanti”.

Sulla scorta dei positivi riscontri del 2023 è già partita la prima delle tante iniziative del 2024  dedicate all’ampliamento della fruizione con l’apertura della Casa della Gemma, gioiello tra le più grandi dell’intero sito archeologico, famosa per i preziosi mosaici pavimentali; aperta al pubblico in questi giorni, sarà visitabile fino all’11 aprile. La visita alla domus, accessibile dalle 9 alle 13, è inclusa nel biglietto di ingresso al Parco – per info e orari https://ercolano.beniculturali.it/oraricontatti/.

Dal mese di febbraio verrà riproposto inoltre Close up cantieri, format caro al pubblico del Parco, visita guidata ai cantieri in veste di diretti protagonisti per immergersi nel dietro le quinte dei cantieri di restauro.

Materia. Il legno che non bruciò a Ercolano Vinta la sfida della decentralizzazione delle esposizioni

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  • 4 Gennaio 2024

Terminata il 31 dicembre 2023 la Mostra Materia. Il legno che non bruciò a Ercolano la delocalizzazione dell’esposizione dei reperti conferma l’importanza della rete per lo sviluppo territoriale. 

 

 

Conclusa con una visita-evento dedicata a rappresentanti del territorio la Mostra Materia Il legno che non bruciò a Ercolano, prodotta dal Parco Archeologico di Ercolano con il consueto affiancamento del Packard Humanities Institute, presso la settecentesca Reggia di Portici, residenza estiva della famiglia reale borbonica e sede del Herculanense Museum, tra i primi musei archeologici al mondo e meta dei viaggiatori del Grand Tour.  

Il legno e la sua materia, primi attori indiscussi per 12 mesi nelle lussuose sale della Reggia, reperti intrisi di umanità, hanno raccontato ai visitatori storie di ritrovamenti, utilizzi, impieghi nella quotidianità degli antichi e non solo. Tutti questi elementi sono protagonisti anche dei social con le Schegge del Parco, il nuovo format lanciato di recente dove il Direttore Sirano narra la storia del reperto, e con una trasposizione all’interno del Parco, ne mostra poi il luogo del ritrovamento. 

Nata da una straordinaria collaborazione interistituzionale con la Città Metropolitana di Napoli, il Dipartimento di Agraria e del Musa (Centro Museale Reggia di Portici) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e con un finanziamento della Regione Campania, ognuno soddisfatto del risultato e convinto della buona riuscita delle collaborazioni territoriali.

Il Direttore del Parco di Ercolano FrancescoSiranodichiara: “Gli straordinari reperti in legno, particolarità unica al mondo del nostro patrimonio sono diventati, nello spirito UNESCO; occasione per proseguire la tessitura di rete territoriale valorizzando anche altri meravigliosi luoghi ricadenti nella buffer zone, quali la splendida Reggia di Portici. Non ci è parso sostenibile continuare a tenere i reperti in legno all’interno dei depositi e abbiamo scelto di condividerli sul territorio e con la comunità, non nell’Antiquarium del Parco, ma nel sito che fu la sede del primo museo borbonico dedicato ai siti vesuviani. Oggi i reperti tornano al Parco e, dato il successo della Mostra, questo non sarà un addio ma un arrivederci perché il Parco lavorerà ad esporre i reperti in Antiquarium, così come continueranno la collaborazione con i partner istituzionali e le ricerche con il Dipartimento di Agraria”.

Si chiude una mostra di rara bellezza, – le parole di Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli studi di Napoli Federico II – frutto di una collaborazione virtuosa tra istituzioni, che ha consentito di riportare nella reggia voluta da Carlo di Borbone reperti archeologici unici al mondo esposti in un contesto straordinario e con modalità che hanno consentito a migliaia di persone di immergersi nella quotidianità dell’epoca romana. Si ringrazia il Parco Archeologico di Ercolano e la Città Metropolitana per aver voluto ‘prestare’ al Dipartimento di Agraria legni fossilizzati. Un Dipartimento nel quale da molti anni, tra le tante discipline scientifiche, si studiano legni fossili anche del neolitico”.

“Si è conclusa il 31 dicembre 2023 la straordinaria mostra‘Materia: il legno che non bruciò ad Ercolano’. Inaugurata a dicembre 2022, nella maestosa Reggia di Portici, la mostra ha rappresentato un’esperienza culturale senza precedenti, conducendo i visitatori in un viaggio attraverso la storia e l’archeologia, sottolineando il forte legame tra l’antica Ercolano e la settecentesca Reggia borbonica. – interviene il Direttore del Centro MUSA – Musei delle Scienze Agrarie, Stefano MazzoleniLa Reggia fu realizzata nel settecento come residenza estiva per la famiglia reale borbonica e divenne sede dell’Herculanense Museum, uno dei primi musei archeologici al mondo, meta del Grand Tour da tutta Europa. Successivamente, dal 1872, diventò invece sede della Real Scuola di Agricoltura di Portici, oggi Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. La mostra ha inoltre contribuito a rafforzare il legame di collaborazione tra l’Ateneo Federiciano e il Parco Archeologico di Ercolano, custode dei millenari reperti archeologici. Nonostante la fine di questa mostra unica, il legato culturale e storico continuerà a vivere, promuovendo la consapevolezza e l’apprezzamento della ricca eredità dell’area. Guardiamo avanti a nuove iniziative che continueranno a celebrare e preservare la storia di questo luogo straordinario. Un grazie a tutti i visitatori che hanno condiviso con noi l’entusiasmo e la meraviglia di fronte a delle opere assolutamente uniche ed affascinanti. La grande partecipazione e l’entusiastico interesse dei visitatori ha anche rinsaldato il legame tra il territorio e le istituzioni culturali”.

Ospitare la mostra Materia a Portici è stato, oltre che un piacere, un chiaro esempio di proficua collaborazione tra istituzioni. – dichiara Danilo Ercolini, Direttore Dipartimento di Agraria – Abbiamo a cuore la valorizzazione della reggia di Portici, e ogni collaborazione con altri enti territoriali che aiuta questa valorizzazione sarà benvenuta. I numerosi visitatori della mostra, unica e favolosa nel suo genere, hanno avuto anche occasione, non soltanto di visitare la reggia di portici e apprezzarne il valore, ma pure di entrare in contatto con la nostra realtà universitaria, maturando consapevolezza delle numerose attività di didattica, ricerca e terza missione svolte dal Dipartimento di Agraria, Dipartimento di Eccellenza per il quinquennio 2023-27”.

Entusiasta della collaborazione anche il Sindaco della Città MetropolitanaSi è trattato di un’esperienza molto positiva. Innanzitutto per la grande e proficua sinergia, che ha consentito di mettere insieme realtà istituzionali diverse che hanno lavorato tutte per un unico obiettivo. Ma soprattutto perché, grazie a questa mostra – che ha consentito a migliaia di visitatori non solo di ammirare reperti unici al mondo, ma anche di scoprire lo straordinario palazzo reale borbonico, di passeggiare nelle sue splendide stanze, nei suoi giardini, nel ricchissimo orto botanico – possiamo affermare che è iniziata una nuova era per la Reggia di Portici: quella in cui si è finalmente aperta al mondo, ritrovando la sua funzione originaria di polo museale e di attrattore culturale e turistico per tutto il territorio. Il grande impegno messo in campo dalla Città Metropolitana, con la realizzazione di importanti lavori di restauro per la valorizzazione del patrimonio architettonico e storico-artistico del complesso monumentale, che è oggi tra i più splendidi esempi in Europa di residenza estiva della famiglia reale borbonica, sta portando ora i suoi frutti. Il successo di questa mostra ci dimostra che dobbiamo andare avanti su questa strada”, ha affermato Gaetano Manfredi, nel cui patrimonio immobiliare la Reggia rientra. 

Dunque ai visitatori del Parco verrà offerta l’opportunità di poter fruire ancora dei reperti in legno, grazie a una programmazione cadenzata che permetterà di rivedere i pezzi nella cornice dell’Antiquarium del Parco. Bisogna solo stare in campana…

APERTURA STRAORDINARIA A NATALE E CAPODANNO Approfitta per visitare Ercolano nei giorni di festa

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  • 23 Dicembre 2023

Il Parco Archeologico di Ercolano partecipa all’iniziativa del Ministero della Cultura e offre l’opportunità di visitare il sito nei giorni di Natale e Capodanno. Turisti e appassionati del Parco potranno approfittare di questa straordinaria possibilità e trascorrere delle ore all’interno dell’antica Ercolano respirando l’aria di festa tra le strade e le case della città romana.

Il Parco sarà accessibile nei consueti orari di visita: dalle 8.30 alle 17.00 (ultimo ingresso 15.30). I biglietti di ingresso sono acquistabili presso la biglietteria e online al sito www.coopculture.it.

 

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