I LABORATORI DEL GUSTO:
ciclo di incontri tematici sugli alimenti della tradizione
1° maggio al Parco di Ercolano, una gran festa di primavera all’aperto

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  • 20 Aprile 2022

Si terrà domenica 24 Aprile il primo appuntamento con I laboratori del gusto, ciclo di  eventi enogastronomici del Parco Archeologico di Ercolano organizzato in collaborazione con Slow Food Vesuvio all’interno del Parco Maiuri, realizzati grazie al sostegno della Regione Campania, nell’ambito del POC 2020

Il primo laboratorio avrà come tema “I piselli cibo quotidiano vesuviano dall’antichità ad oggi”, durante il qualei visitatori potranno approfondire la storia dei piselli nell’area vesuviana, dove erano utilizzati fin dall’epoca antica come testimonia la documentazione archeologica di Ercolano.

L’incontro, realizzato in collaborazione con il presidio Slow Food “pisello Centogiorni”, permetterà infatti di apprezzare le proprietà organolettiche grazie ad una degustazione del pisello Centogiorni messo a confronto con un pisello “commerciale”.  

Infine, Fofò Ferriere gastronomo, ristorATTORE, e ambasciatore del Pisello centogiorni illustrerà al pubblico partecipante quattro diversi modi per cucinare la pasta e piselli.

I laboratori del gusto sono incontri tematici, condotti da esperti coltivatori e produttori sugli alimenti della tradizione enogastronomica antica e moderna, che raccontano il collegamento tra la straordinaria documentazione ercolanese,nota attraverso i cibi carbonizzati, e la lunghissima tradizione alimentare campana.

Il ciclo di eventi punta a valorizzare la cultura del cibo come momento di dialogo, di gioia e di condivisione: sono questi i valori ereditari che Ercolano è in grado di trasmettere attraverso l’esperienza diretta.

Impareremo a conoscere da vicino i prodotti del territorio vesuviano, a partire dalle loro antiche origini fino al loro all’utilizzo nella gastronomia di oggi.

Prossimi appuntamenti de I laboratori del gusto:

1-    le Fave vesuviane – 1 maggio

2-    il cece un alimento più antico dell’umanità – 8 maggio

3-    Il pane quotidiano – 15 maggio

4- Il paniere Vesuviano – 22 maggio

Ogni incontro è riservato ad un pubblico di 30 partecipanti, per prenotazioni contattare il presidio Slow Food Vesuvio al numero 338 531 8935.

Domenica 1° maggio sarà una giornata di grande festa di primaverainterviene il Direttore Siranoil Parco accoglierà i visitatori della prima domenica del mese con I laboratori del gusto e con i Mercati della terra organizzati in collaborazione con il raggruppamento di associazioni di volontariato che animano il Parco Maiuri . Questi luoghi si presentano con una rinnovata vitalità fatta di contenuti, di partecipazione e di eredità comune, un dato che va oltre i numeri davvero straordinari di affluenza del solo fine settimana di Pasqua, da venerdì a domenica, con 8.051 presenze”.

Il 1° maggio ritorna infatti l’accesso gratuito al sito archeologico, come da iniziativa ministeriale che prevede l’ingresso libero nelle prime domeniche del mese oltre che l’appuntamento con i Mercati della Terra, iniziativa internazionale di Slow Food in collaborazione con la Cooperativa Sociale Giancarlo Siani, membri dell’ATS Parco Maiuri. I giardini di Parco Maiuri ospitano la vivace manifestazione, trasformandosi in un open market dove i visitatori del Parco e i cittadini del territorio potranno acquistare prodotti a km zero.

Riapre il Teatro Antico di Ercolano
il percorso nelle viscere della terra e nella storia dell’antica città
Anteprima riservata alla stampa venerdì 22 aprile

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  • 15 Aprile 2022

Ripartono le visite al percorso sotterraneo dell’Antico Teatro del Parco Archeologico di Ercolano, dopo la lunga pausa dovuta allo stato emergenziale.

Anteprima riservata alla stampa venerdì 22 aprile alle ore 11.30.

Guida di eccezione il Direttore Francesco Sirano che, impugnando torcia e indossando caschetto e mantellina, guiderà i giornalisti nelle viscere della terra e nella storia dell’antica Ercolano.

Il progetto sperimentale di riapertura al pubblico partirà il 23 aprile 2022. Nei prossimi giorni saranno inseriti online su ercolano.beniculturali.it le prevendite dei biglietti e tutte le informazioni per la visita.

I giornalisti interessati dovranno comunicare la propria adesione alla mail ercolano.ufficiostampa@beniculturali.it entro martedì 19 aprile 2022.

INFORMAZIONI PER LA PARTECIPAZIONE ALL’ANTEPRIMA STAMPA: 

– Il percorso è sotterraneo e raggiunge circa 25 metri dalla quota stradale. 

– La visita è dedicata ai maggiorenni. 

– La pavimentazione è bagnata in più punti ed è scivolosa per via della presenza di sedimentazioni calcaree e di acqua. Inoltre, il percorso prevede molti gradini. Pertanto, non è adatto ai soggetti claustrofobici e alle persone con problemi di deambulazione o in gravidanza, ovvero con patologie influenzabili dal contesto di visita. 

– Per motivi di sicurezza si richiede ai visitatori di portare con sé solo borse di piccole dimensioni. 

– Saranno forniti dal Parco Archeologico di Ercolano caschetti, cuffia per capelli, mantelline e torce da utilizzare nel percorso. 

– È obbligatorio l’uso di scarpe chiuse, basse, resistenti ed impermeabili. è preferibile l’utilizzo di scarpe da trekking. 

– Si consiglia di munirsi di maglie o giacche comode, da indossare prima della visita, dato il considerevole sbalzo termico da affrontare durante il percorso.

Primavera al Parco archeologico di Ercolano
Dal 1° aprile parte l’appuntamento con i Close up Cantieri e tornano le Domeniche Gratuite in sicurezza

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  • 30 Marzo 2022

A grande richiesta dei visitatori e per proseguire nel progetto di sensibilizzazione dei visitatori del Parco Archeologico di Ercolano, torna l’appuntamento “Close up cantieri”. Partito nel 2018 e divenuto un evento attesissimo, l’iniziativa coinvolge i turisti nel quotidiano lavoro di conservazione svolto dallo staff del Parco, in una fruizione sempre più consapevole.

Close up cantieri è diventato ormai un format del Parco di Ercolano – dichiara il Direttore Francesco Sirano – il venerdì mattina i visitatori, attraverso il programma di inclusione e di partecipazione alle attività di restauro e manutenzione del patrimonio archeologico dell’antica città, saranno condotti all’interno delle domus, potendo avvicinare e toccare con mano il lavoro che si svolge dietro le quinte dei cantieri di restauro. L’intento è arrivare ad una fruizione sempre più consapevole e partecipata”.

Il primo “Close up” partirà venerdì 1° aprile, per un totale di 15 appuntamenti che si ripeteranno ogni venerdì mattina, fino all’8 luglio. I turni di visita saranno tre, a partire dalle ore 11.00.

I visitatori interessati a partecipare alla visita immersiva nei cantieri del Parco verranno condotti presso i siti accessibili coinvolti nel progetto dove incontreranno i restauratori responsabili del cantiere, con possibilità di guida in lingua inglese. E, per accogliere a pieno la primavera e per un ulteriore passo verso la normalità, torna l’iniziativa istituita dal Ministero per la Cultura “Domenica al museo”, interrotta a causa dell’emergenza sanitaria. Domenica 3 aprile il primo appuntamento tanto gradito dal pubblico: ingresso gratuito al sito archeologico, al Padiglione della Barca, all’Antiquarium con la Mostra SplendOri il lusso degli ornamenti a Ercolano. Le visite avverranno nel rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid-19.

Il clima di ritorno all’ordinario anche nel nuovo protocollo di ingresso ai luoghi della cultura, per cui dal 1° aprile 2022, per l’accesso a musei, parchi archeologici, mostre, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura non è più richiesto il possesso del green pass rafforzato, né di quello base. Resta l’obbligo di utilizzo di mascherine chirurgiche.

Parco Archeologico di Ercolano, apertura sperimentale della Casa della Gemma
Il 25 marzo 2022 alle ore 12.00 anteprima in esclusiva per i giornalisti

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  • 19 Marzo 2022

Apertura sperimentale al pubblico della Casa della Gemma, gioiello del Parco Archeologico di Ercolano, caratterizzata da preziosi mosaici pavimentali.

Grazie al recente restauro della pavimentazione a mosaico di questa domus si amplia il percorso di visita del sito archeologico, con il recupero di un’ulteriore porzione del patrimonio culturale dell’antica città romana.

Per la stampa è prevista una visita in anteprima venerdì 25 marzo 2022 alle ore 12.00,

I giornalisti interessati dovranno comunicare la propria adesione alla mail ercolano.ufficiostampa@beniculturali.it entro martedì 22 marzo 2022.

Il progetto sperimentale primaverile di apertura al pubblico partirà il 26 marzo 2022.

Al Parco Archeologico di Ercolano è arrivata la primavera.
Dal 16 marzo parte l’orario prolungato e si annunciano nuovi eventi.

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  • 15 Marzo 2022

Il 16 marzo entrano in vigore gli orari estivi del Parco Archeologico di Ercolano e l’arrivo della bella stagione annuncia eventi ed iniziative di partecipazione, quest’anno puntati sulla civiltà dell’abitare nella città antica. Tra aperture di domus appena restaurate, accesso ai cantieri in corso, eventi che coinvolgeranno il territorio di riferimento il Parco crede nella cultura come occasione di riflessione e di ispirazione per affrontare le difficoltà e le preoccupazioni che sembrano attanagliarci da ormai tre anni.

Da domani 16 marzo i cancelli verranno aperti dalle ore 9.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.00). I visitatori potranno continuare ad accedere al Padiglione della Barca e all’Antiquarium con la mostra “SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano“. 

Invitiamo i nostri visitatori a tenersi costantemente aggiornati su ogni novità del Parco consultando il sito web www.ercolano.benculturali.it e le pagine social

Facebook: https://it-it.facebook.com/parcoarcheologicodiercolano 

Instagram: https://www.instagram.com/ercolanoscavi/ 

Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCgpO-ANFzlATc0CbObaQzg


Rimane il giorno di chiusura settimanale del parco il mercoledì.

Nominato il Consiglio di Amministrazione del Parco Archeologico di Ercolano

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  • 28 Gennaio 2022


Con firma del Decreto da parte del Ministro della Cultura Dario Franceschini, sono stati nominati i componenti del Consiglio di Amministrazione del Parco Archeologico di Ercolano. Il Cda è composto, oltre che dal direttore del Parco, Francesco Sirano, dal direttore regionale Musei Campania pro tempore, Marta Ragozzino, da Richard Hodges, Archeologo, Presidente Emerito dell’Università Americana di Roma, da Giuseppe Parise, Direttore Ufficio Gabinetto MEF e da Mario Percuoco, dirigente Gori.

Il mio benvenuto ai membri designati per il CdA del Parco, professionisti di grande esperienza e di comprovata competenza e capacità ai quali auguro buon lavoro in anni ricchi di sfide e prove di resistenza” l’augurio del Direttore Francesco Sirano.

Dai Lapilli al Magma
Parte la nuova serie di visite fruibili sui canali social
Funzionari, restauratori, esperti protagonisti accanto al direttore Sirano

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  • 24 Gennaio 2022

Il Parco Archeologico di Ercolano si trova ad una nuova virata di boa e, a partire dal 2 febbraio, lancia la terza serie del fortunato format di video social I Lapilli del Parco Archeologico di Ercolano: Il Magma. Il nome suggestivo vuole rendere il senso di una realtà potente in fermento, in continuo divenire come noi concepiamo il sito: la nuova serie, infatti, accompagnerà i visitatori alla scoperta degli scavi, restauri e lavori di tutela e manutenzione sulle domus e le realtà archeologiche al Parco che in questi mesi stanno cambiando il volto che la città antica mostra ai suoi visitatori. Questa volta il direttore Francesco Sirano non sarà solo ad illustrare cosa sta accadendo al Parco in questi mesi, ma i funzionari, i restauratori, i tecnici e gli esperti introdurranno nuovi contenuti. 

Ancora una volta accogliendo le richieste e le curiosità della community social, si parte dal “dietro le quinte” dell’antica spiaggia, un cantiere che ha già attirato l’attenzione internazionale, regalando emozioni inaspettate, con il ritrovamento dello scheletro dell’ “ultimo fuggiasco”, ancora con il suo piccolo corredo, una scoperta unica per molti aspetti di cui il pubblico sarà portato a conoscere ed approfondire nella sua portata più ampia che inciderà sul volto della Ercolano di domani.

La serie Magma rappresenta un ulteirore avanzamento verso la strutturazione di un rapporto sempre più stretto con la comunità del Parco. Si pone sulla linea delle fortunate serie de I Lapilli del Parco di Ercolano e de I Lapilli sotto la cenere,appuntamenti fissi del periodo di  lockdown e della riapertura.  Il Parco Archeologico di Ercolano ha rimodulato la propria offerta di visita, entrando direttamente con la voce guida del Direttore Sirano nelle case degli appassionati di archeologia, di cultura, di curiosità e predisponendo strumenti per interagire dal momento della riapertura.  

“ILapilli del Parco sono stati pensati per non interrompere quel filo che ci lega nell’amore per questi luoghi e nel dovere di condividere la conoscenza – interviene il Direttore Francesco Sirano – con i Lapilli sotto la cenere la visita digitale ha integrato quella reale. Ora passiamo al Magma, format che ripropone le modalità oramai care alla community che in questi mesi è più che triplicata ma le proiettano verso il nuovo racconto della ripresa, della ricostruzione, del lavoro incessante che modella il volto del futuro della città, entrando nel vivo di cantieri e dietro le quinte dei lavori del Parco. I progetti non terminano e il filo doppio che stiamo intessendo con il nostro pubblico e con il nostro territorio conduce ad un’offerta sempre più varia e arricchita interpretando in tutte le iniziative digitali e in presenza il claim della nuova identità visiva, “il mito con il futuro intorno….

I contenuti multimediali del Parco sono visibili sulle pagine social:

Facebook: https://it-it.facebook.com/parcoarcheologicodiercolano

Instagram: https://www.instagram.com/ercolanoscavi/

Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCgpO_-ANFzlATc0CbObaQzg

Il 2021 per il Parco di Ercolano si chiude con la crescita del 50% dei visitatori
e invita a trascorrere insieme l’Epifania con l’abbonamento Un anno=un giorno

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  • 6 Gennaio 2022

Da poco concluso il 2021, si tirano le somme del secondo anno di pandemia. Il Parco Archeologico di Ercolano rialza fiero la testa, registrando un +50% di presenze; sono stati infatti 155.154 i visitatori che hanno varcato la soglia dell’ingresso del sito, rispetto ai 100.424 dello scorso anno. Alla flessione dell’anno scorso è corrisposta una impennata nella crescita dei visitatori virtuali del Parco; il lavoro di tutto lo staff è stato infatti rivolto alla trasposizione dei contenuti del Parco sui canali social, permettendo un intrattenimento culturale di qualità ma allo stesso tempo leggero, nei mesi bui di lockdown, creando un legame con i visitatori che hanno partecipato agli appuntamenti con costanza e regolarità.

E’ del 2021 il lancio della nuova identità visiva del Parco, tutta incentrata sulle connessioni territoriali, a partire dalla scelta del segno grafico: il nodo di Ercole, alle numerose occasioni in cui il Parco si è reso catalizzatore e volano di sviluppo territoriale. 

Del 2021 ci piace ricordare la scoperta dell’ultimo fuggiasco di Ercolano, con i suoi averi, – dichiara il Direttore Sirano – il cui studio nel 2022 sicuramente condurrà a nuove informazioni e approfondimenti sulla storia delle ultime ore dell’antica città, all’interno del più ampio progetto di scavo dell’Antica spiaggia permettendo ai visitatori di passeggiare sul litorale antico con un percorso che si prolungherà fino a giungere all’area dei Nuovi Scavi con la Villa dei Papiri, mettendo in connessione le due aree dell’antica Herculaneum”. 

Proficue e costanti le azioni di connessione del Parco con il territorio a partire dall’illuminazione in diverse occasioni dell’ingresso di Corso Resina, simbolicamente il nodo che collega l’antico al moderno, il sito archeologico alla città moderna di Ercolano.

Nel 2021 si è svolta inoltre la fortunata rassegna ‘Gli Ozi di Ercole, Materia e corpi tra antico e moderno’, che registrando continui sold out, ha dato voce alla cultura materiale, al desiderio, all’appetito in un costante rimpallo tra antico e moderno.

Durante il periodo estivo, è tornato l’appuntamento con ‘I Venerdì di Ercolano’, aperture serali con percorsi guidati nel sito illuminato artisticamente, con proiezioni di alcuni capolavori di pittura provenienti dagli scavi del 1700 ad Ercolano e di tableaux vivants. 

Ulteriore appuntamento molto apprezzato dal pubblico è stato ‘Close up cantieri’ dove i visitatori entrano in prima persona nelle domus in corso di restauro.

Molto buono il riscontro per il 2021 dell’abbonamento ‘Un anno=un giorno’, la possibilità di visitare il sito archeologico per un intero anno al costo di 13€, lo stesso di un biglietto singolo; tanto che si ripropone per l’anno 2022 la stessa promozione.

Aperto il sito nel giorno dell’Epifania, quando i visitatori potranno approfittare dell’abbonamento acquistato online per visitare il Parco e poi tornare più volte nell’arco dell’anno.

Gli Auguri di Natale del Parco Archeologico di Ercolano nel segno del nodo di Ercole.

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  • 23 Dicembre 2021

Il Parco Archeologico di Ercolano si prepara ad accogliere in sicurezza i propri visitatori durante le festività natalizie e per richiamare il clima di festa su Corso Resina l’ingresso è illuminato di rosso. Un’ iniziativa che rientra nella programmazione annuale congiunta del Parco con il Comune di Ercolano e gli stakeholders territoriali. Il Parco si fa promotore del ruolo del Corso Resina come  “membrana permeabile” tra la città antica e la città moderna.

Questa, come altre iniziative che si preparano per il 2022, rafforza la rete che il Parco sta supportando attraverso un costante confronto partecipato orientato allo sviluppo per l’intero territorio. 

Non a caso il segno grafico scelto a rappresentare il Parco, il nodo di Ercole, allude proprio alle molteplici connessioni tra significati, persone, attività attingendo al simbolismo molto denso richiamato dalla figura eroica, la forza, la resilienza, la capacità di superare le prove e gli ostacoli e di scrivere il proprio cammino a metà tra il divino e l’umano.

Un segno grafico che interpreta con forza la mission UNESCO del Parco a svolgere nei confronti del proprio territorio di riferimento un ruolo di catalizzatore ed attivatore di forze positive e dunque di volano di sviluppo territoriale.

Questa azione di hub territoriale è peraltro in questi giorni stata confermata anche a livello istituzionale dell’estensione dell’area di competenza di tutela da parte del Parco Archeologico di Ercolano, all’importante sito archeologico di Villa Sora, Torre del Greco.

La costruzione di connessioni territoriali è attiva da anni anche grazie al partenariato con il Packard Humanities Institute. L’ultimo risultato di questa visione è un nuovo strumento web di orientamento per i visitatori: una mappa dei principali luoghi da visitare sul territorio, accessibile dal sito web ufficiale del Parco, stimolerà nei naviganti della rete web la curiosità ad esplorare il territorio in tutta la sua ricchezza culturale, ricco di punti di interesse paesaggistico, naturalistico, storico e artistico. La mappa è già attiva a partire dalle festività natalizie e continuerà ad essere riecheggiata nel nuovo anno attraverso una campagna social dedicata alla community virtuale, sempre più affettuosamente attiva e coinvolta nella vita del Parco. 

Il supporto al turismo territoriale non poteva che rispecchiarsi anche sul piano economico con una iniziativa estremamente vantaggiosa per favorire l’ingresso al Parco ed una nuova visione della sua fruizione: “Anche per il 2022 si rinnova il nostro impegno per il territorio – dichiara il Direttore Sirano – riproponiamo, dopo il successo riscontrato durante questo anno, l’abbonamento ‘Un giorno=un anno’, continuando ad andare incontro alle richieste del territorio, per garantire la più ampia partecipazione e inclusione di tutta la cittadinanza, per allargarci poi verso la rete di contatti e interazioni intessuta con i visitatori, gli esperti, gli studiosi e l’intero mondo che ama Ercolano e la cultura. Il nuovo anno sarà ricco di sfide ma anche di iniziative ed eventi virtuali e in presenza dedicati incessantemente alla community che con affetto ci segue, identificandosi nei valori rappresentati dal nodo di Ercole e rendendosene portavoce in tutto il mondo”.

L’ultimo fuggiasco di Ercolano e i suoi averi
Open lab transdisciplinare
Presentazione alla stampa 01.12.2021

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  • 1 Dicembre 2021

L’antica Ercolano continua a stupire: dopo il ritrovamento dello scheletro sull’antica spiaggia, e l’avvio dello scavo, una piccola borsa con i suoi averi è stata riportata in luce accanto alla vittima.

Interviene il Direttore Sirano: “Empatia è il termine che esprime il sentimento provato nel momento in cui ho visto il ritrovamento; poter associare con certezza un oggetto personale alla vittima che lo stringeva letteralmente su di sè, trasmette a pieno il senso di umanità che ancora si respira ad Ercolano e lo studio di un contesto indisturbato ci condurrà verso una serie di approfondimenti che racconteranno tanto del passato di questa città. Si tratta di una nuova tessera del mosaico di informazioni che rendono Ercolano unica nel mondo antico: un luogo che trasmette istantanee dal passato anche dagli angoli più impensabili. Da Ercolano provengono negli anni recenti reperti di assoluto valore artistico come la testa di Amazzone dalla Basilica Noniana e gli elementi del cassettonato in legno della casa del Rilievo di Telefo, che conservano il colore originario. Ma questo stesso luogo ha restituito anche elementi della cultura materiale umili, come i 700 e più contenitori con sedimenti dal collettore fognario della Palestra,  ma in grado di illuminare aspetti inediti della vita quotidiana: dagli scarti delle cucine  alla dieta e alle prelibatezze amate dagli antichi ercolanesi e persino offrono informazioni sulle infezioni che affliggevano gli abitanti del caseggiato”.

Lo scheletro appena ritrovato è il primo fuggiasco caduto all’esterno dei fornici sul quale è possibile mettere in campo uno studio transdisciplinare. Nel tempo trascorso le metodologie di indagine si sono totalmente rivoluzionate e oggi si è in grado di trarre molte più informazioni dal nuovo ritrovamento soprattutto con riferimento al contesto nel quale esso è avvenuto. 

È un progetto reso possibile con un finanziamento del MiC (Fondi FSC) nell’ambito delle attività sul territorio della cosiddetta buffer zone UNESCO promosso dall’Unità Grande Pompei.

Fondamentale il supporto del Packard Humanities Institute, che ha anche donato il progetto di sistemazione complessiva dell’area di antica spiaggia. 

Interviene il Manager dell’Herculaneum Conservation Project Jane Thompson: “Ercolano non delude mai: ogni volta che si tocca un fronte si scoprono reperti incredibili. La Fondazione Packard in questi anni ha concentrato le proprie energie proprio sui confini del sito perché, come nel caso dell’antica spiaggia, le esplorazioni erano state parziali e avevano lasciato condizioni irrisolte e critiche. 

Grazie a questo lavoro di ‘ricucitura’ lungo i confini negli anni passati sono emersi una testa di statua di amazzone, gioielli e un soffitto dipinto. Oggi i resti di un ercolanese con addosso le proprie cose Viviamo queste scoperte come veri e propri premi per chi come noi lavora incessantemente per la conservazione del sito ma anche per il pubblico senza il quale questo patrimonio culturale perderebbe il suo animo.”

“Si tratta di uno scavo moderno, – continua il Direttore Francesco Sirano – impostato come un laboratorio all’aperto multidisciplinare, ove il lavoro simultaneo di più professionalità ha consentito di esplorare, documentare, rilevare* tridimensionalmente e sistematicamente ogni fase di scavo dell’area dell’Antica Spiaggia e offrire un’istantanea della tragedia, con il contesto perfettamente preservato e il corredo in situ. Gli averi della vittima restano visibili vicino al suo scheletro, così come si trovavano, ed è possibile per gli archeologi, antropologi, restauratori, intervenire in maniera sinergica sulla lettura e interpretazione di una scoperta scientifica che emoziona”.

Sull’antica spiaggia oltre allo scheletro sono stati ritrovati in questi mesi moltissimi reperti di legno trascinati dal flusso piroclastico. Arbusti, radici di alberi ad alto fusto, grandi travi, frammenti di cornici e pannelli appartenenti probabilmente a controsoffitti e alle coperture degli edifici, oltre ad assi di legno, puntoni e altri elementi forse di barche. Tutto questo rende gli scavi di Ercolano unici al mondo.

La vittima è un uomo di circa 40/45 anni di età. Tutti gli elementi fanno pensare ad un corpo trascinato dalla forza dell’eruzione perché i resti si trovano all’interno di un flusso piroclastico, circondato e coperto da materiale della città antica trasportato giù verso mare.  Si trovava probabilmente in riva al mare o nelle aree della città soprastante. Sul perché si trovasse lì e non nei fornici dove è stata scoperta la maggior parte delle vittime possiamo fare solo ipotesi. Lo scavo in laboratorio della cassettina di legno che lo accompagnava ci aiuterà a comprendere meglio. Il fuggiasco è stato trovato in posizione supina, con la testa rivolta verso la città. Il suo corpo, che riporta numerose fratture dovute agli effetti dell’eruzione, cadde sotto la spinta del primo flusso piroclastico e galleggiò tra i flutti insieme ai legni che provenivano dagli edifici della città, anch’essi trascinati sull’antico litorale. All’impatto la vittima subì lo stesso destino delle altre 330 già ritrovate negli anni addietro. Le altissime temperature del flusso che lo investì provocarono l’evaporazione immediata dei tessuti e lo scheletro fu imprigionato nella massa di cenere, gas e detriti trascinati. 

Per esigenze conservative, al termine dello scavo dello scheletro, il reperto, un piccolo contenitore in legno conservato probabilmente in una sacca di tessuto, sarà prelevato con il pane di terra nel quale è imprigionato per proseguire lo scavo del suo contenuto in laboratorio.

* = Sui reperti osteologici ed organici rinvenuti verranno effettuati rilievi laser scanner a luce strutturata integrati a rilievi fotogrammetrici per la restituzione realistica tridimensionale po dei reperti di cui sia garantita la precisione submillimetrica e fotorealistica della restituzione, essenziale sia per la successiva realizzazione di una copia tridimensionale, fedele dello scheletro e del contesto di rinvenimento, sia per la produzione di basi metriche precise per la documentazione archeologica e delle opere di restauro che seguiranno, propedeutiche alla conservazione di questo importante ritrovamento.

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