Visitatori in crescita e orari di visita prolungati al Parco archeologico di Ercolano.
Riaperta la Casa della Gemma, visite ogni giorno.
Alla Reggia di Portici la mostra Materia sui legni.

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  • 15 Marzo 2023

Il Parco Archeologico di Ercolano si conferma polo culturale attrattore con una crescita esponenziale dei visitatori tale da far sperare in risultati ancora più soddisfacenti nei prossimi mesi; nel mese di febbraio 2023, mese in genere considerato di bassa stagione, infatti i 19.981 visitatori sono stati più del doppio dei visitatori dello stesso mese del 2022, quando i cancelli furono varcati da 9.243 turisti. E da novembre 2022 i dati sono in crescita anche rispetto al 2019, miglior anno prima della pandemia. 

Intanto gli orari estivi entrano in vigore dal 16 marzo e fino al 14 ottobre i cancelli verranno aperti dalle ore 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.00).

I nuovi orari sono un motivo in più per approfittare delle offerte per godere a prezzi vantaggiosi del sito archeologico con l’abbonamento annuale “Un giorno = un anno” al costo di un semplice biglietto di ingresso: 13€, (abbonamento in vendita unicamente on line sul sitowww.ticketone.it). Ma le offerte non finiscono qui: con soli 15 euro i visitatori possono acquistare un biglietto integrato, della durata di 3 giorni, che permette di scoprire sia la mostra “Materia. Il legno che non bruciò ad Ercolano”, sia i musei universitari del Dipartimento di Agraria, sia la splendida Reggia di Portici e i magnifici giardini storici.   

La prima delle tante novità che si preannunciano al Parco è la riapertura della casa della Gemma, accessibile tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 fino al 3 giugno; la dimora un tempo affacciata sul mare, presenta mosaici di eccezionale valore. Si amplia così il percorso nel sito archeologico per un pubblico sempre più numeroso, curioso e consapevole dei valori culturali e della delicatezza del patrimonio UNESCO.

 

Dati gli ottimi esiti del periodo di sperimentazione dell’accesso di cani di ogni dimensione e razza si conferma la continuazione anche di questa importante novità del Parco, che si è rivelata particolarmente amata dai visitatori e turisti.  Da ottobre del 2022 infatti si conferma la possibilità di accedere al parco con gli amici a quattro zampe senza limitazioni di razza o taglia; la direzione confida nella collaborazione dei visitatori proprietari, dai quali ci si aspetta, come sempre, la massima e attiva partecipazione alla tutela del patrimonio culturale. 

Il Direttore del Parco Francesco Sirano annuncia “Ci attende una primavera di scoperte e di eventi nel Parco e nel il territorio. Tutti possono diventare protagonisti di un’esperienza di conoscenza che sarà sempre più amichevole e coinvolgente”.  

Invitiamo i nostri visitatori a tenersi costantemente aggiornati su ogni novità del Parco consultando il sito web www.ercolano.benculturali.it e le pagine social 

Facebook: https://it-it.facebook.com/parcoarcheologicodiercolano  

Instagram: https://www.instagram.com/ercolanoscavi/ 

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Concorso Art Bonus 2023 – II fase
Vota il progetto del Parco Archeologico di Ercolano e aiuta a risolvere il mistero della stanza del custode nel Collegio degli Augustali

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  • 7 Marzo 2023

In corso la II fase del Concorso Art Bonus 2023, iniziativa rivolta a tutti i cittadini del nostro Paese che, votando online, potranno eleggere il progetto Art Bonus dell’anno. 

La II fase terminerà il 14 marzo 2023, per dare avvio poi alla fase finale. 

Il Parco Archeologico di Ercolano partecipa con un progetto multidisciplinare e innovativo su quello che potremmo quasi definire un cold case: completare la ricostruzione degli ultimi istanti di vita del giovane di 28 anni che dormiva nella stanza nota come “del custode” nel Collegio degli Augustali.  

 

Nel 1961 durante gli scavi a cielo aperto dell’antica Herculaneum, in un piccolo ambiente vicino ad uno degli ingressi dell’edificio su un letto di legno fu trovato lo scheletro di un giovane uomo disteso a testa in giù, nel quale Maiuri riconobbe il custode dell’edificio. Lo scavo del letto rimase volutamente incompiuto per consentire al pubblico una prospettiva di visita immersiva lasciando la porzione più superficiale del letto e i resti scheletrici a vista, protetti da una teca in vetro. 

Negli anni successivi alla musealizzazione della stanza, la protezione in vetro è andata perduta e i resti scheletrici sono stati soggetti a ripetuti furti e danneggiamenti da agenti esterni, mentre i margini del letto in legno carbonizzato hanno perso l’adesione originaria al blocco di materiale piroclastico sottostante, presentando segni di fratture e sgretolamento.  

I tempi sono oramai maturi per recuperare questo straordinario contesto archeologico, sia per preservare i dati concernenti il ritrovamento di una vittima dell’eruzione in condizioni di seppellimento molto peculiari, sia per garantire la conservazione del letto, che rientra nel novero di una collezione unica al mondo di mobili, di oggetti di uso comune nonché di elementi strutturali in legno carbonizzato, sia per condividere fisicamente e virtualmente questo eccezionale ritrovamento. 

Nell’ambito del progetto sarà completato lo scavo archeologico attraverso l’accurata rimozione dei resti scheletrici per preservarne l’eccezionale valore scientifico e garantire la prosecuzione di indagini interdisciplinari; nel contempo si recupereranno tutti i possibili dati relativi tanto alla dinamica di penetrazione del flusso piroclastico e alle sue conseguenze, quanto alla struttura del letto. Si tratta dei presupposti scientifici per potere successivamente completare anche il consolidamento e il restauro e rendere la stanza visitabile. 

Il progetto prevede altresì la manutenzione straordinaria degli elementi strutturali e degli apparati decorativi della stanza, con particolare riguardo alla parete in opus craticium, che ancora conserva tracce del graticcio in legno carbonizzato e la finestra originale, agli intonaci affrescati e al pavimento in cocciopesto.

L’unicità dell’area archeologica di Ercolano è data dalla peculiarità del seppellimento che ha sigillato sotto una spessa coltre di materiale piroclastico l’intera città, restituendo l’unico fronte mare di una città romana ed edifici conservati sino al terzo piano di altezza, caratterizzati da apparati decorativi di grande pregio. Ercolano è il solo sito da cui sono stati portati alla luce reperti organici in grande quantità, tra i quali legno (utilizzato sia come elemento architettonico che per la costruzione di mobili e utensili), frammenti di tessuto ed alimenti di vario genere (cereali, legumi, frutta). L’unica biblioteca del mondo antico, la famosa collezione di papiri che dà il nome alla celebre Villa, è stata trovata qui.

Le attività di studio e ricerca dello straordinario patrimonio culturale del Parco, mobile ed immobile, sono volte a migliorare la conoscenza della cultura materiale e della società romana del I sec. d.C., nonché a mettere in campo strategie di tutela e conservazione innovative ed efficaci per una fruizione sempre più ampliata, inclusiva e diversificata.

Il Concorso Art Bonus è organizzato dal Ministero della cultura, ALES Spa e Promo PA Fondazione – LuBeC allo scopo di promuovere una sempre più diffusa conoscenza dell’Art Bonus (legge n. 106/2014), la misura fiscale introdotta per incentivare le donazioni a favore della cultura attraverso un beneficio fiscale del 65%.

MuDE. Al parco archeologico di Ercolano continua la rivoluzione digitale!
In arrivo la più grande banca dati aperta proprio a tutti.

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  • 1 Marzo 2023

Al Parco di Ercolano proseguono i lavori per la realizzazione del MuDE – Museo Digitale di Ercolano, l’obiettivo principale la ricostruzione virtuale delle collezioni di reperti provenienti da Ercolano all’interno di un comune spazio digitale virtuale entro cui conservare, gestire e promuovere la conoscenza del Parco Archeologico di Ercolano. Alla base dell’idea progettuale vi è la consolidata e pluriennale collaborazione istituzionale pubblico-privata con il Packard Humanities Institute (packhum.org), ente filantropico statunitense che da oltre vent’anni, insieme ad altri partner, sostiene le attività dell’Herculaneum Conservation Project (www.herculaneum.org). Il lancio della piattaforma è previsto entro la fine dell’anno.

 

Il progetto multidisciplinare, finanziato con fondi PON Cultura e Sviluppo FESR 2014-2020,  comprende la catalogazione di reperti archeologici, antropologici, numismatici e organici e relativa digitalizzazione 3D di più di 3000 oggetti, l’acquisizione di immagini ad alta risoluzione come i dipinti murali o le pavimentazioni presenti nel sito archeologico, la informatizzazione dei Diari di scavo e del Giornale dei lavori. L’insieme non si limiterà all’uso per la conoscenza e la gestione del patrimonio archeologico, ma sarà la base per lo sviluppo di una APP per la fruizione on-site. Si tratta di un ambizioso progetto che guarda al patrimonio a 360 gradi con la realizzazione di un portale web per la fruizione off-site dei contenuti, la creazione di una web-gallery dei modelli 3D, la realizzazione di un virtual tour interattivo all’interno del sito archeologico, la realizzazione di un videogioco 2,5D con finalità ludico-didattiche, e anche ricostruzioni virtuali 3D di contesti archeologici, l’elaborazione di contenuti ludico/didattici per comunicazione, le traduzioni multilingua. Il tutto attraverso la creazione ad hoc di un software che supporti l’intero sviluppo dell’intero Sistema informativo di gestione del Museo Digitale di Ercolano. Il MuDE si appresta a diventare: LA PIU’ GRANDE BANCA DATI ARCHEOLOGICA APERTA PROPRIO A TUTTI

Il patrimonio di conoscenza che i reperti ercolanesi conservati presso l’Antiquarium del Parco Archeologico di Ercolano, il Museo Nazionale Archeologico di Napoli ed altri istituti museali in Italia ed all’estero rappresenta un unicum nel panorama storico archeologico internazionale per la comprensione della vita quotidiana di una cittadina del I secolo d.C. e più in generale per la comprensione della società e delle comunità dell’epoca in rapporto ad un territorio che da sempre ha saputo esprimere quella ricchezza di valori oggi alla base dell’iscrizione del sito archeologico nella lista Patrimonio dell’Umanità.

Risulta evidente come gli obiettivi del progetto –dichiara il Direttore Sirano – mirino proprio a valorizzare e consolidare questo l’incredibile contesto che è il Parco di Ercolano, attraverso la creazione di strumenti digitali che consentano la disseminazione scientifica dei dati e una fruizione immersiva, coinvolgente e diacronica da parte del pubblico protagonista tanto direttamente sul sito archeologico quanto in remoto attraverso il web”.  

 

Scheda progetto MuDE

 

Partecipa al Concorso Art Bonus 2023 e diventa mecenate dell’arte
I cittadini protagonisti della conservazione dei Beni Culturali
Vota il progetto di Restauro della stanza del custode del Collegio degli Augustali

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  • 14 Febbraio 2023

Partita il 1° febbraio 2023 la 1° fase del Concorso Art Bonus 2023 che premierà i progetti più votati tra quelli selezionati sulla piattaforma https://artbonus.gov.it/concorso/2023/. Il Parco Archeologico di Ercolano presente per il Restauro della stanza del custode del Collegio degli Augustali – approfondimenti sulla pagina dedicata Parco Archeologico Ercolano – Restauro stanza del custode, Collegio degli Augustali – Art Bonus.

 

Si tratta di un progetto cofinanziato per oltre il 30% da un generoso atto di liberalità da parte di alcuni componenti della prestigiosa associazione culturale internazionale “Herculaneum Friends” che hanno creduto nella proposta preparata dai nostri funzionari insieme ad alcuni dei componenti dell’Herculaneum Conservation Project.

Vogliamo condividere con loro e la comunità del Parco il sogno di completare lo scavo lasciato volutamente ai posteri dal suo primo scopritore, Amedeo Maiuri, e di restaurare la stanza del custode per renderla visitabile da parte di tutti.  

Non vediamo l’ora di iniziare le nostre attività che porteranno sicuramente a nuove conoscenze sugli ultimi istanti di Ercolano, come già pochi anni fa è stato evidenziato dalla scoperta di alcune strutture cristallini in corrispondenza della testa appartenenti, come sembra, al cervello del giovane custode che qui stava riposando al momento del passaggio del primo flusso piroclastico.

Manca una settimana al termine della 1° fase, le cui votazioni si concludono il 21 febbraio, per passare poi avvio alla 2° fase. 

La forma di mecenatismo a favore dei beni culturali, messa in campo da Art Bonus, permette a liberi cittadini di erogare contributi in favore della cultura, avendo l’opportunità di ottenere il credito di imposta che favorisce le erogazioni liberali in denaro.  

 

Ma il Parco Archeologico di Ercolano è pioniere della collaborazione pubblico-privata, è infatti dal 2001 che è un esempio unico in Europa in tal senso, divenendo apripista per il nuovo mecenatismo in Italia. Virtuosa è la collaborazione con l’Herculaneum Conservation Project (HCP), che opera ormai da oltre venti anni in un progetto di rafforzamento e programmazione su mandato del Packard Humanities Institute (PHI).

 

Il modello designato con HCP non è quello di una semplice donazione di contributi, ma un affiancamento costante e capillare all’amministrazione pubblica, con apporto di risorse intellettuali multidisciplinari, che hanno favorito il rapporto con il territorio e con le sue comunità, anche nazionali e internazionali. 

Grazie a quest’azione sono state messe in campo efficaci strategie di tutela, operate attraverso cicli di manutenzione programmata, con interventi all’interno di tre macro-categorie (manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro), la cui applicazione ha portato negli ultimi anni alla creazione di un sistema di gestione sostenibile. 

 

E’ dal 2001 che l’antica città di Ercolano vanta l’unicità della collaborazione pubblico-privato con la fondazione filantropica Packard, grazie alla quale sono stati possibili importanti interventi che oggi consentono una visione complessiva del sito e del suo futuro– afferma il Direttore Francesco Sirano – Sulla falsa riga di questa ventennale esperienza stanno arrivando al Parco anche altre forme di mecenatismo, come il finanziamento che consentirà un importante intervento di restauro delle armi del soldato, recuperate negli anni 80Invitiamo tutti a partecipare donando o semplicemente votando questo bellissimo progetto sulla stanza del custode del Collegio degli Augustali”. 

 

Il concorso Art Bonus 2023 è organizzato da Ales Spa in collaborazione con il Ministero della Cultura e Promo PA Fondazione – LuBeC Lucca Beni Culturali.

Ercolano in mostra,
i reperti dell’antica città ambasciatori nel mondo

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  • 7 Febbraio 2023

Una stagione fervida è in corso per i reperti del Parco Archeologico di Ercolano, portatore di valori culturali tanto diversificati e ricchi che si prestano a rappresentare ambiti di storia antica nelle sue diverse sfaccettature; e così per ogni mostra un contributo specifico dall’immensa raccolta di reperti del sito. 

Si parte dai ritrovamenti in legno, materiale di costruzione, di arredo e non solo, conservatisi ad Ercolano a seguito del particolare tipo di seppellimento, causato dalle ondate di fango vulcanico dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., che caratterizzano fortemente il sito di Ercolano, esposti nella mostra Materia. Il legno che non bruciò a Ercolano alla Reggia di Portici fino al 31 dicembre, che nei primi giorni di apertura ha fatto registrare oltre 1300 visitatori.

I reperti sono esposti nella settecentesca Reggia di Portici, residenza estiva della famiglia reale borbonica e sede del Herculanense Museum, tra i primi musei archeologici al mondo e meta dei viaggiatori del Grand Tour, nell’Ottocento anche residenza di Murat e poi sede della Real Scuola di Agricoltura di Portici. Tutte le info per la visita al sito https://www.materiainreggia.it/ 

E’ all’estero che i reperti sono ambasciatori speciali dei valori culturali di Ercolano nel mondo: la Germania la destinazione in cui al momento si trovano importanti ritrovamenti del Parco Archeologico di Ercolano. In particolar modo al Diözesanmuseum di Freising, fino al 29 gennaio, 2 statuette e una coppia di orecchini in oro sono stati esposti alla mostra Ballando sul vulcano. Vita e fede all’ombra del Vesuvio. Questa è la mostra su Napoli, attraverso i suoi due simboli maggiori, San Gennaro e il Vesuvio che si è aperta il 6 ottobre scorso al Diözesanmuseum di Freising a Monaco di Baviera, con lo scopo di portare attraverso l’arte e i reperti l’identità culturale di Napoli all’estero. In esposizione 170 opere di cui 47 provenienti dal Museo di San Gennaro. Ancora in Germania, allo Staatlichen Museum für Archäologie di Chemnitz, dove sono 900 i metri quadrati dedicati ai visitatori per un’immersione nella vita quotidiana dei romani del 1° secolo dopo Cristo. La mostra Pompei ed Ercolano Vivere e morire sotto il vulcano porta il pubblico nelle vivaci città di Pompei ed Ercolano spazzate via in poche ore dall’eruzione del Vesuvio nel 79. Fino al 12 marzo in mostra alcune delle famose copie in resina degli scheletri delle persone al momento della loro morte, gioielli e stoviglie, nascosti all’ultimo momento, rendono visibile la speranza dei residenti di poter tornare alle loro case dopo la drammatica operazione di salvataggio; in mostra anche, frutta, legumi e mobili in legno.

Terminata da poco invece la Mostra Le nuove immagini di Augusto al Bucerius Kunst Forum di Amburgo (8 ottobre 2022 – 15 gennaio 2023). Si è trattato della prima mostra su Augusto in Germania da oltre 30 anni, con prestiti internazionali – più di 200 oggetti tra statue, busti, rilievi, dipinti murali, monete e ceramiche – la mostra ha presentato le immagini e i monumenti dell’epoca. Il Parco di Ercolano è stato presente in mostra con due rilievi in marmo con soggetti mitologici.

Ancora in Olanda sono la maggior parte dei reperti di Ercolano alla mostra Dying in beauty. The world of Pompeii and Herculaneum al Drents Museum di Assen, aperta al pubblico fino al 26 marzo. L’esposizione mira ad evidenziare attraverso un excursus, che ripercorre il momento dell’eruzione ed il rinvenimento delle città, il concetto di bellezza che spesso sottende ad ideali politici ed etici fortemente radicati in tali popolazioni antiche. Il percorso si presenta al visitatore con un tour emozionale, che parte dalla scoperta archeologica ed approfondisce tutti gli aspetti del vivere quotidiano e dell’organizzazione sociale ed economica di tali città, attraverso un’attenta analisi storico artistica dei reperti esposti, che riporteranno il visitatore indietro nel tempo

Il Direttore Sirano, alla luce dei numerosi progetti scientifici ed espositivi internazionali che coinvolgono il Parco, dichiara: “Agli oggetti dell’antica città di Ercolano è affidato il compito di rappresentare la vitalità e la bellezza di un’epoca passata, brutalmente interrotta dalla violenza del Vesuvio; a noi tutti il compito di proteggerli e conservarli, nel loro rapporto con il contesto di provenienza e come fonte di ispirazione affinché contribuiscano a solidificare per le future generazioni le basi di un’Europa costruita su un patrimonio condiviso di cultura e di valori”.

Il maltempo in una città antica.
Gli insegnamenti dell’antica Herculaneum tra sostenibilità e resilienza.

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  • 3 Febbraio 2023

Il maltempo dell’ultimo periodo ha valorizzato l’efficienza dei lavori in corso al Parco Archeologico di Ercolano sulla gestione delle acque piovane e sorgive e il loro smaltimento. E’ infatti grazie agli interventi messi in campo che, nonostante le piogge tanto abbondanti degli ultimi mesi, il fronte mare del Parco è salvo, tant’è che al visitatore non appare più la palude di un tempo che ha richiesto continui interventi.

Ma al Parco si è andati oltre, le acque raccolte non sono andate sprecate perché grazie al ripristino del sistema fognario romano, di cui Ercolano era dotato, ed un sistema idraulico progettato ad hoc si è giunti a riutilizzare le acque pluviali e sorgive per le esigenze degli uffici e la cura delle piante del Parco.

Al Parco Archeologico di Ercolano proseguono infatti i lavori sull’antica spiaggia per consentire di ripristinare il livello di calpestio come si presentava al momento dell’eruzione. La riconquista delle quote del 79 d.C. consentirà di passeggiare sul litorale antico con un percorso finora inedito che arriverà fino alla Villa dei Papiri, mettendo finalmente in connessione le due aree dell’antica Herculaneum. La spiaggia si trova oggi a circa 4 metri al di sotto dell’attuale livello del mare, una condizione che ha sempre posto problemi di regimentazione delle acque. E proprio per risolvere queste criticità, il Packard Humanities Institute attraverso gli specialisti dell’Herculaneum Conservation Project a partire dal 2007 ha elaborato, in sinergia con la Soprintendenza di Pompei prima e con il Parco Archeologico di Ercolano poi, uno studio multidisciplinare finalizzato alla progettazione di un internvento risolutivo di tutte le problematiche aggravatesi a partire dagli scavi degli anni 80 del “900. e . Lo scopo dei lavori in corso è l’irregimentazione delle acque sorgive e piovane per prevenire l’allagamento dell’area dei fornici, conservare e salvaguardare il patrimonio,ampliare i livelli di fruizione di questa zona strategica del sito antico dove si ammira l’unico fronte a mare completamente conservato di una città antica.

Il passato ci insegna – interviene il Direttore Sirano– grazie ad un approccio multidisciplinare, è in corso un progetto sostenibile messo in campo in sinergia con il Packard Humanities Institute che mette insieme impianti e risorse antiche e moderne. La valorizzazione dell’antica spiaggia ha consentito importanti acquisizioni scientifiche, come la scoperta delle sequenze geologiche che fecero cambiare il livello del mare per molte volte dal III secolo a.C. sino al momento dell’eruzione, oppure gli innumerevoli materiali di legno e il famoso ultimo fuggiasco, trovato con la propria sacca da viaggio contenente i suoi beni più preziosi in una cassettina di legno. Ma questo progetto ha previsto anche la documentazione con i più moderni mezzi digitali e la conservazione dei resti dell’antica falesa tufacea del III secolo a.C., al tempo dell’eruzione sommersa dal mare e coperta da una spiaggia vulcanica, la cui sabbia è stata rimossa nel corso degli scavi della fine del secolo scorso. Il sistema naturale di drenaggio e regimentazione delle acque, completamente reversibile, svolge allo stesso tempo tre funzioni: quella idrica, quella di protezione dell’antica falesa e quella di fruizione con una superficie in materiale naturale percorribile anche con carrozzine. Infine il recupero delle acque con un sistema virtuoso di riutilizzo si inserisce in un complessivo approccio del Parco agli obiettivi dell’agenda 2030 in termini di resilienza e di energie rinnovabili.

Avviso Thermopolium V 10, 9 – attività in corso dal 6 febbraio 2023

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  • 3 Febbraio 2023

Da Lunedì 6 febbraio il Thermopolium V 10,9 è chiuso per lavori.

Comunichiamo ai nostri visitatori che tutti gli sforzi saranno tesi a ridurre al minimo la durata della chiusura per limitare eventuali disagi e permettere ai visitatori di osservare le lavorazioni che si stanno eseguendo per la tutela del bene.

Ci scusiamo per il disagio

 

From the 6th of February the Thermopolium V 10, 9 is closed for maintenance.

We ensure our visitors that our efforts will be aimed at keeping open or visible the Thermopolium as long as possible, to limit any inconvenience and allow participation to the restauration and manteinance activities in progress.

We are sorry for the inconvenience.

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