Mostra Splendori chiusa il 16 luglio ore 8.30-13.30

  • paerco
  • 16 Luglio 2019

Il giorno 16 luglio 2019, dalle ore 8.30-13.30 la mostra “SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano” è chiusa per manutenzione straordinaria.

Ci scusiamo per il disagio.

 

On the 16th of July 2019 from 8.30 a.m. to 13.30 a.m the exhibition “SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano” is closed for manteinance.

We are sorry for the inconvenience.

FONDAZIONE FS/MUSEO FERROVIARIO PIETRARSA: GLI SCAVI DI ERCOLANO TRA I SITI VISITABILI CON BIGLIETTO INTEGRATO

  • paerco
  • 12 Luglio 2019

·      un nuovo accordo inserisce il Parco Archeologico sulla “Linea del Mare”

·      l’iniziativa segue quella già avviata con Mann e Musa

·      biglietti acquistabili fino al 31 dicembre

Una nuova iniziativa di promozione turistica e culturale collega virtualmente, sulla “Linea del Mare”, il Parco Archeologico di Ercolano, il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa e il Museo delle Scienze Agrarie di Portici.

Grazie a una convenzione firmata da Fondazione FS Italiane/Museo di Pietrarsa, Parco Archeologico di Ercolano, MUSA (Museo delle Scienze Agrarie di Portici), sarà possibile visitare i tre siti, facilmente raggiungibili con i treni della linea ferroviaria costiera Napoli – Salerno, a condizioni particolarmente vantaggiose.

L’accordo segue di poche settimane quello sottoscritto con il MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) offrendo analoghe opportunità di ingresso con l’acquisto di un solo biglietto integrato che, al prezzo variabile dai 6 ai 15 euro e con validità di due giorni dal momento del primo utilizzo, consentirà di entrare e visitare liberamente il Museo Ferroviario di Pietrarsa, il Centro MUSA della Reggia di Portici e gli Scavi di Ercolano.

“Si tratta – ha dichiarato soddisfatto Francesco Sirano, direttore del Parco Archeologico di Ercolano – di un’ulteriore iniziativa nel segno della tessitura di una offerta culturale territoriale integrata, in cui le istituzioni collaborano per offrire ai visitatori sempre nuove opportunità di accrescimento culturale e svago”.

I biglietti integrati potranno essere acquistati on site presso le biglietterie dei rispettivi musei ed avranno validità pari a 2 giorni dalla prima vidimazione.

Le visite dei gruppi dovranno avvenire comunque tramite prenotazione ai rispettivi siti.

***

BIGLIETTI INTEGRATI PER SINGOLI VISITATORI

Biglietto integrato “intero” per singolo visitatore:

i) tariffa pro capite € 15,00;

ii) destinato esclusivamente ai visitatori maggiorenni;

iii) il biglietto include la visita libera ai tre siti museali negli orari di apertura degli stessi;

 

BIGLIETTI INTEGRATI PER GRUPPI DI VISITATORI

Biglietto integrato per gruppi di adulti:

i) tariffa pro capite € 13,50;

ii) il gruppo deve essere composto da un minimo di 15 visitatori con prenotazione obbligatoria;

iii) il biglietto è valido per una visita libera del sito, il servizio guida può essere acquistato presso ogni sito secondo le modalità e i costi previsti da ognuno;

 

BIGLIETTO INTEGRATO PER SCOLARESCHE E UNDER 18 ANNI:

i) tariffa pro capite € 6,00;

ii) destinato esclusivamente a studenti frequentanti istituti scolastici di ogni ordine e grado, accompagnati da almeno un docente e agli under 18 anni ccompagnati da un adulto;

iii) consistenza minima della scolaresca: 15 studenti;

iv) potranno usufruire del biglietto omaggio un (1) docente accompagnatore ogni 10 studenti paganti;

v) il biglietto è valido per una visita libera del sito, il servizio guida può essere acquistato secondo le modalità riportate nella sezione Orari e Contatti di questo sito.

PROGRAMMA INIZIATIVE TRA SITO E CITTA’ E PROGETTO ‘VIA MARE’ A ERCOLANO ’Harnessing heritage benefits’ – quadro riassuntivo dell’iniziativa

  • paerco
  • 4 Luglio 2019

Il direttore Sirano, il sindaco Buonajuto e l’avvocato Barbieri, presidente della Fondazione Istituto Packard per i Beni Culturali

L’iniziativa ‘Via Mare’ nasce in seno all’Herculaneum Conservation Project a partire dal 2006, su spinta del Dr. David W. Packard per favorire il miglioramento dell’interfaccia sia materiale sia immateriale dei confini tra sito e città moderna. Nel 2007, grazie alla firma di un protocollo di intesa, l’allora Soprintendenza archeologica, oggi il Parco Archeologico di Ercolano, avvia una collaborazione con gli enti locali (Comune e Regione) per il miglioramento dei confini realizzando una passerella pedonale a Nord degli scavi e il Parco Maiuri per un valore complessivo di oltre € 2.5 ML. Il progetto condiviso ha previsto opere di demolizione e di messa in sicurezza che hanno interessato un’area di circa 5.000 mq a nord ovest del sito, nel quartiere densamente edificato di Via Mare esteso sopra al foro dell’antica Herculaneum. Il quartiere è, infatti, uno dei più danneggiati dall’impatto dei grandi scavi 1927-1958, che lo ha isolato fisicamente e socialmente dal resto del centro storico.

Sempre in quegli anni prendono avvio altre iniziative che cercano di creare una sponda tra comunità locale e istituzioni, grazie alla collaborazione con realtà no profit come il Centro Herculaneum e Radio Siani.

Sull’onda di questi primi cambiamenti, nel 2009 nasce il progetto di riqualificazione Via Mare – Via dei Cortili, a cui vengono destinati € 2.6 ML da parte del Comune di Ercolano. Nel 2012, il Packard Humanities Institute si dichiara disponibile a supportare l’operazione, attraverso il suo braccio italiano l’Istituto Packard per i Beni Culturali e altri partner, con la redazione del progetto e con il contributo all’acquisizione dei 3 edifici ancora insistenti sui suoli liberati; il tutto con un impegno economico fino a € 3 ML.

Il giorno 23 gennaio 2014 viene siglato un Accordo tra l’allora Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, l’allora Ministro per la Coesione Territoriale, l’allora Soprintendenza archeologica, l’allora Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici, il Comune di Ercolano e l’Istituto Packard, per la “tutela e valorizzazione del sito archeologico di Ercolano e per la riqualificazione delle aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”.

Si decide di elaborare due progetti, uno per la demolizione e messa in sicurezza dell’area, a cura e spese dell’Istituto Packard (progetto ‘Ampliamento del Parco Archeologico di Ercolano a nord ovest degli Scavi’) e il rinnovato progetto ‘Riqualificazione…’ che il Comune di Ercolano nel 2016, sotto una nuova giunta, rifinanzia con fondi propri.

L’appalto ‘Ampliamento…’ dell’Istituto Packard è stato completato tra gennaio 2015 e marzo 2018. Il cantiere ha avuto anche la funzione, non secondaria, di rassicurare i residenti sulla continuità dei lavori e di presidio di legalità.  Nel primo semestre dell’anno 2019, si avvia finalmente l’appalto ‘Riqualificazione’.

 

Il progetto di riqualificazione finalmente all’avvio:

Con la consegna dei lavori di ‘Riqualificazione’ nel luglio 2019 inizia finalmente l’ultimo tassello di questo complesso mosaico che porterà l’atteso cambiamento urbanistico, culturale e sociale nel rapporto tra città antica e città moderna.

 

Via Mare oggi nel tratto basso sovrastante alla casa di Aristide nel sito archeologico

un fotomontaggio della vista sulla città antica al termine dei lavori

Infatti, le misure previste lungo la via Mare, con l’abbattimento del muro di confine, e l’apertura di uno spazio pubblico verde, gestito in parte dal Parco Archeologico di Ercolano e in parte dal Comune nel cuore del centro storico, affacciato sul sito archeologico e in corrispondenza del Teatro antico sotterraneo, cambieranno potenzialmente tutte le dinamiche dei flussi turistici e promuoveranno nel tempo nuove iniziative culturali e sociali, togliendo Via Mare dall’isolamento e anzi dando al quartiere una posizione di rilievo nel centro storico. Inoltre, il contributo delle associazioni, che hanno affiancato il progetto fin dalla sua redazione, ha favorito il miglioramento del dialogo con la comunità locale e ha offerto ulteriori spunti di sviluppo culturale e sociale per l’intero territorio ercolanense. Il progetto Via Mare è visto come pilota a scala territoriale, innescando delle azioni virtuose anche sui restanti confini sito-città. Grande attenzione e interesse è stato manifestato da numerosi organismi internazionali, tra cui l’Unesco, che da tempo promuove la creazione di una zona filtro per tutti i siti vesuviani.

La rivoluzione che cambierà potenzialmente tutte le dinamiche, dai flussi turistici alle abitudini dei residenti, e promuoverà nel tempo nuove iniziative culturali e sociali, togliendo Via Mare dall’isolamento e anzi dando al quartiere una posizione di rilievo ad Ercolano.

La riqualificazione di Via Mare, prima delle demolizioni.

La riqualificazione di Via Mare, durante i lavori di riqualificazione.

La riqualificazione di Via Mare: l’esito finale.

Planimetria di stato di fatto

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Il Parco Archeologico di Ercolano. Archeologia, Arti e territorio: dal percorso Maiuri Pop Up al Nuovo Programma 2019. 15 gennaio 2019 Sala didattica dell’Antiquarium del Parco Archeologico di Ercolano Excursus su 2018 per trarre profitto per il 2019

  • paerco
  • 15 Gennaio 2019

Presentato nella mattinata del 15 gennaio il Programma 2019 del Parco Archeologico di Ercolano, a introdurlo il direttore del Parco Francesco Sirano che ha esposto ogni punto degli eventi che verranno organizzati, presentati per aree tematiche. “Il Parco di Ercolano – dichiara il Direttore Sirano – si lascia alle spalle un anno denso di attività e di impegno ma uno altrettanto ricco e impegnativo ci aspetta. Il mio ringraziamento a tutto il personale del Parco, che in questo anno è ulteriormente cresciuto in numero e in carico di lavoro per ognuno, che con assoluta abnegazione risponde ad ogni mia sollecitazione con lo stesso mio entusiasmo e passione. Dicembre è stato il mese a me forse più caro dei precedenti trascorsi perché ho potuto vedere realizzato il sogno di far vivere i luoghi che frequentiamo, poter rendere accessibile e fruibile l’Antiquarium lo ritengo davvero un traguardo che mi sprona ad andare avanti senza sosta alcuna. Mi piangeva il cuore nel vedere un luogo come l’Antiquarium ‘invecchiare’ senza che il pubblico potesse fruirne, ho voluto fortemente la sua apertura e il suo utilizzo perché il Parco di Ercolano lo merita e affinché il territorio potesse guadagnare un prestigioso luogo di esposizioni. E l’aver collocato in questo spazio gli ori, mai esposti in una tale completezza, ha coronato un sogno che avevo nel cassetto. Il cassetto l’ho aperto e quello che aspetta il Parco è solo ulteriore valorizzazione delle attività di ricerca, documentazione, conservazione, comunicazione e divulgazione per lo sviluppo culturale dell’intero territorio vesuviano. Per questo il Programma 2019 rende stabili alcune aperture come quella del teatro, presenta una rassegna estiva più strutturata e ricca dell’anno passato, accoglie cittadini e appassionati per cicli di conferenze e una summer school, apre il Parco alle mostre diffuse sul territorio, nel continuare la strategia di collaborazione con gli enti territoriali, ma anche con le scuole, gli enti, le associazioni, le istituzioni nazionali e internazionali perché tutti possano godere della crescita di questo sito UNESCO che deve diventare comune e condivisa”.

Dopo la presentazione del Programma 2019, il simposio “Approfondimento tematico: codici espressivi a confronto. L’esperienza del caso Ercolano”, con l’intervento di
Catrin Huber, Newcastle University
Rosaria Gini e Mauro Maurizio Palumbo, Accademia di Belle Arti Napoli
Michele Iodice, Certosa e Museo di San Martino (Napoli)
Ascanio D’Andrea e Francesca Del Duca, Herculaneum Conservation Project.

A conclusione dell’esperienza Maiuri Pop up, il Parco Archeologico di Ercolano ha infatti proposto un approfondimento sull’esperienza del 2018, che ha visto la commistione di codici di comunicazione diversi e la loro utilizzazione in iniziative di coinvolgimento del territorio, per far emergere le ‘best practices’, come eredità per il 2019.

 

Maiuri Pop Up: idea di progetto e realizzazione

Il Parco Archeologico Ercolano, in collaborazione con il team dell’Herculaneum Conservation Project, ha programmato una serie di iniziative, in occasione del 90° anniversario dell’inizio degli Scavi Nuovi, inaugurati ufficialmente il 16 maggio 1927 sotto la direzione dell’archeologo Amedeo Maiuri. L’anniversario ha costituito un’occasione che non è stata esclusivamente celebrativa ma di riflessione e di ispirazione sulle attività di scavo e restauro e sulle scelte di comunicazione adottate da Maiuri ad Ercolano. Colui che fu Soprintendente agli Scavi e alle Antichità della Campania e che realizzò una vera e propria impresa di straordinaria innovazione da molteplici punti di vista, sia per l’organizzazione dei cantieri di lavoro, sia per il metodo di acquisizione dei terreni da scavare. L’aspetto che ancora oggi appare innovativo e di notevole impatto agli occhi dei visitatori riguarda le scelte che Amedeo Maiuri realizzò nell’allestimento delle case e delle botteghe della città antica, riuscendo a comunicare con immediatezza il modo di vivere e le attività degli abitanti del 79 d. C. Le 3 finestre della mostra (Shopping, Scavare, Expanded Interiors) hanno costituito una sorta di dialogo con le scelte adottate da Amedeo Maiuri in una sperimentazione di nuove forme di comunicazione adatte alla nostra epoca.

Il progetto sperimentale, inteso come dialogo tra passato e presente, è stato definito “Maiuri pop-up”, rassegna di istallazioni, percorsi tematici ed eventi, sia di carattere storico archeologico sia artistico, che si sono svolti nell’arco dell’anno dell’anniversario dell’inizio degli scavi di Amedeo Maiuri, (installazioni, percorsi a tema, esposizione di reperti originali, copie, filmati d’epoca, riproduzioni di fotografie, planimetrie e manifesti, e risorse online). Si è tentato, attraverso la “mostra pop-up”, di ricostruire alcuni dei momenti fondamentali della storia moderna del sito archeologico, con spunti per parlare del presente e del futuro di questo sito e del suo territorio ad ampio respiro. Gli obiettivi prefissati sono stati molteplici: dall’ampliamento dell’offerta culturale per il visitatore, alla costruzione di una nuova e più forte identità del Parco archeologico. Maiuri rappresenta il filo conduttore per valorizzare risultati nel presente e per guardare il futuro.

Si ricordano nello specifico le tappe che hanno caratterizzato il percorso Maiuri pop up:

 AZIONE 1: Shopping

La Bottega del  Plumbarius (VI, 12: Decumano massimo) in collaborazione con l’Herculaneum Conservation Project

Il progetto di integrazione visiva della bottega del Plumbarius si è proposto di ricostruire con elementi moderni le geometrie che componevano gli arredi e le strutture di questo spazio. L’allestimento, ispirato a quello realizzato da Maiuri, ha previsto la realizzazione di copie degli oggetti da mettere in mostra sul bancone della bottega e di altri elementi legati alle attività di laboratorio del fabbro (e.g. lingotti di piombo); il posizionamento di oggetti originali non a rischio conservativo (e.g. pesi in pietra, anfore); il posizionamento di pannellature e elementi sagomati per riproporre gli spazi originali; una presentazione minimale (‘interpretation’) per aiutare il visitatore alla comprensione della scelta espositiva (e.g. pannello, cartolina, etc.).

AZIONE 2:  Scavare

Installazioni di Michele Iodice

Il progetto è sorto dall’idea di raffigurare, mediante un percorso luminoso e suggestivo, la figura dell’archeologo Amedeo Maiuri.

Il “viaggio” ideato inizia nella bottega di Messenius Eunomus (cardo III), dove è stato ricreato un ideale studio di Amedeo Maiuri. La sua collocazione all’interno degli scavi è volta a sottolineare il costante studio dell’archeologo e attenzione nella ricostruzione dei luoghi per restituire all’uomo una visione più completa del passato superando così il vecchio metodo di scavo borbonico di tipo più antiquario. Dallo studio inizia il percorso attraverso il Portale (Decumano Inferiore). Posto in corrispondenza della lapide commemorativa dell’ inizio dei nuovi scavi nel 1917, divide simbolicamente il sito archeologico in due parti: quella borbonica e l’Herculaneum, (che doveva essere scavata, Herculaneum effodiendum est), portata alla luce da Amedeo Maiuri. Due luoghi esemplificativi della “città museo”, in cui riviveva la quotidianità dell’Ercolano romana voluta da Maiuri, leitmotiv di tutto il percorso Maiuri Pop Up.

Il percorso di Michele Iodice, in collaborazione col team scientifico del Parco, ha utilizzato le immagini dell’archivio storico, testimonianze dell’impresa di scavo condotta da Maiuri con le squadre di lavoratori, perlopiù abitanti di Resina. Alcuni di quei volti sono stati riprodotti e collocati nei tre punti  dell’installazione.

Due luoghi esemplificativi della “città museo”, in cui riviveva la quotidianità dell’Ercolano romana voluta da Maiuri, leitmotiv di tutto il percorso Maiuri Pop Up.

Il Panificio di Sextus Patulcius Felix (cardo V) dove, nell’ambiente di ingresso, oltre alle macine in pietra lavica, ancora in sito, Maiuri espose due teche con il grano carbonizzato rinvenuto sul posto, e, nell’ambiente di servizio, una serie di teglie di bronzo.

Nella bottega del Gemmarius (cardo V), la cosiddetta “stanza della tessitrice” dove Maiuri espose, accanto a diversi elementi di arredo, la riproduzione di un telaio.

 

 Expanded Interiors: Casa del Bel Cortile, Catrin Huber

Parco Archeologico di Ercolano, Herculaneum Conservation Project, New Castle University, Arts and Humanities Research Council, Art Editions North.

L’artista Catrin Huber, della New Castle University, ha lavorato a un progetto sulla relazione tra la pittura e gli spazi nel mondo romano.  Il suo progetto, Expanded Interiors, si è focalizzato su due luoghi, la Casa del Bel Cortile ad Ercolano e la Casa del Criptoportico di Pompei.

Ad Ercolano la casa del Bel Cortile rappresenta un momento della celebrazione dei 90 anni dagli scavi diretti da Amedeo Maiuri, iniziati nel 1917 e conclusi nel 1961.

Nel 1956 Amedeo Maiuri inaugurò un piccolo museo presso la Casa del bel Cortile, nel quale espose una collezione di oggetti trovati ad Ercolano negli scavi da lui diretti. Maiuri intendeva mostrare ai visitatori la vita quotidiana degli abitanti della città antica, creando una vera e propria “città museo”.

Per Expanded Interiors Catrin Huber ha usato lo stesso approccio sperimentale di Maiuri, portando l’arte contemporanea a dialogare con la Casa del Bel Cortile, con la sua storia, con i suoi manufatti.

Privilegiando le figure e i volti delle donne, la mostra porta al pubblico le riproduzioni di raffinati manufatti conservati nei depositi del Parco Archeologico di Ercolano. La mostra raccoglie le figure e i volti in nuove costellazioni, sovrapponendo repliche stampate in 3D con riproduzioni degli originali in 2D.

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