Casa del Bicentenario chiusa dalle 14 del 18 aprile alle 15 del 19 aprile. Possibili contingentamenti ingressi nei momenti di elevata affluenza

  • paerco
  • 18 Aprile 2024

La Casa del Bicentenario è chiusa dalle ore 14.00 del 18 aprile 2024 alle ore 15.00 del 19 aprile 2024.

Il Parco Archeologico di Ercolano si impegna per garantire la più ampia fruizione possibile ai propri visitatori, nel rispetto della sicurezza delle condizioni di visita e della tutela delle superfici decorate delle domus. Pertanto nei momenti di massima affluenza, come le giornate ad accesso gratuito, si potrebbero verificare brevi chiusure o contingentamenti degli ingressi contemporanei per l’accesso a singole domus.

Ci scusiamo per eventuali disagi e ringraziamo i nostri visitatori per la attiva partecipazione alla conservazione del nostro patrimonio culturale.

 

Casa del Bicentenario is closed from 18 of April 2024 at 2 p.m. to the 19th of April 2024 at 3 p.m.

The Herculaneum Archaeological Park is committed to ensuring the richest visit possible, in compliance with a safe experience and, at the same time, with the protection of the decorated surfaces of the domus. Therefore, in moments of maximum attendance, such as days with free access, there could be brief closures or limited contemporary accesses to each domus.

We apologize for any inconvenience and thank our visitors for their active participation in the protection of our cultural heritage.

Avviso pubblico per manifestazioni di interesse per Villa Sora

  • paerco
  • 12 Marzo 2024

PUBBLICATO L’AVVISO PUBBLICO (SCADENZA 12/04/2024) FINALIZZATO
ALL’ACQUISIZIONE DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE DA PARTE DI ASSOCIAZIONI ED ENTI
DEL TERZO SETTORE PER PROMUOVERE E SVILUPPARE LA CONOSCENZA DEL PATRIMONIO
CULTURALE DEL PARCO ARCHEOLOGICO DI ERCOLANO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO
ALLA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE CULTURALI PRESSO IL SITO DI VILLA SORA (TORRE DEL
GRECO – NA)

Accedi alla sezione “Avvisi, bandi ed inviti” del portale trasparenza del Parco Archeologico di Ercolano per consultare il bando e scaricare il modulo:

https://paerco.authorityonline.eu/index.php?option=com_content&view=category&id=93&Itemid=260

 

3 settembre: Casa del Bicentenario chiusa dalle 10 alle 15. Possibili contingentamenti ingressi nei momenti di elevata affluenza

  • paerco
  • 1 Settembre 2023

Il 3 settembre la Casa del Bicentenario è chiusa dalle ore 10 alle ore 15.

Il Parco Archeologico di Ercolano si impegna per garantire la più ampia fruizione possibile ai propri visitatori, nel rispetto della sicurezza delle condizioni di visita e della tutela delle superfici decorate delle domus. Pertanto nei momenti di massima affluenza, come le giornate ad accesso gratuito, si potrebbero verificare brevi chiusure o contingentamenti degli ingressi contemporanei per l’accesso a singole domus.

Ci scusiamo per eventuali disagi e ringraziamo i nostri visitatori per la attiva partecipazione alla conservazione del nostro patrimonio culturale.

 

On the 3 of september Casa del Bicentenario is closed from 10 a.m. to 3 p.m.

The Herculaneum Archaeological Park is committed to ensuring the richest visit possible, in compliance with a safe experience and, at the same time, with the protection of the decorated surfaces of the domus. Therefore, in moments of maximum attendance, such as days with free access, there could be brief closures or limited contemporary accesses to each domus.

We apologize for any inconvenience and thank our visitors for their active participation in the protection of our cultural heritage.

Parco Archeologico di Ercolano aperto durante il Giro d’Italia: possibile accesso da Via dei Papiri Ercolanesi

  • paerco
  • 11 Maggio 2023

L’11 maggio in occasione del passaggio del Giro d’Italia si verificheranno modifiche alla circolazione stradale che interesseranno l’ingresso del Parco Archeologico di Ercolano sul Corso Resina. 

Per una pianificazione ottimale della propria visita si raccomanda la consultazione del piano traffico sui siti web del Comune di Napoli e del Comune di Ercolano. 

Si rassicura che, sebbene a tratti a partire dalle ore 13:00 a fine manifestazione, l’ingresso da Corso Resina potrebbe essere impedito, il Parco resterà sempre accessibile da Via dei Papiri Ercolanesi.

 

On the 11th of May, during the Giro D’Italia bycicle race, there will be changes to road traffic that will affect the entrance to the Archaeological Park of Herculaneum on Corso Resina.

For optimal planning of your visit, we recommend consulting the traffic plan on the website of the Municipality of Napoli and the website of the Municipality of Ercolano.

It is reassured that, although at times starting from 13:00 at the end of the event, the entrance from Corso Resina could be not available, the Park will always remain accessible from Via dei Papiri Ercolanesi.

Possibili contingentamenti ingressi nei momenti di elevata affluenza

  • paerco
  • 28 Aprile 2023

Il Parco Archeologico di Ercolano si impegna per garantire la più ampia fruizione possibile ai propri visitatori, nel rispetto della sicurezza delle condizioni di visita e della tutela delle superfici decorate delle domus. Pertanto nei momenti di massima affluenza, come le giornate ad accesso gratuito, si potrebbero verificare brevi chiusure o contingentamenti degli ingressi contemporanei per l’accesso a singole domus. Ci scusiamo per eventuali disagi e ringraziamo i nostri visitatori per la attiva partecipazione alla tutela del nostro patrimonio culturale.

 

The Herculaneum Archaeological Park is committed to ensuring the richest visit possible, in compliance with a safe experience and, at the same time, with the protection of the decorated surfaces of the domus. Therefore, in moments of maximum attendance, such as days with free access, there could be brief closures or limited contemporary accesses to each domus. We apologize for any inconvenience and thank our visitors for their active participation in the protection of our cultural heritage.

Materia. Il legno che non bruciò ad Ercolano alla Reggia di Portici dal 14 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023 a cura di Francesco Sirano e Stefania Siano

  • paerco
  • 13 Dicembre 2022

Mille sono gli usi degli alberi, in mancanza dei quali non sarebbe possibile vivere. Con l’albero solchiamo i mari e avviciniamo le terre l’una all’altra, con l’albero costruiamo le case. Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, XII, 2

Alcune specie di alberi sono oggetto di una continua protezione in quanto dedicateciascuna ad una sua propria divinità, come la quercia a Giove, l’alloro ad Apollo, l’olivo a Minerva, il mirto a Venere, il pioppo ad Ercole. Inoltre, crediamo che i boschi siano popolati da Silvani, Fauni e varie specie di dee, attribuendo alle selve divinità peculiari, come se fossero scese dal cielo. Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, XII, 2

Ercolano non solo è l’unica città del mondo romano che conserva il suo antico fronte a mare e l’elevato delle case sino al secondo piano, ma anche il legno come materiale di costruzione, di arredo e non solo. Lo si deve al particolare tipo di seppellimento, causato dalle ondate di fango vulcanico dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Infatti, la coltre piroclastica di circa 20 metri di spessore ha inglobato anche materiali, utensili, elementi architettonici, arredi in legno che si sono carbonizzati ma non bruciati. La loro conservazione si deve soprattutto al certosino ed appassionato lavoro portato avanti da operai, restauratori, architetti e archeologi, che si sono succeduti nella gestione del sito, e si sono passati il testimone da una generazione all’altra nella complessa ed entusiasmante sfida della conservazione a partire dagli scavi Maiuri e poi nel corso di ben nove decenni. Un elenco di persone e di professionisti impossibile da proporre qui, grazie al cui straordinario impegno è giunto a compimento quello che non si esita a definire un prodigio: riannodare nel mezzo di tanta distruzione, provocata dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., prima il filo della forma e poi quello della vita di oggetti destinati all’oblio.

Ercolano conserva quindi un patrimonio di reperti in legno assolutamente unico, che va dai serramenti come porte, finestre, tramezzi, fino agli arredi, ad esempio armadi, casse, tabernacoli, letti e tavolini in legno, frutto di un lavoro artigianale realizzato con grande perizia. L’accurata opera di restauro ha consentito il recupero di molti preziosissimi oggetti che, pur presentandosi, nella maggior parte dei casi, come legno carbonizzato, conservano, tuttavia, la loro forma originale e la raffinatezza delle decorazioni intagliate. Inoltre, tutti gli oggetti in legno di Ercolano danno uno straordinario riscontro a quanto si conosce dalle fonti scritte, dagli affreschi e dai rilievi antichi e costituiscono una rarissima opportunità di ricostruire le antiche tecniche di falegnameria ed ebanisteria.

Il legno e la sua materia sono al centro della mostra Materia. Il legno che non bruciò ad Ercolano, curata dal direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano e dall’archeologa Stefania Siano, e che apre il 14 dicembre nella settecentesca Reggia di Portici, residenza estiva della famiglia reale borbonica e sede del Herculanense Museum, tra i primi musei archeologici al mondo e meta dei viaggiatori del Grand Tour, nell’Ottocento anche residenza di Murat e poi sede della Real Scuola di Agricoltura di Portici.

L’esposizione è prodotta dal Parco Archeologico di Ercolano con il consueto affiancamento del Packard Humanities Institute, partner storico con il quale sono state condivise molte delle più recenti scoperte che saranno per la prima volta presentate al pubblico (come il tetto di legno dalla Casa del Rilievo di Telefo e i mobili rivestiti in avorio dalla Villa dei Papiri). La mostra nasce nell’ambito di una straordinaria collaborazione interistituzionale con la Città Metropolitana di Napoli, il Dipartimento di Agraria e del Musa (Centro Museale Reggia di Portici) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, con lo sponsor di HEBANON Fratelli Basile 1830. L’allestimento è affidato alla società ACME04 e con il contributo della Regione Campania–Direzione Generale per le Politiche Culturali ed il Turismo, nell’ambito degli interventi del POC 2014-2020.

I visitatori potranno usufruire del biglietto di mostra al costo di 5 euro, ma anche di un biglietto integrato al costo di 15euro, che consentirà di vedere l’esposizione e anche la Reggia di Portici, l’Orto botanico e il Parco Archeologico di Ercolano. Il percorso si articola in alcune delle sale al piano nobile del Palazzo Reale, secondo un registro di indubbia potenza evocativa che consentirà al visitatore non solo di apprezzare il vero e proprio miracolo della conservazione del legno sfuggito alla catastrofe che investì l’area del Vesuvio, ma anche di immergersi nella vita degli antichi e di comprendere, attraverso oltre 120 oggetti, tutti provenienti da Ercolano e mai sinora presentati al pubblico in forma monografica, quanto il legno fosse vitale per ogni attività oltre ad essere un materiale prezioso al punto che sovente gli alberi e i boschi assumevano aspetti di sacralità e valori simbolici.

IL PERCORSO DELLA MOSTRA

Il visitatore, dopo essere stato introdotto al percorso da un’installazione di luci e suoni, suggestivi del calore e della forza distruttiva dell’eruzione, che hanno incredibilmente determinato ad Ercolano la conservazione dei materiali lignei, si trova immerso nei colori e nei profumi della materia, cioè il legno, come se si trovasse nell’officina di un falegname, dove accumuli di tavolati e tranciati stagionano in attesa di essere utilizzati.

Sarà questo il primo approccio con la materia, termine tecnico che i Romani utilizzavano non solo con il significato attuale, ma anche per indicare il legno da taglio, ancora non lavorato: legno come materiale per eccellenza.

La sala successiva propone la medesima ambientazione, ma, questa volta, riferendosi al momento della lavorazione del legno e accostando strumenti e oggetti antichi ad una serie di attrezzi e oggetti dell’Ottocento, provenienti dalla collezione di Hebanon, società dei fratelli Basile, che testimoniano la secolare continuità nell’ambito di questa produzione essenziale per tutte le società umane.

Gli attrezzi per le varie fasi di lavorazione del legno sono spesso raffigurati nei rilievi che decorano monumenti funerari in vari siti del mondo romano o, più raramente, anche altri tipi di manufatti; talvolta sono citati in testi antichi e, in alcuni casi fortunati, in cui le condizioni di seppellimento lo hanno consentito, come quelli di Pompei ed Ercolano, ne sono state rinvenute testimonianze materiali.

In realtà, comparando gli attrezzi antichi con quelli moderni, è evidente quanto poco siano cambiati nel corso dei secoli, essendo strettamente legati alla loro funzione e non richiedendo cambiamenti se non qualche dettaglio migliorativo. È incredibile osservare come ascia, sega, trapano, compasso e squadra, martello, livella e filo a piombo, scalpello, lima e raspa siano rimasti fondamentalmente gli stessi; e poiché gli autori antichi raramente descrivono le tecniche dei falegnami e dei carpentieri, le testimonianze di oggetti in legno provenienti dagli scavi di Ercolano costituiscono una eccezionale opportunità di studiare le antiche tecniche di lavorazione di mobili e oggetti anche minuti, come portamonete e sculture, ma anche di scale, porte, infissi, imbarcazioni, tetti e controsoffitti.

La lavorazione era basata principalmente sull’uso di ammorsature e incastri, entrambi attestati ad Ercolano, rispettivamente negli elementi strutturali e nel mobilio. Tra gli incastri, il più utilizzato era quello a tenone e mortasa, composto da un maschio (tenone) e dall’alloggio corrispondente (mortasa), che viene adoperato da migliaia di anni per unire pezzi di legno, soprattutto quando questi formano un angolo di 90 gradi.  I chiodi e la colla servivano per il fissaggio delle giunzioni e non va dimenticato che, sebbene i piedi dei mobili in metallo fossero preferiti per la robustezza portante, vi sono ad Ercolano numerose testimonianze di piedi in legno lavorati al tornio.

 

La terza sala è dedicata a dei manufatti particolarmente rappresentativi delle tecniche di lavorazione del legno, appartenenti al controsoffitto in legno del c.d. salone dei marmi della Casa del Rilievo di Telefo, da dove provengono circa 250 frammenti (nella quasi totalità di abete bianco) di un tetto e di un controsoffitto di legno, incredibilmente conservati dall’eruzione. Un manufatto di assoluta unicità per il mondo antico.

Il legno è ancora “vivo” e conserva in più punti tracce di pigmento colorato. Grazie alle ottime condizioni di conservazione è stato possibile ricostruire le tecniche ad incastro e ipotizzare l’aspetto generale del controsoffitto a lacunari, compresa l’antica colorazione.

L’analisi delle tracce di pigmenti colorati, ancora conservati in alcuni frammenti, ha consentito di ricostruire la vivace sovra dipintura in azzurro, rosso, verde e bianco. L’elemento centrale del controsoffitto era rivestito con una lamina in foglia d’oro. Grazie al complesso studio della posizione di caduta di ciascun elemento, è stato possibile ipotizzare la loro posizione originaria nella controsoffittatura e proporre un’ipotesi di ricostruzione. Lo schema del controsoffitto, sia per i singoli motivi decorativi, sia per lo schema compositivo, si può inquadrare nella piena età augustea.

 

Proseguendo nel percorso espositivo sarà come trovarsi sul mare. Gli scavi condotti tra gli anni ’80 e gli anni ’90 del secolo scorso hanno messo in evidenza uno degli aspetti più importanti di Ercolano: il fronte mare della città, che costituisce un unicum nell’archeologia romana, unitamente agli scheletri di chi tentava di scampare l’eruzione via mare e ai resti eccezionali di imbarcazioni e di oggetti legati alla marineria e alla pesca, molti dei quali in legno, sughero, cordame e cuoio, straordinariamente conservati.

Una di queste imbarcazioni si troverà al centro della sala, come immersa nell’acqua, assieme a un argano verticale e un dritto di prora.

Si tratta di una piccola imbarcazione utilizzata per la pesca, scoperta negli anni Novanta del secolo scorso nell’area vicina al complesso termale dell’Insula Nordoccidentale della città, dove sono stati rinvenuti numerosi reperti che attestano come, al momento dell’eruzione, le terme fossero utilizzate come luogo di rimessaggio di barche e di deposito di attrezzature legate alle attività marinare.  Il corpo dell’imbarcazione, solo in parte conservato, misura in lunghezza 280 cm e in larghezza 118 cm, ma le sue proporzioni lasciano presumere che le dimensioni fossero in origine significativamente più ampie rispetto alla porzione di carena conservata.

Accanto alla barca è esposto lo straordinario dritto di prora in legno a forma di testa di serpente dipinta in rosso, che trova numerosi confronti in affreschi pompeiani, anch’esso rinvenuto nella stessa area della barca, insieme a un timone in legno e sei remi, sempre riconducibili ad imbarcazioni da pesca, a un rotolo di corda e a una rete da pesca con numerosissimi pesi da rete in piombo.

Lo stesso contesto ha restituito l’eccezionale argano verticale in legno esposto in mostra, tecnicamente definito «cabestano», che veniva probabilmente utilizzato per tirare in secca le barche, e che conserva ancora gli incassi per le assi di manovra e le ali verticali per la raccolta della corda.

 

Da questa sala due piccole passerelle attraversano un ambiente pavimentato con mosaici, suggerendo l’attraversamento di un fiume metaforicamente disegnato da una proiezione a pavimento, in cui scorrono, spinte dalla forza della corrente, brevi frasi e parole che, da un lato, richiamano la sfera di sacralità del bosco, dall’altro evocano poeticamente attrezzi, oggetti e figure legate al tema della lavorazione e trasformazione della preziosa materia lignea. È l’approdo verso una dimensione diversa, più simbolica, intima e magica, verso il luogo da cui proviene la materia, il bosco.

 

Infatti, nell’ultima sala, la più ampia del percorso, che accoglie oggetti di mobilio e suppellettili in legno di rara bellezza, per evocare l’origine dei reperti, le teche sono collocate all’interno della ricostruzione stilizzata di un bosco in orario notturno, con proiezione, nel centro del soffitto, delle costellazioni e della Via Lattea. Nella radura che apre allo sguardo il cielo, un confortevole divano permetterà la sosta e la visione delle frasi evocative che si andranno a comporre tra le stelle.

 

A conclusione della mostra, una proiezione multipla consente l’ultimo suggestivo apprezzamento dei reperti, con le immagini che scorrono ritmicamente sui sei monitor in un gioco coordinato tra visione d’insieme e particolari. Le iscrizioni dei loro nomi in italiano, latino ed inglese e i suoni che evocano la funzione dei singoli oggetti completano l’ultima suggestione del percorso.

Le informazioni sui reperti esposti in mostra e sul loro ritrovamento saranno disponibili attraverso la webapp attivabile con la tecnologia NFC: basterà avvicinare lo smartphone alle schede disposte lungo il percorso per accedere direttamente alle informazioni senza bisogno di scaricare nessuna App.

Affinché l’accesso alle informazioni sia più ampio possibile, saranno a disposizione anche il QR code e il link diretto alla webapp: www.materiainmostra.it.

 

INFO 

 

Biglietto mostra € 5,00

Biglietto integrato € 15,00 (comprende visita a mostra, Reggia di Portici,

Herculanense Museum, Orto botanico, Parco Archeologico di Ercolano)

Biglietti disponibili online sul sito www.centromusa.it e presso le biglietterie della

Reggia di Portici e del Parco Archeologico di Ercolano

Giorno di chiusura lunedì

Indirizzo Reggia di Portici, Via Università 100, Portici

Parcheggio gratuito

Sito mostra: www.materiainmostra.it

 

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14 dicembre: apre al pubblico la mostra “Materia. Il legno che non bruciò ad Ercolano” alla Reggia di Portici

  • paerco
  • 12 Dicembre 2022
Dal 14 dicembre 2022 apre al pubblico la mostra Materia. Il legno che non bruciò ad Ercolano .
Più di 120 gli oggetti in legno recuperati da Ercolano e in mostra negli Appartamenti Reali della Reggia di Portici
INFO
I biglietti saranno disponibili online e presso le biglietterie della Reggia di Portici e del Parco Archeologico di Ercolano.
Biglietto mostra € 5,00
Biglietto integrato € 15,00 (comprende visita a mostra, Reggia di Portici, Herculanense Museum, Orto botanico, Parco Archeologico di Ercolano).
Giorno di chiusura: Lunedì
dal martedì al sabato dalle 9:30 alle 19:00 e la domenica dalle 10:00 alle 19:00, con ultimo ingresso alle 17:30.
Dal 14 dicembre 2022 al 27 marzo 2023: dal martedì al sabato dalle 9:30 alle 18:00 e la domenica dalle 10:00 alle 18:00, con ultimo ingresso alle 16:30.
Indirizzo Reggia di Portici, Via Università 100, Portici
Parcheggio gratuito

Chiusura per allerta meteo

  • paerco
  • 22 Novembre 2022

In data 22/11/2022 dalle ore 13 a fine giornata alla luce delle condizioni metereologiche e dell’allerta meteo già diramato per la zona di Ercolano e della Campania in generale il Parco è chiuso al pubblico.

On the 22nd of November 2022 from 13 to the end of the day, following the weather warning about Ercolano and Campania Region the Herculaneum Archaeological Park is closed.

Questionario soddisfazione visitatori/ Visitor satisfaction questionnaire 2022

  • paerco
  • 7 Novembre 2022

ITA

Questionario di rilevazione del grado di soddisfazione dei visitatori 

Gentile Visitatore,  

grazie per averci fatto visita.  

Le saremmo grati se volesse dedicare qualche minuto per rispondere al questionario on line, che  intende misurare il grado di soddisfazione dei visitatori dei Musei Italiani.  

La sua opinione sarà utile per migliorare la qualità della visita e dei servizi offerti dai singoli Musei,  ma anche l’immagine del Sistema Museale Nazionale nel suo insieme.  

Per compilare il questionario on line le chiediamo di inquadrare con suo dispositivo personale il  seguente QR Code o di collegarsi al seguente link

I dati raccolti nell’ambito della presente ricerca sono in forma anonima e saranno trattati in forma  aggregata per finalità statistiche e di ricerca.  

Ai sensi del nel GDPR (regolamento 679/20016) punto 26 dei considerando, “i principi di protezione  dei dati non dovrebbero pertanto applicarsi a informazioni anonime, vale a dire informazioni che  non si riferiscono a una persona fisica identificata o identificabile o a dati personali resi  sufficientemente anonimi da impedire o da non consentire più l’identificazione dell’interessato. Il  presente regolamento non si applica pertanto al trattamento di tali informazioni anonime, anche  per finalità statistiche o di ricerca.”  

La ringraziamo per la collaborazione.  

ENG

Visitor satisfaction questionnaire

Dear Visitor,

thank you for visiting us.

We would appreciate it if you could take a few minutes to answer the online questionnaire, which aims to measure the level of satisfaction of visitors to Italian museums.

Your opinion will be useful to improve the quality of the visit and of the services offered by the individual museums, but also the image of the National Museum System as a whole.

 

In order to fill in the online questionnaire we ask you to frame with your personal device the following QR Code or use the following link

The data collected as part of this research is anonymous and will be processed in aggregate form for statistical and research purposes.

According to the GDPR (Regulation 679/20016) point 26 of the recitals, ‘the data protection principles should therefore not apply to anonymous information, i.e. information which does not relate to an identified or identifiable natural person or personal data rendered sufficiently anonymous so that the data subject is no longer identifiable or cannot be identified’.

This Regulation therefore does not apply to the processing of such anonymous information, including for statistical or research purposes.

 

We thank you for your cooperation.

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