3 giugno 2018. Torna l’appuntamento con Domenicalmuseo.

  • paerco
  • 31 Maggio 2018

Si ripropone domenica 3 giugno, l’appuntamento mensile dell’ingresso gratuito al Parco Archeologico di Ercolano con l’iniziativa ministeriale #Domenicalmuseo. Sono stati 5845  i visitatori che hanno fruito del sito nello scorso appuntamento di domenica 6 maggio, e nel mese di maggio grazie anche alle iniziative ministeriali della Festa dei musei, del 19 maggio e 20 maggio -con  4500 ingressi in soli due giorni di apertura – e Notte dei musei del 19 maggio con 822 i visitatori che hanno fruito del sito in orario serale con un biglietto di solo 1 €, oltre alle iniziative organizzate al Parco, si è registrato un incremento dei visitatori di oltre il 15% rispetto allo stesso mese dello scorso anno; numeri che, per il personale del Parco, aggiungono impegni e responsabilità per migliorare la qualità dei servizi, in tale ottica, per il 7 giugno è prevista una giornata di studio sulla programmazione strategica organizzata in collaborazione con il Comune di Ercolano e il partner Herculaneum Conservation Project.

Intanto, in apertura della stagione estiva, a partire dal 1° giugno, per ampliare e migliorare l’offerta di fruizione ed accogliere sempre meglio i visitatori del Parco prenderanno servizio altre 4 unità di personale della società Ales e si potrà approfittare dei dépliant per le visite tematiche Maiuri pop up:

  • AZIONE 1. Shopping: La Bottega del  Plumbarius (VI, 12: Decumano massimo) in collaborazione con l’Herculaneum Conservation Project (scarica il dépliant ITA, ENG, FR);
  • AZIONE 2. Scavare: Installazioni di Michele Iodice (scarica il dépliant ITA);
  • AZIONE 3. Expanded Interiors: Casa del Bel Cortile, Catrin Huber (scarica il dépliant ITA, ENG), (ascolta le voci dei protagonisti nel servizio radio a cura dei nostri canali social).

Coloro che visiteranno il Parco Archeologico nella prossima domenica 3 giugno riceveranno il gradito, ormai consueto, benvenuto da parte della Pro Loco Hercvlanevm, che offrirà ai visitatori bevande e dolcetti, inoltre gli ospiti del Parco potranno visitare la mostra Expanded interiors, presentata a metà del mese di maggio, riuscito accostamento di arte contemporanea all’interno del contesto archeologico ad opera di Catrin Huber. Installazioni di arte contemporanea sono inoltre diffuse all’interno del Parco Archeologico, anche al termine dell’anniversario caduto lo scorso 16 maggio, che ha voluto dedicare alla figura di Amedeo Maiuri un intero percorso all’interno del Parco, ‘Maiuri pop up’, che ricordasse il geniale approccio moderno che caratterizzò la figura dell’archeologo soprintendente (approfondisci).

Per tutti coloro che non potranno organizzare la propria visita al Parco Archeologico di Ercolano domenica 3 giugno e, dovendo acquistare il biglietto di ingresso, si invita ad approfittare delle opportunità per ‘risparmiare’ del tempo nelle attese, rivolgendosi alla biglietteria dedicata, attraverso l’acquisto in anticipo di biglietto:

–artecard (www.artecard.it), biglietto cumulativo per accedere a diversi siti museali e archeologici campani,  per il quale è necessaria l’esibizione alla biglietteria, allo sportello dedicato, per l’emissione del relativo biglietto;

— on line, sul sito su www.ticketone.it, preferendo le modalità di acquisto per accedere direttamente ai tornelli del Parco, soluzione che evita ogni tipo di attesa.

Dal 18 al 20 maggio, le diverse proposte per visitare il Parco Archeologico di Ercolano

  • paerco
  • 17 Maggio 2018

 

 

Parte venerdì 18 maggio il ricco weekend del Parco Archeologico di Ercolano con proposte diversificate di accesso al sito.

 

 

Si parte venerdì 18, Giornata Internazionale dei Musei (ICOM) e sabato 19 maggio, che saranno le giornate dedicate ai cittadini della Città di Ercolano, nelle due giornate i residenti potranno infatti accedere al Parco gratuitamente mostrando un documento di riconoscimento che riporti il luogo di residenza o di nascita a Ercolano.

Grazie alla preziosa collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli, in particolare con i giovani artisti del corso  di  cromatologia e pittura  della  professoressa  Rosaria Gini, nelle due giornate del 18 e 19 maggio la comunità locale potrà partecipare, insieme a tutti gli altri visitatori del Parco, ad un laboratorio artistico, che attraverso linguaggi contemporanei approccia l’arte decorativa dell’antica Ercolano e a promuovere iniziative e attività culturali di formazione e socializzazione per la comunità locale.

Attraverso  il  laboratorio  si vuole  creare,  all’interno  dell’area  archeologica,  più  precisamente negli spazi  biglietteria  e  in  quelli  antistanti,  un  luogo  di  aggregazione  e  di  scambio  di  conoscenze  che attraverso l’arte coinvolga le persone che lo utilizzano, li prepari alla visita all’area archeologica e li metta a contatto con nuove esperienze legate alla possibilità di vivere il sito con occhi diversi, dando così vita ad occasioni di scambio reciproco che siano uno stimolo per la creatività di tutti coloro che sono coinvolti.

Prenderanno parte le scuole di Ercolano convenzionate con il progetto che hanno già iniziato il percorso di Expanded Interiors realizzando alcune opere con materiale da riciclo che saranno esposte durante i laboratori.

Durante il laboratorio, l’artista Catrin Huber, accompagnerà i partecipanti a una visita guidata alla Casa del Bel Cortile per condividere i concetti della sua istallazione artistica.

Il  laboratorio  punta a trasmettere  l’importanza  che  gli  apparati decorativi  e  gli  oggetti  hanno  nella  definizione  degli  spazi  e  del  loro  uso  nella  vita quotidiana delle persone nell’antica Ercolano come oggi, a promuovere iniziative e attività culturali di formazione e socializzazione per la comunità locale, a favorire occasioni di incontro tra la comunità locale e i visitatori del Parco. Principali destinatari saranno i bambini  delle  scuole  già  convenzionate  con  il  Progetto  “Maiuri  Pop up  Expanded Interiors”,  accompagnate  dai  docenti  che  hanno  precedentemente partecipato  ai workshop  con  l’artista.

La sera del 19 maggio, a partire dalle ore 20 e fino alle ore 23 (con ultimo ingresso alle ore 22,20)  il Parco Archeologico di Ercolano sarà accessibile grazie all’iniziativa Notte dei musei, voluta dal Ministero per i Beni Culturali. Considerato lo straordinario successo delle analoghe aperture serrali 2017, per evitare disagi, gli ingessi avverranno per gruppi accompagnati e secondo fasce orarie che saranno riportate sul biglietto. Il costo sarà di 1 € e il biglietto potrà essere acquistato in prevendita on line al sito web www.ticketone.it (con un costo aggiuntivo di prevendita) fino alle 12.00 del 19 maggio, oppure direttamente presso la biglietteria del Parco durante i normali orari di apertura.

I gruppi verranno accompagnati nel sito ad orari diversificati per fruire del Parco in orario serale per una visita inconsueta e suggestiva.

Il 19 e il 20 maggio inoltre verrà celebrata l’iniziativa ministeriale “Festa dei Musei. Musei iperconnessi: nuovi approcci, nuovi pubblici”, ed il Parco Archeologico di Ercolano, nell’ambito delle celebrazioni “Maiuri pop up”, proporrà:

  • il 19 maggio, agli studenti delle scuole che avranno prenotato precedentemente, laboratori artistici a cura degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.

Turni laboratori:

  • 11:00 e 12:00 max 20 bambini/ragazzi (scuole convenzionate col progetto)
  • 12:00 e 13:00 max 20 bambini/ragazzi (scuole convenzionate col progetto)
  • 14:30 e 16:00 max 20 bambini/ragazzi (aperto)

 

  • Il 20 maggio approfondimenti tematici Maiuri Pop Up, in collaborazione con Coopculture, per due gruppi di visitatori, in numero max di 30 unità ciascuno, con partenze alle ore 12,00 e alle ore 15,00, fornendo informazioni in italiano ed in inglese sull’iniziativa Maiuri Pop Up. I gruppi si ritroveranno presso la bottega del Plumbarius e proseguiranno nel percorso Maiuri Pop Up attraverso le tappe Scavare e Expanded Interiors. Prenotazione obbligatoria al numero 848800288 dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17. Le prenotazioni saranno accolte fino alle ore 17.00 di venerdì 18 maggio.

A seguire uno schema esemplificativo delle diverse iniziative:

 

Expanded Interiors inaugurata al Parco di Ercolano – 17 maggio/15 gennaio 2019

  • paerco
  • 17 Maggio 2018

Maiuri pop up Expanded Interiors

Casa del Bel Cortile

17 maggio 2018 – 15 gennaio 2019

Il Parco Archeologico di Ercolano ha celebrato, mercoledì 16 maggio 2018, l’evento conclusivo del percorso Maiuri pop up, inaugurato il 16 maggio 2017 e durato un intero anno con  iniziative ispirate all’opera e alla  figura dell’archeologo Amedeo Maiuri.  L’evento segue il filo conduttore dell’interpretazione da parte di artisti contemporanei degli spazi archeologici del Parco, dopo le installazioni di Michele Jodice, l’inaugurazione della mostra Expanded Interiors a cura dell’artista Catrin Huber, aperta al pubblico dal 17 maggio fino al 15 gennaio 2019.

La progettazione ha avuto l’obiettivo di dare forma a un evento conclusivo (costituito da diverse azioni) del percorso Maiuri Pop up quale occasione di riflessione e di comunicazione del nuovo dialogo intrapreso dal Parco Archeologico di Ercolano con il mondo contemporaneo anche attraverso  l’arte.

A tale scopo, l’evento raccoglie tutti gli aspetti che hanno condotto alle scelte artistiche espresse tramite le installazioni realizzate sul sito con le azioni di Maiuri Pop up. Arte visiva, esperienza musicale, laboratorio artistico saranno tutte azioni protagoniste di questo evento.

Per rendere possibile la realizzazione di questa esperienza unica sarà coinvolta una completa rappresentanza del pubblico di riferimento, costituito da tutti i gruppi che hanno partecipato alle attività di workshop con Catrin Huber, dai principali partner del Parco e dagli addetti stampa.

Nelle giornate del 18 e del 19 maggio, nello spirito di accessibilità e apertura verso il territorio e, rievocando l’antico stretto rapporto tra Scavi – abitanti di Resina e Amedeo Maiuri, sono invitati tutti i residenti di Ercolano ad accedere gratuitamente al sito per poter apprezzare con l’installazione Huber tutto il percorso Maiuri Pop up vivendo questi spazi da graditi ospiti d’onore.

 

Maiuri Pop Up: idea di progetto e realizzazione

Il Parco Archeologico Ercolano, in collaborazione con il team dell’Herculaneum Conservation Project, ha programmato una serie di iniziative, in occasione del 90° anniversario dell’inizio degli Scavi Nuovi, inaugurati ufficialmente il 16 maggio 1927 sotto la direzione dell’archeologo Amedeo Maiuri. L’anniversario costituisce un’occasione che non vuole essere esclusivamente celebrativa ma, piuttosto, di riflessione e di ispirazione sulle attività di scavo e restauro e sulle scelte di comunicazione adottate da Maiuri ad Ercolano. Colui che fu Soprintendente agli Scavi e alle Antichità della Campania e che realizzò una vera e propria impresa, inaugurata dal re d’Italia, Vittorio Emanuele III, con un piccone mostrato in una delle finestre della mostra, di straordinaria innovazione da molteplici punti di vista, sia per l’organizzazione dei cantieri di lavoro, sia per il metodo di acquisizione dei terreni da scavare. L’aspetto che ancora oggi appare innovativo e di notevole impatto agli occhi dei visitatori riguarda le scelte che Amedeo Maiuri realizzò nell’allestimento delle case e delle botteghe della città antica, riuscendo a comunicare con immediatezza il modo di vivere e le attività degli abitanti del 79 d. C. Le 3 finestre della mostra (Shopping, Scavare, Expanded Interiors) costituiscono una sorta di dialogo con le scelte adottate da Amedeo Maiuri in una sperimentazione di nuove forme di comunicazione adatte alla nostra epoca.

Il progetto sperimentale, inteso come dialogo tra passato e presente, è stato definito “Maiuri pop-up”. Si costruisce come una rassegna di istallazioni, percorsi tematici ed eventi, sia di carattere scientifico sia artistico, che si svolgono nell’arco dell’anno dell’anniversario dell’inizio degli scavi di Amedeo Maiuri, (installazioni, percorsi a tema, esposizione di reperti originali, copie, filmati d’epoca, riproduzioni di fotografie, planimetrie e manifesti, e risorse online). Si tenta attraverso la “mostra pop-up” di ricostruire alcuni dei momenti fondamentali della storia moderna del sito archeologico e come spunti per parlare del presente e del futuro di questo sito e del suo territorio ad ampio respiro. Gli obiettivi prefissati sono molteplici: dall’ampliamento dell’offerta culturale per il visitatore, alla costruzione di una nuova e più forte identità del Parco archeologico. Maiuri rappresenta il filo conduttore per valorizzare risultati nel presente e per guardare il futuro.

 AZIONE 1: Shopping (scarica il dépliant ITA, ENG, FR)

La Bottega del  Plumbarius (VI, 12: Decumano massimo) in collaborazione con l’Herculaneum Conservation Project

Il progetto di integrazione visiva della bottega del Plumbarius si propone di ricostruire con elementi moderni le geometrie che componevano gli arredi e le strutture di questo spazio. L’allestimento, ispirato a quello realizzato da Maiuri, ha previsto la realizzazione di copie degli oggetti da mettere in mostra sul bancone della bottega e di altri elementi legati alle attività di laboratorio del fabbro (e.g. lingotti di piombo); il posizionamento di oggetti originali non a rischio conservativo (e.g. pesi in pietra, anfore); il posizionamento di pannellature e elementi sagomati per riproporre gli spazi originali; una presentazione minimale (‘interpretation’) per aiutare il visitatore alla comprensione della scelta espositiva (e.g. pannello, cartolina, etc.).

AZIONE 2:  Scavare (scarica il dépliant ITA, ENG, FR)

Installazioni di Michele Iodice

Il progetto è sorto dall’idea di raffigurare, mediante un percorso luminoso e suggestivo, la figura dell’archeologo Amedeo Maiuri.

Il “viaggio” ideato inizia nella bottega di Messenius Eunomus (cardo III), dove è stato ricreato un ideale studio di Amedeo Maiuri. La sua collocazione all’interno degli scavi è volta a sottolineare il costante studio dell’archeologo e attenzione nella ricostruzione dei luoghi per restituire all’uomo una visione più completa del passato superando così il vecchio metodo di scavo borbonico di tipo più antiquario. Dallo studio inizia il percorso attraverso il Portale (Decumano Inferiore). Posto in corrispondenza della lapide commemorativa dell’ inizio dei nuovi scavi nel 1917, divide simbolicamente il sito archeologico in due parti: quella borbonica e l’Herculaneum, (che doveva essere scavata, Herculaneum effodiendum est), portata alla luce da Amedeo Maiuri. Due luoghi esemplificativi della “città museo”, in cui riviveva la quotidianità dell’Ercolano romana voluta da Maiuri, leitmotiv di tutto il percorso Maiuri Pop Up.

Il percorso di Michele Iodice, in collaborazione col team scientifico del Parco, ha utilizzato le immagini dell’archivio storico, testimonianze dell’impresa di scavo condotta da Maiuri con le squadre di lavoratori, perlopiù abitanti di Resina. Alcuni di quei volti sono stati riprodotti e collocati nei tre punti  dell’installazione.

Due luoghi esemplificativi della “città museo”, in cui riviveva la quotidianità dell’Ercolano romana voluta da Maiuri, leitmotiv di tutto il percorso Maiuri Pop Up.

Il Panificio di Sextus Patulcius Felix (cardo V) dove, nell’ambiente di ingresso, oltre alle macine in pietra lavica, ancora in sito, Maiuri espose due teche con il grano carbonizzato rinvenuto sul posto, e, nell’ambiente di servizio, una serie di teglie di bronzo.

Nella bottega del Gemmarius (cardo V), la cosiddetta “stanza della tessitrice” dove Maiuri espose, accanto a diversi elementi di arredo, la riproduzione di un telaio.

 Expanded Interiors: Casa del Bel Cortile, Catrin Huber

(scarica il dépliant ITA, ENG, FRA)

(ascolta le voci dei protagonisti nel servizio radio a cura dei nostri canali social

Parco Archeologico di Ercolano, Herculaneum Conservation Project, New Castle University , Arts and Humanities Research Council, Art Editions North.

L’artista Catrin Huber, della New Castle University, ha lavorato a un progetto sulla relazione tra la pittura e gli spazi nel mondo romano.  Il suo progetto, Expanded Interiors, si è focalizzato su due luoghi, la Casa del Bel Cortile ad Ercolano e la Casa del Criptoportico di Pompei.

Ad Ercolano la casa del Bel Cortile rappresenta un momento della celebrazione dei 90 anni dagli scavi diretti da Amedeo Maiuri, iniziati nel 1917 e conclusi nel 1961.

Nel 1956 Amedeo Maiuri inaugurò un piccolo museo presso la Casa del bel Cortile, nel quale espose una collezione di oggetti trovati ad Ercolano negli scavi da lui diretti. Maiuri intendeva mostrare ai visitatori la vita quotidiana degli abitanti della città antica, creando una vera e propria “città museo”.

Per Expanded Interiors Catrin Huber ha usato lo stesso approccio sperimentale di Maiuri, portando l’arte contemporanea a dialogare con la Casa del Bel Cortile, con la sua storia, con i suoi manufatti.

Privilegiando le figure e i volti delle donne, la mostra porta al pubblico le riproduzioni di raffinati manufatti conservati nei depositi del Parco Archeologico di Ercolano. La mostra raccoglie le figure e i volti in nuove costellazioni, sovrapponendo repliche stampate in 3D con riproduzioni degli originali in 2D.

Il Tarì. Mondo Prezioso al Parco Archeologico di Ercolano: mondo antico e mondo contemporaneo si confrontano sull’artigianato artistico di prestigio

  • paerco
  • 14 Maggio 2018

Si prefigura un autunno di grandi mostre al Parco Archeologico di Ercolano, un gran pienone di esposizioni che coinvolgerà l’intero territorio. Il sito archeologico esce dai propri confini per portare in mostra nel territorio arredamenti lignei, gli unici al mondo conservati, nella mostra “L’ebanistica e l’arte dell’arredo ligneo”; fiore all’occhiello dell’autunno ercolanese sarà inoltre il riallestimento dell’Antiquarium che diventerà, con la mostra “Il lusso negli ornamenti personali ad Ercolano”, custode di gioielli in oro, pietre dure, ambra e paste vitree, gemme e monili di osso intagliato, gli stessi che indossarono i cittadini dell’antica città, realizzati  nelle officine di prima età imperiale, preziosa testimonianza dello status sociale degli abitanti e delle relazioni economiche e culturali della città nel comprensorio territoriale campano e nella più ampia prospettiva del commercio delle città romane.

Sabato 12 maggio si è tenuto al Parco l’evento “il Tarì. Mondo Prezioso al Parco Archeologico di Ercolano”, alla presenza di un gruppo di orefici direttamente dalla manifestazione “Mondoprezioso – il salone della gioielleria italiana”, http://mondoprezioso.tari.it/, organizzata dal Tarì. L’evento è stato reso possibile grazie a una sponsorizzazione del Tarì, centro d’arte e tradizione orafa con cui il Direttore Sirano ha avviato una collaborazione in vista della realizzazione della mostra sugli ornamenti. Il sopralluogo per visionare spazi e ambienti che ospiteranno i preziosi, ma anche una visita al Parco Archeologico che ha permesso di entrare nel vero spirito dell’antica città.

Attraverso questa interazione tra mondo antico e mondo contemporaneo la selezione degli oggetti che verranno esposti offrirà un’ampia opportunità di fruizione ai visitatori, che potranno giovarsi anche di una piena immersione nel panorama della produzione artigianale odierna di monili, grazie all’organizzazione dei laboratori che verranno allestiti all’interno degli spazi espositivi al fine di connettere in una forma creativa, vitale, e non solo virtuale il Passato al Presente.

#Domenicalmuseo – 6 maggio ingresso gratuito al Parco e conclusione dell’allestimento della Bottega del Plumbarius. Il Parco, nei giorni di festa, si riconferma meta privilegiata

  • paerco
  • 3 Maggio 2018

Torna il 6 maggio Domenicalmuseo, evento voluto dal Ministero per i Beni Culturali che promuove la visite dei siti culturali e aree archeologiche con l’ingresso gratuito.

Il Parco Archeologico di Ercolano partecipa offrendo ai propri visitatori oltre all’ingresso gratuito anche la possibilità di assistere al completamento dell’allestimento della “Bottega del Plumbarius” del Decumano Massimo. L’evento è possibile grazie alla sponsorizzazione del Fonderia Nolana Del Giudice Srl che ha riprodotto copie identiche agli originali delle opere in bronzo rinvenute nella c.d. “Bottega del Plumbarius”, le opere realizzate sono:

·                “Statuetta di Bacco con pantera”;

·                “Candelabro in bronzo con base marmorea”.

Le copie sono state realizzate ad identicum, anche in termini di dimensioni geometriche, attraverso sistemi digitali di prototipazione e 3D e di riproduzione in bronzo con tecnica di fusione a cera persa.

I responsabili della fonderia saranno presenti il 6 maggio, a partire dalle ore 11.00, in situ e mostreranno l’affascinante processo di creazione di una riproduzione in bronzo. Attraverso la presentazione dal vivo delle diverse fasi della lavorazione, infatti, le riproduzioni saranno rifinite sotto gli occhi dei visitatori, che saranno così portati a scoprire come le modalità di produzione dell’artigianato contemporaneo che riproduce tecniche antiche.

 “Non a caso la Fonderia artistica Del Giudice, che ringrazio per la sensibilità e per la maestria con la quale ci ha accompagnato in questa avventura,  ha deciso di sostenere il Parco proprio nell’allestimento della Bottega del Plumbarius, antico artigiano esperto nella riparazione di utensili e di oggetti d’arte in metallo nell’antica Ercolano” dichiara il Direttore Francesco Sirano “perché nonostante il passare dei secoli la raffinata tecnica di realizzazione di sculture e arredi di bronzo rappresenta ancora oggi un filo tenace che lega passato a presente. Si tratta di una straordinaria continuità che trova un punto di contatto proprio nella forza creativa dell’artigianato artistico, artigiani che nell’antica Grecia erano denominati demiurghi (ovvero creatori)”.

L’evento vedrà anche la collaborazione dell’Istituto Tilgher che, nell’incrementare le possibilità di fruizione del percorso, attueranno così l’esperienza del “fare scuola” per competenze; infatti il progetto di alternanza scuola lavoro, in partnership con il Parco Archeologico di Ercolano, fortemente condiviso dal preside prof. Giuseppe Montella e da tutti i tutors, tra i punti principali, prevede la conoscenza e l’utilizzo di tre lingue straniere, principi di tutela e di  storia dell’arte, e marketing dei beni culturali; il progetto formativo stipulato con il Parco include, tra l’altro, attività legate alla conoscenza del patrimonio e l’accoglienza dei visitatori.

La Direzione del Parco comunica inoltre che, nel lungo ponte di primavera, dal 25 aprile al 1° maggio, il sito archeologico si è riconfermato meta prediletta nelle scelte dei visitatori che hanno sfiorato le 20.000 unità. Grande soddisfazione espressa dal Direttore Sirano che con l’occasione non manca di ringraziare tutto lo staff che “con abnegazione si dedica al proprio lavoro dimostrando grande senso di responsabilità e passione”.

Maiuri pop-up. Nuovo appuntamento con approfondimenti tematici. Martedì 1 maggio 2018

  • paerco stampa
  • 30 Aprile 2018

Martedì 1 maggio il Parco Archeologico di Ercolano proporrà ai propri visitatori la possibilità di fruire di approfondimenti tematici sul tema dello shopping, tra taverne e botteghe dell’antica città.

Gli approfondimenti tematici sono organizzati in collaborazione con Coopculture; l’appuntamento è previsto alle ore 12 e 12,10 e alle ore 15 e 15,10, e si terranno in lingua italiana e inglese. La partecipazione agli itinerari proposti prevede una prenotazione obbligatoria, al numero 848800288 attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17;  il sabato dalle 9 alle 14. La prenotazione è aperta fino a lunedì 30 alle ore 17.

A disposizione di tutti i visitatori inoltre un flyer che potrà guidarli alla scoperta di taverne e botteghe, disponibile in italiano, inglese, francese, da scaricare oppure da ritirare alla biglietteria del Parco.

Gli appuntamenti ‘pop up’ sono eventi in cui si aprono finestre alla scoperta dei luoghi della città antica e della loro destinazione e si collegano all’anniversario che cade quest’anno, a novant’anni dall’inizio della campagna di scavi avviata dall’archeologo Amedeo Maiuri. Si tratta di itinerari alla scoperta della vitalità del sito archeologico che il Soprintendete Maiuri voleva mostrare al pubblico nei suoi aspetti di vitalità e non solo di distruzione e morte.

Ancora un’occasione per appassionare i nostri visitatori – dichiara il Direttore Sirano –  e introdurli nell’atmosfera della vita degli abitanti dell’antica Ercolano perché possano immergersi nello spirito di questo luogo che non è immobile ma vivo”.

Ludi Scænici – Paesaggi sonori dell’antica Roma Tangatamanu & Pino Ninfa – Archæo Trip Domenica 29 aprile

  • paerco
  • 27 Aprile 2018

Domenica 29 aprile, dalle 15 in poi, alcune delle location più affascinanti del Parco Archeologico di Ercolano torneranno alla loro vita, ravvivandosi con suoni, danze e immagini provenienti dal mondo antico. Il Parco si animerà in una giornata di “archaeomusica” dal vivo, scandita dalle performance di Ludi Scaenici e Tangatamanu con Pino Ninfa.

 La performance archaeomusicale prevede due momenti:

–       dalle 15:00 alle 18:00, tra la Terrazza di M. Nonio Balbo, l’Area Sacra, la Casa del Salone Nero e la Casa dell’Albergo, i Ludi Scænici proporranno esempi di paesaggi sonori di epoca romana suonando strumenti musicali accuratamente ricostruiti attraverso un paziente lavoro di studio, analisi dei materiali originali e sperimentazione.

–       alle 18:00, presso la Piscina cruciforme della Palestra, il duo Tangatamanu e il fotografo Pino Ninfa presenteranno un originale viaggio tra tempo, luce e suono, combinando strumenti musicali dell’antichità e strumenti tradizionali dell’area mediterranea alle moderne tecnologie.

 Nel corso dell’evento, verranno inoltre illustrati brevemente i risultati ottenuti dal progetto EMAP (European Music Archaeology Project) realizzato con il contributo del Comune di Tarquinia, e sarà annunciata la convenzione stipulata tra il Parco Archeologico di Ercolano e l’Università della Tuscia.

L’evento è inserito nelle attività dell’EMAP, un inedito programma di ricerche e ricostruzioni che ha consentito di riportare in vita alcuni tra i più prodigiosi strumenti musicali e congegni sonori dell’antica Europa.

Offriamo ai nostri visitatori un’occasione di fruizione multisensoriale che verrà poi ripresa dalle viste teatralizzate che verranno proposte nella stagione estiva – dichiara il Direttore del Parco Francesco Sirano – Si tratta di una modalità diversificata di godibilità del sito archeologico, un piacevole intrattenimento che permette di conoscere la vita quotidiana e la società vesuviana in epoca romana attraverso una diversa chiave di lettura”.

 Gli spettacoli sono inclusi nel prezzo del biglietto di ingresso al Parco Archeologico di Ercolano.

L’EMAP (European Music Archaeology Project) è un viaggio nel tempo, dal Paleolitico Superiore alle civiltà classiche che hanno abitato il Mediterraneo, il Centro e il Nord dell’Europa, che usa la musica come mezzo di trasporto. In bilico tra archeologia e arte, scienza e creatività, con un approccio che sfrutta nuove tecnologie e antiche conoscenze per ricostruire le repliche “esatte” di alcuni dei più spettacolari strumenti musicali diffusi un tempo in Europa. Molto tempo prima che il Vecchio Continente diventasse tale e che la nascita dell’Unione Europea sancisse i valori di una comune appartenenza. Prima che la cosiddetta “Storia della Musica” avesse inizio.

Un progetto nato in Italia che si è classificato primo nello Strand 1.1 dell’Education, Audiovisual and Cultural Executive Agency (EACEA). Il suo programma quinquennale quindi è sostenuto da fondi dell’Unione Europea e dal self-financing delle istituzioni coinvolte, che sono dieci di sette diversi paesi europei e sono coordinate nelle loro molteplici attività dal Comune di Tarquinia. Altri partner italiani dell’EMAP sono l’Università della Tuscia e la Regione Lazio.

Ludi Scænici

Cristina Majnero: aulos, tibiae, bucina, crotala

Roberto Stanco: aulos, tibiae, lyra, bucina, tympanum

Gaetano Delfini: cornu, bucina, cymbala, tympanum

Daniele Ercoli: tuba, bucina, oblicuum calamum, crotala, tympanum

Mirco Mungari: tympanum

Elisa Anzellotti: danza

Tangatamanu

Alberto Morelli e Stefano Scarani

(strumenti acustici ed elettronici)

& Pino Ninfa (fotografie),

con Franco Parravicini

(strumenti a corda) e ospiti

Esperti di Genetica in visita a Ercolano per lo studio del DNA dei reperti dell’antica città – mercoledì 25 aprile 2018 –

  • paerco
  • 23 Aprile 2018

Il prossimo 25 aprile il Parco Archeologico di Ercolano ospiterà in visita degli esperti di genetica di fama internazionale, partecipanti a Capri alla 9th International Conference on Unstables Microsatellites and Human Disease, congresso internazionale focalizzato su patologie pediatriche rare dovute ad instabilità da triplete del DNA, evento organizzato congiuntamente da rappresentanti del  Consiglio Nazionale delle Ricerche dell’Istituto di Genetica e Biofisica “Adriano Buzzati – Traverso” di Napoli, dell’Università della Florida e del Sickkids Institute di Toronto, in collaborazione con l’Herculaneum Conservation Project; ad accoglierli il Direttore del Parco Francesco Sirano.

Alla luce del grande interesse nello studio dell’instabilità del DNA a ritroso nel tempo, la visita al Parco di Ercolano diventa occasione per promuovere l’incontro tra la genetica umana e l’archeo-antropologia molecolare, con la possibilità di dar vita a nuove originali collaborazioni volte allo studio del DNA, dai reperti umani di Ercolano fino ai giorni nostri.

Ercolano si conferma laboratorio all’aperto – dichiara il Direttore Francesco Sirano – capace di interessare tutti i campi scientifici grazie all’eccezionalità dello stato di conservazione del sito”.

Guida di eccezione, Pierpaolo Petrone,  il bio antropologo dell’Università Federico II,  che ha condotto lo scavo di Ercolano delle vittime ritrovate sull’antica spiaggia negli anni 90, basandosi sui risultati dei suoi studi,  parlerà dell’eruzione che nel 79 che seppellì l’intera area vesuviana assieme ad Ercolano e Pompei, e delle ricerche che conduce con lo studio sui reperti organici dell’antica città di Ercolano.

“Historiae. Ti racconto Ercolano”. Le scuole coinvolte in un progetto di percorso teatralizzato. 18 aprile 2018

  • paerco
  • 19 Aprile 2018

Si è svolta ieri, mercoledì 18 aprile,  “HISTORIAE. Ti racconto Ercolano”la particolare proposta del Parco Archeologico di Ercolano che ha visto il coinvolgimento degli alunni degli Istituti Comprensivi Iaccarino di Ercolano e D’Aosta Scura Paisiello di Napoli che hanno precedentemente partecipato al progetto “Cittadini del Sito UNESCO”, nel percorso teatralizzato realizzato dalle guide e da un gruppo di attori della Società CoopCulture, che gestisce i servizi aggiuntivi per il Parco relativi all’accoglienza delle scolaresche e ai laboratori didattici.

Il percorso “Historiae. Ti racconto Ercolano” è stato realizzato per narrare ai visitatori del sito più giovani le storie degli abitanti dell’antica città: schiavi, padroni, notabili, pescatori, persone realmente esistite, annientati in pochi istanti dalla violenza dell’eruzione e identificati attraverso straordinarie testimonianze materiali e documentali, rievocati durante il racconto della loro vita prima del drammatico evento. Vita domestica, ruoli sociali, consuetudini, curiosità ed evidenze scientifiche esposte in un duplice percorso condotto dall’archeologo che guida il gruppo alla scoperta dei monumenti del sito, della funzione degli ambienti e delle loro decorazioni, e dalla contestuale comparsa di personaggi dal passato.  La visita diventa così un’avvincente esperienza di conoscenza, veicolata di volta in volta dalla meraviglia di essere sorpresi da personaggi fantastici e reali allo stesso tempo.

Gli obiettivi didattici cui si mira nelle parole del Direttore del Parco Francesco Sirano: “Abbiamo voluto coinvolgere la platea dei più giovani alla scoperta di questo straodinario sito UNESCO attraverso un itinerario teatralizzato per educarli alla conoscenza, al rispetto e alla partecipazione identitaria ai valori del patrimonio archeologico come bene della collettività, permettendo, anche con un piacevole intrattenimento, di conoscere la vita quotidiana e la società vesuviana in epoca romana, attraverso la drammatizzazione di personaggi e storie”.

 

Gli alunni dei due Istituti scolastici Iaccarino e Duca D’Aosta, gemellati nell’ambito del progetto “ConCorso. Cittadini del Sito UNESCO” promosso dall’Osservatorio permanente per il Centro Storico di Napoli – Sito UNESCO, al termine del percorso Historiae, hanno proposto essi stessi un racconto itinerante nel sito archeologico di Ercolano.

La nuova vita di Ercolano a un anno dall’insediamento del Direttore Sirano

  • paerco
  • 12 Aprile 2018

 

Dopo la separazione dalla Soprintendenza di Pompei, nel settembre del 2016, e l’avvio della propria autonomia come Parco Archeologico, il sito di Ercolano, dal 10 aprile del 2017 ha avuto un Direttore dedicato, l’archeologo Francesco Sirano, che in questi giorni festeggia il suo primo anno come Direttore del Parco.

Nel corso di questo primo anno, dopo una fase di studio con l’avvio degli organismi del Parco, il direttore ha disegnato le linee strategiche del proprio progetto culturale in continuità con le buone prassi già messe in campo dalla ex Soprintendenza Pompei e dall’Herculaneum Conservation Project, promosso dal partner privata che opera ad Ercolano dal 2001 con fondi del Packard Humanties Institute. Gli indirizzi di azione si sono svolti lungo due piani temporali e di impegno di risorse rispettivamente di breve e di medio periodo. Nel medio periodo è stata messa a punto una pianificazione di interventi di conservazione, studio e ricerca volti a sostituire ad una logica di reazione ai problemi una di programmazione degli interventi con cicli di manutenzione ordinaria alternati a manutenzioni straordinarie e a progetti di restauro approfonditi di singole domus e monumenti della città antica. Nel breve periodo sono stati realizzati cantieri di restauro urgenti e avviate progettazioni per arricchire il Parco Progetti dell’Istituto. Anche per gli aspetti di valorizzazione sono state avviate le procedure di gara per i servizi al pubblico (programmate entro dicembre 2018) e lanciati eventi espositivi finalizzati alla promozione dei valori materiali ed immateriali del Parco, nonché promossi accordi, convenzioni e protocolli di intesa con Università, Istituzioni culturali locali, nazionali e straniere e di ricerca, scuole di ogni ordine e grado. Il Parco è stato lanciato nel breve periodo nel mondo della comunicazione in rete, dotandosi di sito internet e pagine social e si sta preparando  a varare il primo Piano di Comunicazione.

Questa serie di azioni programmate e coordinate non ha mancato di dare risultati tangibili.
Il primo dato da segnalare riguarda il numero dei visitatori che dall’aprile del 2017 a marzo del 2018 ha superato il mezzo milione di presenze, con un incremento costante mensile che ha fatto registrare anche picchi del + 30%, a riprova che l’attenzione dedicata, l’attività di conservazione e manutenzione, affiancata da una sana politica di valorizzazione ha un suo riscontro sociale con risultati ben visibili. Ad incrementare il numero di visitatori in parte è stato il risultato di un’eccellente stagione estiva, I Venerdì di Ercolano, organizzata dal Direttore in sinergia con i principali attrattori del territorio: il Museo Archeologico Virtuale e il Comune di Ercolano. L’evento, calato all’interno della realtà del Parco con “Tweet dal passato”, percorso nel Parco illuminato, dove i visitatori venivano guidati negli scavi dagli antichi graffiti che si animavano grazie alle tecnologie multimediali, trasformandosi da antiche incisioni in moderni tweet direttamente dal passato, ha fatto registrare un’affluenza inaspettata, cresciuta di serata in serata.

In questo primo anno, pur con difficoltà derivanti dall’esiguo numero di personale addetto alla vigilanza, anche ricorrendo ad accordi che hanno permesso l’assunzione di giovani forze lavoro, il Direttore Sirano ha puntato sin dal primo momento sull’accessibilità diffusa del Parco Archeologico: domus da tempo chiuse sono state restituite alla fruizione del pubblico con un criterio di alternanza che permette il duplice vantaggio della conservazione e tutela del bene e l’offerta diversificata nel tempo al pubblico di visitatori; al contempo il Direttore ha voluto protagonisti dell’attività del Parco, che continua a fregiarsi del prezioso apporto che viene dal gruppo di lavoro dell’Herculaneum Conservatio Project, i partner direttamente interessati alla buona gestione del sito con un coinvolgimento molto attento delle guide turistiche, delle scuole con progetti di Alternanza Scuola-Lavoro, degli studenti dell’Accademia di Belle Arti, di artisti contemporanei.

La stessa difficoltà di esigua disponibilità  di personale, il Direttore l’ha affrontata nella gestione amministrativa, con poche unità lavorative, caricate da uno sforzo che ha però condotto ad una più snella gestione attuale dovuta anche grazie all’assunzione da parte del Ministero di funzionari entrati in servizio a partire dallo scorso autunno.

L’anno trascorso ha visto inoltre il dispiegarsi dell’iniziativa Maiuri pop up, ideali finestre che si aprono nel sito archeologico realizzate dal Parco Archeologico con l’Herculaneum Conservation Project. “Si tratta di interventi ispirati al lavoro di Maiuri, – dichiara il Direttore Sirano – di cui quest’anno ricorre il 90° anniversario. I Pop Up sviluppano due tematiche: da un lato le ricerche e gli studi sugli aspetti storico archeologici, conservativi e museografici; dall’altro originali proposte di lettura dal mondo contemporaneo che sviluppano un ideale dialogo con l’impresa di Maiuri, grazie all’apporto di artisti Michele Iodice e Catrin Huber, la cui installazione verrà presentata nel mese di maggio”.

Alla figura di Maiuri è stato inoltre dedicata un’intera Giornata Studi incentrata sull’impresa archeologica dell’archeologo, che con lungimiranza e tenacia, sullo scorcio degli anni ‘20 del 1900, ha voluto che gli scavi  di Ercolano riprendessero e che assumessero quell’aspetto che hanno oggi: una città museo, una città dal volto umano, aspetto a cui siamo abituati al giorno d’oggi, ma estremamente innovativo per il tempo di Maiuri. “Chiunque si confronti con Ercolano oggigiorno e nel futuro deve guardare alla figura di Maiuri – dichiara il Direttore del Parco Francesco Sirano -, non va trascurato e dimenticato che l’immagine consolidata della Ercolano di oggi è il risultato del lavoro di Amedeo Maiuri; la sua capacità di aver saputo valorizzare il sito alla maniera moderna  con il suggerimento delle ricostruzioni degli interni, la dimostrazione della presenza di più piani nelle abitazioni, tutti abitati, sono aspetti particolarmente innovativi se si pensa soprattutto  che sono stati elaborati negli anni 30”.

Per il 2018 il Direttore Sirano ha voluto presentare una programmazione ben definita, con un programma fitto di eventi che permette a visitatori, operatori turistici e organi di comunicazione di conoscere in anticipo eventi di interesse per poter programmare in anticipo la visita del Parco Archeologico.

Nel primo anno trascorso alla guida del Parco Archeologico di Ercolano, il Direttore Sirano ha anche voluto che il sito cominciasse ad uscire dai propri confini, portando alle fiere del turismo la propria presenza come area viva in continuo rinnovamento. La partecipazione alle fiere del turismo, come tutta l’attività che il Direttore Sirano conduce, è stata condivisa e partecipata con stand allargati “Alle fiere non ho voluto presentarmi solo come Parco Archeologico – dichiara Francesco Sirano – ma come ERCOLANO. Ho voluto allargare la sana collaborazione pubblico-privato sperimentata all’interno del Parco con HCP, all’intero territorio, presentandomi al fianco degli altri attrattori del luogo”.

Dal Direttore i ringraziamenti, oltre che al Consiglio di Amministrazione e al Comitato Scientifico, a tutto il personale per la partecipazione corale per l’impegno profuso quotidianamente ”il Parco sta dimostrato capacità di sostenere un progetto culturale innovativo, coinvolgente,  partecipativo e di ricevere grandi eventi rivolti ad una platea composta da un pubblico potenzialmente molto più ampio di quanto non sia stato fatto nel passato, accrescendo nel contempo la qualità  della proposta culturale e ampliando la fruizione del sito”.

1 37 38 39 40 41 42