Il numero di accessi più alto di sempre nel 2023 per il Parco di Ercolano. Si annuncia un 2024 tra eventi e territorio

  • paerco stampa
  • 26 Gennaio 2024

Il 2023 al Parco Archeologico di Ercolano si è chiuso con 563.165 visitatori, il numero di accessi più alto di sempre, superato il numero di visitatori del 2019, anno di pre-pandemia. Ai precedenti bisogna aggiungere anche i dati di visita alla mostra Materia sui legni dell’antica Ercolano svoltasi presso la Reggia di Portici, con i quali si arriva a sfondare il tetto dei 600.000 ingressi. Un successo che conferma anche dal punto di vista quantitativo la proiezione del Parco verso una crescita qualitativa dell’offerta culturale.

Piena soddisfazione espressa dal Direttore del ParcoFrancesco Sirano, che dichiara: “Per un archeologo dirigere un Parco Archeologico come quello di Ercolano è la fortuna della vita! Poi superare certi traguardi rappresenta l’appagamento per le giornate lavorative che, insieme ad uno staff eccezionale e appassionato, viviamo sempre con grande gratificazione. Dall’inizio del mio mandato, negli anni noi tutti del Parco siamo stati spettatori/attori di una nuova impostazione dell’offerta culturale alla quale è corrisposta una progressiva crescita del numero dei visitatori, bloccato solo dalla poco felice parentesi del Covid. Il 2023 per il Parco rappresenta il giro di boa; con iniziative culturali (quali la Mostra “Materia”, i Close Up cantieri, I Venerdì di Ercolano, gli Ozi di Ercole, visite al teatro antico, Il Giardino degli Ozi), offerte diversificate e numeri che hanno superato ogni anno e ci aspettano solo nuove soddisfazioni e appagante impegno, consolideremo questa crescita con offerte culturali sempre più attente, confermando l’attenzione posta per la comunità territoriale e gli enti circostanti”.

Sulla scorta dei positivi riscontri del 2023 è già partita la prima delle tante iniziative del 2024  dedicate all’ampliamento della fruizione con l’apertura della Casa della Gemma, gioiello tra le più grandi dell’intero sito archeologico, famosa per i preziosi mosaici pavimentali; aperta al pubblico in questi giorni, sarà visitabile fino all’11 aprile. La visita alla domus, accessibile dalle 9 alle 13, è inclusa nel biglietto di ingresso al Parco – per info e orari https://ercolano.beniculturali.it/oraricontatti/.

Dal mese di febbraio verrà riproposto inoltre Close up cantieri, format caro al pubblico del Parco, visita guidata ai cantieri in veste di diretti protagonisti per immergersi nel dietro le quinte dei cantieri di restauro.

Materia. Il legno che non bruciò a Ercolano Vinta la sfida della decentralizzazione delle esposizioni

  • paerco stampa
  • 4 Gennaio 2024

Terminata il 31 dicembre 2023 la Mostra Materia. Il legno che non bruciò a Ercolano la delocalizzazione dell’esposizione dei reperti conferma l’importanza della rete per lo sviluppo territoriale. 

 

 

Conclusa con una visita-evento dedicata a rappresentanti del territorio la Mostra Materia Il legno che non bruciò a Ercolano, prodotta dal Parco Archeologico di Ercolano con il consueto affiancamento del Packard Humanities Institute, presso la settecentesca Reggia di Portici, residenza estiva della famiglia reale borbonica e sede del Herculanense Museum, tra i primi musei archeologici al mondo e meta dei viaggiatori del Grand Tour.  

Il legno e la sua materia, primi attori indiscussi per 12 mesi nelle lussuose sale della Reggia, reperti intrisi di umanità, hanno raccontato ai visitatori storie di ritrovamenti, utilizzi, impieghi nella quotidianità degli antichi e non solo. Tutti questi elementi sono protagonisti anche dei social con le Schegge del Parco, il nuovo format lanciato di recente dove il Direttore Sirano narra la storia del reperto, e con una trasposizione all’interno del Parco, ne mostra poi il luogo del ritrovamento. 

Nata da una straordinaria collaborazione interistituzionale con la Città Metropolitana di Napoli, il Dipartimento di Agraria e del Musa (Centro Museale Reggia di Portici) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e con un finanziamento della Regione Campania, ognuno soddisfatto del risultato e convinto della buona riuscita delle collaborazioni territoriali.

Il Direttore del Parco di Ercolano FrancescoSiranodichiara: “Gli straordinari reperti in legno, particolarità unica al mondo del nostro patrimonio sono diventati, nello spirito UNESCO; occasione per proseguire la tessitura di rete territoriale valorizzando anche altri meravigliosi luoghi ricadenti nella buffer zone, quali la splendida Reggia di Portici. Non ci è parso sostenibile continuare a tenere i reperti in legno all’interno dei depositi e abbiamo scelto di condividerli sul territorio e con la comunità, non nell’Antiquarium del Parco, ma nel sito che fu la sede del primo museo borbonico dedicato ai siti vesuviani. Oggi i reperti tornano al Parco e, dato il successo della Mostra, questo non sarà un addio ma un arrivederci perché il Parco lavorerà ad esporre i reperti in Antiquarium, così come continueranno la collaborazione con i partner istituzionali e le ricerche con il Dipartimento di Agraria”.

Si chiude una mostra di rara bellezza, – le parole di Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli studi di Napoli Federico II – frutto di una collaborazione virtuosa tra istituzioni, che ha consentito di riportare nella reggia voluta da Carlo di Borbone reperti archeologici unici al mondo esposti in un contesto straordinario e con modalità che hanno consentito a migliaia di persone di immergersi nella quotidianità dell’epoca romana. Si ringrazia il Parco Archeologico di Ercolano e la Città Metropolitana per aver voluto ‘prestare’ al Dipartimento di Agraria legni fossilizzati. Un Dipartimento nel quale da molti anni, tra le tante discipline scientifiche, si studiano legni fossili anche del neolitico”.

“Si è conclusa il 31 dicembre 2023 la straordinaria mostra‘Materia: il legno che non bruciò ad Ercolano’. Inaugurata a dicembre 2022, nella maestosa Reggia di Portici, la mostra ha rappresentato un’esperienza culturale senza precedenti, conducendo i visitatori in un viaggio attraverso la storia e l’archeologia, sottolineando il forte legame tra l’antica Ercolano e la settecentesca Reggia borbonica. – interviene il Direttore del Centro MUSA – Musei delle Scienze Agrarie, Stefano MazzoleniLa Reggia fu realizzata nel settecento come residenza estiva per la famiglia reale borbonica e divenne sede dell’Herculanense Museum, uno dei primi musei archeologici al mondo, meta del Grand Tour da tutta Europa. Successivamente, dal 1872, diventò invece sede della Real Scuola di Agricoltura di Portici, oggi Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. La mostra ha inoltre contribuito a rafforzare il legame di collaborazione tra l’Ateneo Federiciano e il Parco Archeologico di Ercolano, custode dei millenari reperti archeologici. Nonostante la fine di questa mostra unica, il legato culturale e storico continuerà a vivere, promuovendo la consapevolezza e l’apprezzamento della ricca eredità dell’area. Guardiamo avanti a nuove iniziative che continueranno a celebrare e preservare la storia di questo luogo straordinario. Un grazie a tutti i visitatori che hanno condiviso con noi l’entusiasmo e la meraviglia di fronte a delle opere assolutamente uniche ed affascinanti. La grande partecipazione e l’entusiastico interesse dei visitatori ha anche rinsaldato il legame tra il territorio e le istituzioni culturali”.

Ospitare la mostra Materia a Portici è stato, oltre che un piacere, un chiaro esempio di proficua collaborazione tra istituzioni. – dichiara Danilo Ercolini, Direttore Dipartimento di Agraria – Abbiamo a cuore la valorizzazione della reggia di Portici, e ogni collaborazione con altri enti territoriali che aiuta questa valorizzazione sarà benvenuta. I numerosi visitatori della mostra, unica e favolosa nel suo genere, hanno avuto anche occasione, non soltanto di visitare la reggia di portici e apprezzarne il valore, ma pure di entrare in contatto con la nostra realtà universitaria, maturando consapevolezza delle numerose attività di didattica, ricerca e terza missione svolte dal Dipartimento di Agraria, Dipartimento di Eccellenza per il quinquennio 2023-27”.

Entusiasta della collaborazione anche il Sindaco della Città MetropolitanaSi è trattato di un’esperienza molto positiva. Innanzitutto per la grande e proficua sinergia, che ha consentito di mettere insieme realtà istituzionali diverse che hanno lavorato tutte per un unico obiettivo. Ma soprattutto perché, grazie a questa mostra – che ha consentito a migliaia di visitatori non solo di ammirare reperti unici al mondo, ma anche di scoprire lo straordinario palazzo reale borbonico, di passeggiare nelle sue splendide stanze, nei suoi giardini, nel ricchissimo orto botanico – possiamo affermare che è iniziata una nuova era per la Reggia di Portici: quella in cui si è finalmente aperta al mondo, ritrovando la sua funzione originaria di polo museale e di attrattore culturale e turistico per tutto il territorio. Il grande impegno messo in campo dalla Città Metropolitana, con la realizzazione di importanti lavori di restauro per la valorizzazione del patrimonio architettonico e storico-artistico del complesso monumentale, che è oggi tra i più splendidi esempi in Europa di residenza estiva della famiglia reale borbonica, sta portando ora i suoi frutti. Il successo di questa mostra ci dimostra che dobbiamo andare avanti su questa strada”, ha affermato Gaetano Manfredi, nel cui patrimonio immobiliare la Reggia rientra. 

Dunque ai visitatori del Parco verrà offerta l’opportunità di poter fruire ancora dei reperti in legno, grazie a una programmazione cadenzata che permetterà di rivedere i pezzi nella cornice dell’Antiquarium del Parco. Bisogna solo stare in campana…

APERTURA STRAORDINARIA A NATALE E CAPODANNO Approfitta per visitare Ercolano nei giorni di festa

  • paerco stampa
  • 23 Dicembre 2023

Il Parco Archeologico di Ercolano partecipa all’iniziativa del Ministero della Cultura e offre l’opportunità di visitare il sito nei giorni di Natale e Capodanno. Turisti e appassionati del Parco potranno approfittare di questa straordinaria possibilità e trascorrere delle ore all’interno dell’antica Ercolano respirando l’aria di festa tra le strade e le case della città romana.

Il Parco sarà accessibile nei consueti orari di visita: dalle 8.30 alle 17.00 (ultimo ingresso 15.30). I biglietti di ingresso sono acquistabili presso la biglietteria e online al sito www.coopculture.it.

 

Da martedì 19 dicembre partono i nuovi servizi di bigliettazione e di accoglienza

  • paerco stampa
  • 18 Dicembre 2023

Il Parco Archeologico di Ercolano comunica che dal 19 dicembre 2023 parte la trasformazione degli spazi di accoglienza dei visitatori con una rete di customer services capillare. 

Il Servizio biglietteria, trasferito temporaneamente in un ufficio mobile, sarà attivo tutti i giorni dalle ore 8.30 alle 15.30, il sito per l’acquisto dei biglietti on line è
https://ecm.coopculture.it/index.php?option=com_snapp&view=event&id=6B28C87A-72A3-F118-6B60-018C1FF9AF6B&catalogid=82CD9629-1EFA-01B4-1039-018C68FAB62F 

Link per le scuole   

https://ecm.coopculture.it/index.php?option=com_snapp&view=event&id=F1870231-C58F-E131-3887-018C69024649&catalogid=669BF9FE-1F86-A346-33A8-018C691A99C0

Il Servizio Informazioni (081 0106490)multilingue sarà attivo dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 17.00  

Il Bookshop, trasferito temporaneamente in un ufficio mobile, sarà aperto negli orari di apertura del sito. 

Per info e prenotazioni  

edu@coopculture.it  

Tutti i link saranno attivi dalle 23.59 del 18.12.2023.

Premio Terre di Campania edizione 2023 al Direttore del Parco di Ercolano Francesco Sirano

  • paerco stampa
  • 16 Dicembre 2023

Giunto alla 10ª edizione il Premio Terre di Campania, nato con lo scopo di premiare personalità eccellenti, originarie della Campania o operanti sul suo territorio, distintesi particolarmente per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio, vede il Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano, ricevere il Premio Terre di Campania sezione Archeologia. 

Onorato il Direttore Sirano interviene “E’ un premio che condivido con tutto lo staff che quotidianamente lavora con serietà e dedizione nella tutela e valorizzazione di questo patrimonio dell’Umanità di cui mi è stata affidata la Direzione. Catalizzare attività culturali e allargare la rete fatta di nodi e connessioni istituzionali, formative, di ricerca, di sperimentazione e di concreta esperienza di conoscenza oltre i confini fisici del Parco: questa è una delle nostre missioni insieme alla costruzione di un’identità condivisa. Sento il dovere di ringraziare l’organizzazione per il riconoscimento ricevuto, e sono sicuro che rappresenterà un incentivo per un percorso ancora più coinvolgente.” 

Il premio Terre di Campania è nato dalla volontà di portare alla luce valori umani e sociali che nutrono il saper fare e la voglia di coltivare il bello e il buono presente nel nostro territorio.

L’APS Terre di Campania è volta alla realizzazione di progetti di promozione del territorio della nostra regione, in particolar modo quanti mirano a valorizzare e promuovere il buono e il bello della nostra regione.   

La consegna del Premio Terre di Campania è avvenuta venerdì 15 dicembre presso il Santuario della Madonna dell’Arco a Sant’Anastasia.

Al via l’ultimo mese della mostra “Materia. Il legno che non bruciò ad Ercolano” Fino a fine anno in esposizione alla Reggia di Portici i preziosi reperti in legno del Parco

  • paerco stampa
  • 30 Novembre 2023

Mille sono gli usi degli alberi, in mancanza dei quali non sarebbe possibile vivere. Con l’albero solchiamo i mari e avviciniamo le terre l’una all’altra, con l’albero costruiamo le case. Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, XII, 2

C’è ancora un mese di tempo per poter visitare la Mostra “Materia. Il legno che non bruciò ad Ercolano” scrigno privilegiato fino al 31 dicembre 2023 del patrimonio di reperti in legno assolutamente unico provenienti dall’antica Ercolano, allestita in un luogo anch’esso unico quale la splendida Reggia di Portici, residenza estiva della famiglia reale borbonica, sede dell’Herculanense Museum e oggi straordinario laboratorio di ricerca e luogo della cultura grazie alla presenza del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università degli Studi Federico II di Napoli.

E’ trascorso quasi un anno dalla inaugurazione della Mostra sui legni alla Reggia di Portici –dichiara il Direttore Sirano– e in quest’anno sono stati migliaia i visitatori che hanno colto l’occasione di godere dell’offerta culturale integrata Reggia- Parco Archeologico grazie ad un progetto condiviso con entusiasmo e coraggio dalla Città Metropolitana di Napoli, dal Dipartimento di Scienze Agrarie, dal Centro MUSA e dal Parco Archeologico di Ercolano, con il sostegno della Regione Campania. E’ una mostra che porta su di se non solo gli eccezionali valori storico archeologici dei mobili di legno dell’antica Ercolano, non solo l’interesse artistico e architettonico della reggia di Portici, ma anche il lavoro e la costante cura da parte di decine e decine di persone grazie al cui straordinario impegno essa è stata resa possibile. Anzi si potrebbe quasi dire che il legno, questa materia così particolare, quotidiana, sopravvissuta inaspettatamente ad una immane catastrofe, abbia compiuto l’ulteriore miracolo di attirare intorno a sè tanta positiva energia da parte della comunità coinvolta nella gestione, così come da parte dei visitatori”.

In concomitanza dell’ultimo mese di programmazione, una nuova occasione di approfondimento del tema con il lancio sui canali social delle Schegge del Parco Archeologico di Ercolano, il nuovo format di minivideo il cui spunto proviene proprio dalla Mostra Materia con un linguaggio veloce e immediato rivolti ad un pubblico interessato anche a chiavi di lettura più fresche e innovative.

Ogni informazione per i visitatori interessati ad approfittare dell’ultimo mese della Mostra “Materia. Il legno che non bruciò ad Ercolano” sul sito dedicatowww.materiainreggia.it , l’invito è di regalarsi il biglietto cumulativo di € 15,00 che permette accesso a Parco Archeologico di Ercolano, Mostra Materia, ma anche alla Reggia di Portici, all’Herculanense Museum e all’Orto botanico.

 

Il Parco Archeologico di Ercolano pronto a lanciare Le schegge del Parco il nuovo format di minivideo sui canali social dal 9 novembre

  • paerco stampa
  • 7 Novembre 2023

E’ la Mostra Materia Il legno che non bruciò a Ercolano in corso alla Reggia di Portici quella che offre lo spunto per la nuova sperimentazione del Parco Archeologico di Ercolano Le schegge, serieincentrata su linguaggi, tempi, modi, forme espressive più rapide, immediate, veloci, rivolte ad un pubblico interessato anche a chiavi di lettura più fresche e innovative.

Le Schegge, on line sui canali social del Parco a partire dal 9 novembre, evocano anche nel titolo questa loro essenza, residui solo apparentemente inutili di una lavorazione che non perde mai di vista il prodotto finale. E’ così che ogni Scheggia prende spunto da uno dei reperti esposti alla Reggia di Portici per enucleare un tema, sia esso il rapporto degli antichi romani con il lusso, la religione, la scrittura. Il reperto si osserva ma poi se ne offre una immediata ricontestualizzazione accompagnando in pochi secondi il visitatore al luogo da cui proviene presso l’area archeologica del Parco. Si ricreano così anche visivamente le connessioni tra il Parco e i materiali in mostra alla Reggia, si leggono le stesse istanze culturali che sono alla base della nascita della mostra diffusa, una offerta integrata che tesse i legami di un territorio che non perde la memoria dell’epoca eroica degli scavi borbonici, che fecero della Reggia il primo deposito delle preziose memorie che emergevano dalle esplorazioni.

Le rapide sequenze, sempre accompagnate dalle parole del direttore, ricongiungono reperto e suo contesto, ma soprattutto offrono il racconto di un passato che si scopre attuale e offre al pubblico dei social nuove occasioni per rispecchiarsi in un ambiente cognitivo multidimensionale, capace di evocare, suggerire, spingere ciascuno ad una propria esperienza emotiva individuale.

 

L’archeologia si basa sulle parole e sulle immagini: di quante di ciascuna abbiamo bisogno per restituire ad un nostro interlocutore un’atmosfera, un’idea una conoscenza basate su studi molto settoriali e complessi? Questa è la sfida che ci siamo posti: sintesi, chiarezza, contenuti. – dichiara il Direttore Sirano– Ci muoviamo lungo un asse strategico che negli scorsi mesi ci ha portato alla triplice premiazione della identità visiva del Parco. La creatività si imposta su solide basi scientifiche di conoscenza, approfondimento e aggiornamento della letteratura di riferimento sulla comunicazione culturale, sulle tecnologie applicate al patrimonio archeologico, sui media e sui social come strumento di coinvolgimento e partecipazione dei pubblici a cui si rivolge. Con queste basi il Parco cercherà di coinvolgere in maniera semplice e diretta i visitatori reali e virtuali che invitiamo a essere parte di una comunità basata sulla condivisione di valori e trasformando i propri social in una piazza digitale dove i visitatori scambiano commenti, emozioni, curiosità, memorie prima durante e dopo la visita, ampliandola e arricchendola di ulteriori valenze”.

Il Parco Archeologico di Ercolano a Paestum dal 2 al 5 novembre alla BMTA 2023 Ercolano digitale: dalla visione pionieristica al lancio. Il patrimonio ercolanese come ecosistema digitale culturale, dalla conservazione alla gestione alla fruizione

  • paerco stampa
  • 31 Ottobre 2023

 

Tra le curiosità a disposizione dei visitatori della BMTA la stampa 3d di uno dei reperti lignei della mostra Materia, un videogioco ambientato nei cunicoli del Teatro Antico di Ercolano, visori 3d alla scoperta della città antica che consentiranno di esplorare i tour virtuali realizzati nell’ambito del progetto. 

Il Parco Archeologico di Ercolano partecipa alla XXV edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum con uno stand focalizzato su Ercolano Digitale, con prototipi di giochi immersivi, virtual tour, stampe 3D di reperti e una finestra sulla mostra sui legni e sulle visite al teatro antico. 

Un invito a partecipare all’esperienza di conoscenza che renderà accessibile da parte di tutti il patrimonio UNESCO attraverso il nuovo portale WEB in otto lingue che insieme con i contenuti per la fruizione saranno fruibili anche per i non vedenti. 

Ercolano digitale nasce da decenni di studi e ricerche pionieristiche in collaborazione con i ricercatori dell’Herculaneum Conservation Project, che nell’ultimo biennio hanno reso possibile una felice convergenza verso un ecosistema culturale che comprende la catalogazione di reperti archeologici, antropologici, numismatici e organici, con la digitalizzazione 3D di più di 3000 oggetti e il rilievo grafico di molte centinaia, la georeferenziazione dei reperti e il loro collegamento al luogo esatto di ritrovamento, l’acquisizione di immagini ad alta risoluzione, come quelle dei dipinti murali o le pavimentazioni presenti nel sito archeologico, la informatizzazione dei Diari di scavo e del Giornale dei lavori, con l’obiettivo principale di creare uno strumento accessibile insieme di ricerca e fruizione.  

Una ricostruzione virtuale del contesto unico e irripetibile di Ercolano che unisce collezioni, decorazioni e strutture archeologiche.

Il progetto non ha infatti come unico obiettivo la conoscenza e la gestione del patrimonio archeologico, ma è il presupposto per offrire materiale quale fonte di ispirazione per gli utenti più vari che vanno dagli studiosi ai creativi, dai curiosi agli appassionati. In tal senso si inquadra lo sviluppo di una serie di servizi per il pubblico: un portale open data, una APP per la fruizione on-site, un virtual tour e di un video gioco, tutto disponibile attraverso un nuovo portale web ricco di contenuti.

Il tutto attraverso la creazione ad hoc di un software che supporta lo sviluppo dell’intero Sistema informativo di gestione della GRANDE BANCA DATI DI ERCOLANO APERTA PROPRIO A TUTTI. 

 

Alla base dell’idea progettuale vi è la consolidata e pluriennale collaborazione istituzionale pubblico-privata con il Packard Humanities Institute (packhum.org), ente filantropico statunitense che da oltre vent’anni, insieme ad altri partner, sostiene le attività dell’Herculaneum Conservation Project (www.herculaneum.org).

.


Dalla Villa dei Papiri alla casa sulla bottega: ad Ercolano il bello e il lusso tra desiderio e realtà. L’Antiquarium impreziosito con nuovi reperti per la prima volta presentati al pubblico. A Novembre giornate gratuite sabato 4 e domenica 5

  • paerco stampa
  • 28 Ottobre 2023

Da qualche anno il Parco Archeologico di Ercolano ha lanciato una sperimentazione per rendere più ricca e completa l’esperienza di visita nella prospettiva di un nuovo museo di sito. Dal prossimo 30 ottobre -a partire dalle ore 13.00- la mostra permanente “SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano” offrirà la visione di nuove preziosissime testimonianze tra cui capolavori dalla Villa dei Papiri e da altri edifici pubblici e privati, presentati al pubblico nel loro luogo di ritrovamento, talvolta per la prima volta.  

 

Si amplia il patrimonio che vogliamo condividere con il nostro pubblico – dichiara il Direttore Sirano – per esplorare insieme la tematica del lusso e della qualità della vita che caratterizzava la cultura di Ercolano non solo per le classi dirigenti, ma anche per gli altri ceti che in misura proporzionale alle loro possibilità aderivano in qualche maniera ad una sorta di filosofia del buon vivere. All’apice di questo sistema di valori si pone senz’altro la villa dei Papiri, i cui proprietari appartenevano ad una delle più illustri famiglie di Roma. Ma anche le decorazioni provenienti da case lussuose come quella dei Cervi ci conducono verso un sistema di valori estetici che non è del tutto sovrapponibile al nostro. Infatti ancora più straordinario è, a mio avviso, il dipinto con amorini intorno ad un tripode, eseguito ad affresco ma provvisto di una cornice di legno che lo rendeva facilmente trasportabile. Ebbene questo splendido dipinto era incassato su un muro di quello che oggi chiameremmo un bilocale posto sopra una bottega sul Decumano Massimo. In uno spazio così ridotto chi vi dimorava desiderò di essere circondato da mobili di legno e da un dipinto di fattura così pregiata”.

Con un linguaggio accessibile vengono presentati per la prima volta tutti insieme reperti che tornano al Parco dopo averlo rappresentato in prestigiose esposizioni e mostre internazionali, veri ambasciatori del patrimonio culturale ercolanese. 

In esposizione ritorna anche la fontana di bronzo raffigurante l’Idra di Lerna, il mostro a forma di serpente con tante teste che Ercole affrontò nella seconda delle sue dodici fatiche. L’Idra di Ercolano – posta al centro della Piscina a forma di croce nel cortile centrale della Palestra – sembra ispirata ad un celebre monumento di Roma, ricordato dallo scrittore latino Festo: la fontana dell’Idra che ornava il Lacus Servilius nel Foro Romano, donata da Agrippa, amico e fedele collaboratore dell’imperatore Augusto. 

 

Il percorso di visita si arricchisce con l’esposizione di un affresco con Amorini che giocano in un contesto sacro ad Apollo, realizzato in antico all’interno di un telaio di legno, era inserito nella parete di un appartamento sul Decumano Massimo.  

 

Dalla Casa dei Cervi provengono non solo le due statue che danno il nome alla dimora, ma anche un Ercole ubriaco, un Satiro con otre e altri elementi d’arredo del giardino della Casa dei Cervi.  

 

Ghiotta l’occasione del ponte di novembre per recarsi al Parco e visitare i sensazionali reperti approfittando del raddoppio delle giornate a ingresso gratuito. Il Parco infatti apre i cancelli gratuitamente sabato 4 novembre, Giornata dell’Unità e delle Forze Armate e domenica 5 novembre, quando torna l’appuntamento con l’iniziativa ministeriale della #domenicalmuseo.  

 

 

 

Villa Sora, intervento dei funzionari del Parco per il cedimento di un affresco

  • paerco stampa
  • 26 Ottobre 2023

Il Parco Archeologico di Ercolano interviene sul cedimento di un affresco a Villa Sora, subito al lavoro i funzionari del Parco impegnati, sin dall’assegnazione della Villa nelle competenze del Parco Archeologico di Ercolano, alla progettazione degli interventi di restauro e valorizzazione del bene e oggi in prima linea negli interventi di urgenza necessari.

Il cedimento accende i riflettori su un tema attuale che interessa l’intero territorio del golfo di Napoli ed è lo sciame sismico che quotidianamente ci interessa – interviene il Direttore Sirano – sul quale il Parco è particolarmente attento, non possiamo escludere che il crollo sia dovuto proprio a tali fenomeni, che si sommano alle sollecitazioni che i diversi mutamenti dello scenario climatico determinano anche sul patrimonio culturale. Garantire la sicurezza del patrimonio e di tutti coloro che lo vivono, dai lavoratori ai visitatori, è una delle direttrici principali del nostro operato, in un processo di continuo miglioramento ed adeguamento alle circostanze ambientali e agli elementi di contesto, ad esempio sono recenti gli interventi per l’installazione di defibrillatori nel Parco di Ercolano. Interpretiamo con fierezza la recente assegnazione della Villa al patrimonio di competenza del nostro Parco, come siamo abituati oramai da tempo il territorio è il nostro riferimento costante nella costruzione di rete, e dunque anche in questo caso uno dei nostri orientamenti è la creazione di un networking territoriale di sinergie con tutte le istituzioni, associazioni, stakeholders, che nel tempo hanno già manifestato il loro amore per il patrimonio culturale, come il Comune di Torre del Greco e Archeoclub, pronti a rendersi protagonisti dell’attivazione delle forze positive per la manutenzione e la valorizzazione della cultura”.

1 2 3 4 5 28