Sabato 18 maggio, con la Notte Europea dei Musei, un’intera giornata al Teatro, e quest’anno anche all’Antiquarium e al Padiglione della Barca

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  • 17 Maggio 2024

E’ recente la riapertura del Teatro Antico del Parco Archeologico di Ercolano e già sabato 18 maggiol’appuntamento raddoppia. Alla visita diurna, grazie alla Notte Europea dei Musei – apertura straordinaria serale di musei e siti archeologici al costo simbolico di 1 euro – si aggiunge l’apertura in orario notturno dalle ore 20.00 alle ore 22.00 al costo simbolico di 1 euro gratuità previste per legge. Ma il Parco quest’anno non solo raddoppia ma rilancia la sua offerta  con l’apertura anche del Padiglione della barca e dell’Antiquarium.

Giunta quest’anno alla ventesima edizione, la Nuit Européenne des Musées fa capo al Ministero della Cultura francese e beneficia del patrocinio del Consiglio d’Europa, dell’Unesco e dell’ICOM, con l’obiettivo di incentivare e promuovere la conoscenza del patrimonio e dell’identità culturale nazionale ed europea.

Il Teatro Antico potrà essere visitato

  • Di giorno nei regolari turni di apertura 09:30, 10:30, 11:30, 14:30, 15:30, 16:30, – turni in lingua inglese alle ore 11.30 e 16.30), alle tariffe di
  • 5 € intero
  • 2 € ridotto per ragazzi con età compresa tra i 18 e i 25 anni.
  • 15 € cumulativo Parco+Teatro
  • di notte nei tre turni di visita (20:00, 21:00, 22;00) con biglietto simbolico di 1 €, il percorso del teatro sarà accompagnato con informazioni in lingua italiana.

I gruppi per l’esplorazione dell’Antico Teatro saranno composti da 10 visitatori, che muniti di caschetto e torcia scenderanno per oltre venti metri sotto il materiale eruttivo attraverso le scale realizzate in età borbonica, alla scoperta della storia, da quella più antica che lo vide sede di opere messe in scena, al Settecento e Ottocento quando fu luogo scelto dai colti viaggiatori che giungevano a Napoli da ogni parte d’Europa,  divenendo tappa del Grand Tour, fino ai tempi più recenti come luogo di rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale, conservando testimonianze in graffiti e dipinti per ognuna di queste epoche.

L’apertura straordinaria dell’Antiquarium e del Padiglione della Barca prevede ingresso e uscita esclusivamente dal cancello di Corso Resina, orari dalle ore 20:00 fino alle ore 23:00, con ultimo ingresso alle ore 22:30. L’accesso sarà permesso a massimo 600 visitatori, anche per questi siti biglietto di ingresso all’ulteriore costo simbolico di € 1,00 (eccetto le gratuità previste per legge).

La bigliettazione avverrà on line fino alle ore 18.00del giorno dell’evento, e presso la biglietteria del Parco a partire dalle ore 19:30 del giorno dell’evento, fino a esaurimento posti.

Data la particolare convenienza, si raccomanda l’acquisto dei biglietti on line senza alcun costo aggiuntivo.

Evento organizzato nell’ambito del Piano di Valorizzazione 2024 del MiC .

Riprendono le visite al Teatro Antico di Ercolano. Il percorso nelle viscere della terra e nella storia dell’antica città. Visite a partire dal 15 maggio

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  • 11 Maggio 2024

Da mercoledì 15 maggio riapre al pubblico il percorso sotterraneo del Teatro del Parco Archeologico di Ercolano. I visitatori potranno trasformarsi in veri e propri esploratori con caschi, mantelline e torce, per andare alla scoperta della storia dell’antica città. Appuntamento bisettimanale per i turisti uniti in gruppi di 10 persone, il mercoledì e il sabato, fino al 9 novembre con 6 turni, con un’interruzione nei mesi di luglio e agosto.

Si tratta di un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso i cunicoli settecenteschi accompagnati dal personale del Parco nell’ambito del progetto di valorizzazione con apertura al pubblico del percorso di visita sotterranea e azioni di inclusione del quartiere di Via Mare.

La riapertura ciclica del Teatro – dichiara il Direttore del Parco Sirano – rappresenta per l’intera area vesuviana la possibilità di un viaggio nella storia, è da qui che tutto è partito, da quando è stato casualmente scoperto il teatro e sono state avviate le indagini che hanno condotto alla scoperta di Ercolano e di Pompei. Un’esperienza da consigliare ad ogni visitatore appassionato di cultura e storia con un emozionante percorso che trasporta indietro nei secoli e ci rende protagonisti di una scoperta che si rinnova ogni volta sotto i nostri occhi stupefatti. Ma il teatro è anche collocato nel cuore del centro storico di Ercolano e può facilmente diventare una tappa alla scoperta delle altre bellezze e dei punti di interesse della città moderna, ad iniziare dal famoso e variopinto mercato di Pugliano e dal Museo Archeologico Virtuale, e a poche centinaia di metri la Villa Campolieto e la Reggia di Portici.”.

Le visite si svolgeranno il mercoledì e il sabato alle 09:30, 10:30, 11:30, 14:30, 15:30, 16:30, (turni in lingua inglese alle ore 11.30 e 16.30). I biglietti potranno essere acquistati  on line sul sito http://ercolano.coopculture.it e direttamente presso la biglietteria del Parco.

Per maggiori info www.ercolano.beniculturali.it.

BIGLIETTI:

  • ingresso Teatro antico di Ercolano: euro 5,00.
  • integrato ingresso Parco Archeologico di Ercolano + Teatro antico di Ercolano: euro 15,00.
  • -Biglietto ridotto previsto unicamente per il biglietto solo teatro di euro 2,00 per ragazzi con età compresa tra i 18 e i 25 anni.

Sospese tutte le gratuità ad eccezione di quelle relative ai portatori di handicap e ad un loro familiare o ad altro accompagnatore, che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria.

INFORMAZIONI PER LA VISITA AL TEATRO ANTICO:

  • Il percorso è sotterraneo e raggiunge circa 25 metri dalla quota stradale.
  • La visita è riservata ai maggiorenni.
  • L’appuntamento è presso la biglietteria del Parco Archeologico 30 minuti prima dell’inizio del proprio turno di visita.
  • La pavimentazione è bagnata in più punti ed è scivolosa a causa della presenza di sedimentazioni calcaree e di acqua. Inoltre, il percorso prevede molti gradini. Pertanto, non è adatto ai soggetti claustrofobici e alle persone con problemi di deambulazione o in gravidanza, ovvero con patologie influenzabili dal contesto di visita.
  • Per motivi di sicurezza si richiede ai visitatori di portare con sé solo borse di piccole dimensioni.
  • Saranno forniti dal Parco Archeologico di Ercolano caschetti, cuffia per capelli, mantelline e torce da utilizzare nel percorso.
  • È obbligatorio l’uso di scarpe chiuse, basse, resistenti ed impermeabili. è preferibile l’utilizzo di scarpe da trekking.
  • Si consiglia nei periodi estivi di munirsi di maglie o giacche comode, da indossare prima della visita, dato il considerevole sbalzo termico da affrontare durante il percorso

 

Agli Augustali partito il cantiere spettacolo per il progetto di scavo e restauro nella cd. Stanza del Custode. In primo piano la validità delle iniziative ministeriali all’interno del progetto dell’Art Bonus

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  • 9 Maggio 2024

E’ partito in questi giorni al Parco Archeologico di Ercolano il cantiere spettacolo nella cd. Stanza del Custode della Sede degli Augustali che contempla documentazione, scavo, manutenzione e  restauro.

Qui nel 1961 Amedeo Maiuri scoprì un letto di legno carbonizzato sul quale era adagiato lo scheletro di un uomo poco più che ventenne vittima, forse proprio nel sonno, dell’eruzione che nel 79 d.C. distrusse l’antica Ercolano. All’epoca erano davvero pochissimi i ritrovamenti di scheletri di vittime dell’eruzione (solo negli anni 80 del secolo scorso vennero in luce i 340 scheletri sull’antica spiaggia) e la scoperta fu messa in evidenza musealizzando il letto con il suo tragico carico di informazioni sugli ultimi istanti della città in una teca in corrispondenza dell’esatto luogo di rinvenimento. Nei decenni successivi le condizioni di esposizione, così come quelle di conservazione, si degradarono al punto da dovere chiudere al pubblico questo ambiente posto in uno degli edifici più visitati del sito.

Da qualche anno il team del Parco ha ripreso, sempre in affiancamento con i professionisti dell’Herculaneum Conservation Project, gli studi e le ricerche su questo straordinario ritrovamento. In tale contesto una prima ricognizione sui resti scheletrici condotta da un’équipe capitanata da Pier Paolo Petrone dell’Università Federico II di Napoli identificò in corrispondenza della testa del custode resti cristallizzati che secondo gli studiosi del team federiciano si identificano come tessuto cerebrale.

Il Parco ha ora lanciato un progetto complessivo per lo studio, la conservazione, il restauro e la valorizzazione dell’intero contesto della stanza del Custode, con l’obiettivo di approfondirne la conoscenza e di riallestire la stanza in modo tale da renderla fruibile da parte dei visitatori.

Il team del Parco ha messo a punto, in collaborazione con gli archeologi dell’Herculaneum Conservation Project, un intervento multidisciplinare al quale hanno aderito anche le università di Bordeaux e Limonges con la partecipazione di Henri Duday, Direttore Emerito della Ricerca presso il CNRS. Lo scavo si baserà su standard di documentazione altissimi e tali da supportare l’ambizione di potere riprodurre con stampa 3D i resti scheletrici ricollocandoli, al termine della campagna di restauro e messa in sicurezza delle strutture e degli apparati decorativi, nella posizione originaria per la visione da parte del pubblico.

Ercolano conferma la sua vocazione ad essere un vero e proprio laboratorio a cielo aperto e tutti i visitatori del Parco potranno assistere alle attività di cantiere e vedere il lavoro degli archeologi e restauratori in diretta su uno schermo visibile dall’esterno della stanza del Custode.  

Il progetto presentato sul portale Art bonus del MiC è stato sostenuto da una cospicua donazione di un membro della Friends of Herculaneum Society di Oxford e cofinanziato dal Ministero della Cultura.

Questo progetto mi sta particolarmente a cuore, – dichiara il Direttore Sirano – per molti motivi: l’eccezionalità del ritrovamento e le prospettive scientifiche dischiuse dai resti cristallizzati presenti in corrispondenza della testa della vittima, il contesto archeologico dove avvenne il ritrovamento, che è uno dei più importanti edifici pubblici di Ercolano antica, la straordinaria convergenza di una progettualità internazionale, pubblica e privata. Vorrei ricordare qui Peter Smith, sfortunatamente da poco scomparso. Mi piace pensare che Peter, che era venuto più volte ad Ercolano e con il quale avevamo discusso e condiviso tanti punti dell’iniziativa, si fosse avvicinato al sito archeologico ispirandosi al grande e visionario esempio di David Packard che con il Packard Humanities Institute da 22 anni ha messo in campo ad Ercolano un’attività di rafforzamento, programmazione e potenziamento delle capacità di gestione su breve e lungo termine riconosciuta come best practice a livello mondiale. Ma questa occasione conferma anche la validità delle iniziative ministeriali, come l’Art Bonus, rivolte alle erogazioni liberali da parte di tutti i cittadini che possono diventare, secondo le disponibilità di ciascuno, mecenati dell’arte e della cultura”.

Indagata già in epoca borbonica nella primavera del 1740, la Sede degli Augustali fu completamente liberata dal deposito piroclastico nella lunga stagione di scavo a cielo aperto intrapresa da Amedeo Maiuri a partire dal 1927.  Nel 1961 un uomo di circa 20 anni, probabilmente il custode dell’edificio, fu trovato disteso su un letto di legno, sepolto dal fango vulcanico. Lo scavo del letto rimase volontariamente incompiuto per consentire al pubblico una prospettiva di visita immersiva, in aderenza all’idea di Maiuri di Città Museo con la possibilità di tramandare ai posteri ulteriori scoperte, con la lungimirante visione del progresso in ambito archeologico.

Il progetto prevede anche la manutenzione straordinaria degli elementi strutturali e degli apparati decorativi della stanza. Per facilitare le operazioni è previsto l’allestimento di un laboratorio da campo all’interno della Sede degli Augustali in modo da permettere all’equipe interdisciplinare di poter lavorare in sinergia e ai visitatori di essere coinvolti nel processo di recupero senza escludere l’esperienza immersiva nel caratteristico ambiente finemente affrescato.

 

Pronti a ricevere i visitatori per i ponti di aprile e maggio con la nuova fase di accoglienza del pubblico con ambienti di ricezione open e più vicini ai turisti. Il grande boom di visitatori dei primi tempi di primavera. A Villa Sora turisti nelle prime domeniche del mese

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  • 22 Aprile 2024

Al Parco Archeologico di Ercolano avviata la fase della trasformazione degli spazi di accoglienza dei visitatori con una rete di customer services in evoluzione. La grande hall che accoglie i turisti si basa su un approccio open e concepisce i servizi come proiettati verso il pubblico senza alcuna barriera divisoria. Rinnovati gli spazi guardaroba per gli effetti personali, dove i visitatori possono riporre zaini e borse che oltre ad essere di intralcio durante la visita, con l’ingombro potrebbero danneggiare le antiche pitture parietali. A disposizione del pubblico il servizio Informazioni multilingue (081 0106490) attivo dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 17.00.

I visitatori si sentiranno inoltre accolti sin dal loro arrivo grazie ai totem digitali che riportano informazioni utili per orientare sull’acquisto dei biglietti, le iniziative in corso al Parco e ogni novità che ci sarà in corso.

Estremamente soddisfacente il numero dei visitatori che cresce in maniera esponenziale con un aumento, nei primi tre mesi da gennaio a marzo con

  • +  36% rispetto al 2023
  • + 108% rispetto al 2022
  • + 45% rispetto al 2019, anno di pre-pandemia.

“Con un risultato di numeri e gradibilità da parte del pubblico – come dichiara il Direttore Sirano – che supera ogni aspettativa, ma ripaga degli sforzi profusi.

Il Parco accoglierà i propri visitatori con aperture regolari per i prossimi ponti di fine aprile e inizio maggio, quando si potrà approfittare in particolar modo delle giornate a ingresso gratuito del 25 aprile e poi del 5 maggio, prima domenica del mese; i costi dei biglietti di ingresso per le altre giornate saranno regolari con orario dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso alle ore 18.00).

Si è popolato inoltre in questi giorni lo splendido scenario di Villa Sora grazie alla convenzione del Parco con il Gruppo Archeologico Vesuviano che ha guidato gruppi di appassionati visitatori nella villa, recente acquisizione del Parco di Ercolano. Le visite a Villa Sora in collaborazione con GAV si ripeteranno ogni prima domenica del mese grazie all’iniziativa ministeriale #domenicalmuseo.

 

 

Il Parco di Ercolano ricorda Peter J Smith, mecenate per l’arte scomparso recentemente

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  • 9 Aprile 2024

Il Parco di Ercolano ricorda

Peter J Smith, mecenate per l’arte scomparso recentemente

Il Direttore del Parco Archeologico di Ercolano e il personale tutto partecipano alla recente scomparsa di Peter J Smith mecenate per l’arte, membro onorario della British School at Rome e dell’Associazione Friends of Herculaneum.

Il direttore Francesco Sirano lo ha incontrato di recente a Roma e a Ercolano assieme alla sorella Vicky e in quella occasione gli ha illustrato il progetto del completamento dello scavo e del restauro della cosiddetta stanza del custode nel sacello degli Augustali. “Peter Smith era uomo dallasensibilità profonda per il mondo dei beni culturali – dichiara il Direttore Sirano – e si è lasciato subito coinvolgere con entusiasmo nel progetto che ha generosamente finanziato sulla scia e secondo l’esempio del nostra grande filantropo David Packard, al pari di questi, mi ha colpito l’interesse profondo per le tematiche della conservazione e tutela del patrimonio. Il migliore omaggio che possiamo fargli è l’inizio dei lavori nella stanza del Custode fissato per il prossimo 22 aprile”.

Dalla sorella di Peter Smith, Vicky il tributo ad un uomo generoso e dalle ampie vedute: 

“Lo studio della Roma Imperiale fu la passione di tutta la vita di Peter. Ha sempre creduto di dare un contributo duraturo all’archeologia per una comprensione più approfondita della vita e della cultura romana. E’ stato per lungo tempo un sostenitore dei lavori della British School at Rome, di cui fu membro onorario, ha contribuito, tra gli altri, ai lavori di Portus e agli scavi di San Giovanni in Laterano. E’ stato anche entusiasta nel finanziare il progetto riguardante il Custode di Ercolano. La sua famiglia spera che l’imminente lancio di quel progetto sia un’occasione per omaggiare la sua vita e la sua opera.”

La Settimana Santa al Parco Archeologico di Ercolano. L’orario prolungato alleato per una piacevole visita tra booksharing e Giardino dell’ozio.

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  • 26 Marzo 2024

Le festività di Pasqua rappresentano il vero avvio di primavera e per i siti archeologici, in quanto all’aperto, corrispondono a visitatori ancora più partecipi e soddisfatti della visita. Il Parco Archeologico di Ercolano accoglie i propri visitatori in questo periodo con le aperture nei giorni di Pasqua e Pasquetta dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo accesso alle ore 18.00) e invita a sperimentare la modalità di visita “slow” presso il c.d. giardino dei melograni della Casa del Rilievo di Telefo concedendosi una pausa sulle sdraio a disposizione, leggendo e consultando volumi in diverse lingue. Nel Parco Maiuri cittadini di Ercolano e visitatori potranno inoltre continuare ad approfittare dell’iniziativa “LIBeRI al Parco” progetto di booksharing lanciato ormai da quasi un anno. Lo staff del Parco suggerisce inoltre ai visitatori di approfittare dell’apertura, fino all’11 aprile, della Casa della Gemma, gioiello del Parco Archeologico di Ercolano, tra le più famose per i preziosi mosaici pavimentali.

Il numero di visitatori che cresce in modo esponenziale – dichiara il Direttore Sirano – rappresenta la vera primavera di questo periodo, le persone sono interessate, appassionate e consapevoli: noi poniamo i visitatori al centro  con le iniziative che proponiamo in modo ciclico durante l’anno e ci ripagano per l’impegno profuso”. 

I visitatori in questi giorni incontreranno nel Parco i giovani delle scuole del territorio (“Adriano Tilgher” di Ercolano – “Eugenio Pantaleo “ e “Gaetano De Bottis” di Torre del Greco e “Francesco Saverio Nitti” di Portici) che svolgono qui i percorsi della ex alternanza scuola-lavoro che avvicinano i ragazzi delle superiori all’esperienza sul campo per applicare le conoscenze apprese in modo dinamico anche in ambito lavorativo. Gli studenti, affiancati dai funzionari e dal personale di accoglienza dell’istituto, saranno impegnati nell’accoglienza dei visitatori in diversi punti del sito archeologico, potranno relazionarsi con i turisti in più lingue, fornire indicazioni sul sito, e vigilare sul rispetto delle strutture e dei manufatti antichi, oltre che effettuare monitoraggio dei gruppi con guide turistiche.


A marzo e aprile 345 studenti per Ercolano Antica. “Si formano i futuri  cittadini, protagonisti e ambasciatori della meravigliosa eredità culturale dell’antica Ercolano”.

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  • 12 Marzo 2024

Ripartono con la primavera al Parco Archeologico di Ercolano i PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento – i percorsi formativi che si rivolgono a istituti scolastici del territorio vesuviano con i quali sono state stipulate convenzioni elaborate di concerto con i dirigenti e i docenti, con l’obiettivo di soddisfare le istanze formative degli indirizzi di studio di ciascuno degli Istituti partner e di contribuire alla formazione culturale dei cittadini del territorio del Sito UNESCO, accrescendo la loro consapevolezza di appartenere come soggetti proattivi ad una comunità di eredità.

Parteciperanno 4 istituti per un totale di 345 studenti coinvolti  ai quali il Parco dedicherà con il proprio personale e l’apporto dei docenti ben 8.985 ore fatte di sopralluoghi e tanta attività pratico formativa.

Interviene il Direttore del Parco Francesco Sirano: “I giovani di oggi hanno l’inestimabile opportunità di approcciare al mondo del lavoro durante la loro stessa formazione. Forse emergeranno vocazioni o più probabilmente i partecipanti avranno la possibilità di toccare con mano la complessità e il fascino di un lavoro di squadra e multidisciplinare come quello che conduciamo ad Ercolano. Essere coinvolti da protagonisti nelle attività di un sito UNESCO conoscendo da vicino le tante professionalità che vi ruotano intorno sarà uno stimolo a lasciarsi ispirare e, nel contempo, a restare amico di questo straordinario luogo della cultura”.

La progettazione delle attività è orientata da un lato sulle esigenze del Parco, dall’altra presuppone la definizione dei fabbisogni formativi sulla base della conoscenza del territorio e dell’evoluzione del mondo del lavoro.

Da marzo sino a maggio 2024 i giovani saranno nel sito imparando ad accogliere i visitatori che arrivano da mezzo mondo, parlando le lingue straniere più diffuse; si avvicineranno allo studio dei pubblici e delle loro esigenze; progetteranno strumenti multimediali; parteciperanno alle attività di studio e ricerca archeologica sui materiali provenienti dagli scavi o eseguiranno rilievi con nuove tecnologie speditive.  

La metodologia didattica messa in campo ci entusiasma –aggiunge il Direttore– e non vediamo l’ora di apprezzare i risultati anche per migliorare ed imparare anche noi da queste esperienze uniche come unici sono i nostri giovani studenti.”

Nuova vita per Villa Sora, protocollo d’intesa con il Comune di Torre del Greco e un tavolo di consultazione con la comunità locale per la valorizzazione della Villa

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  • 6 Marzo 2024

Il Parco archeologico di Ercolano  con i suoi funzionari è in questi giorni al lavoro su Villa Sora, da poco entrata nelle cure del Parco, con un intervento di messa in sicurezza e progettazione di nuovi scavi e restauri e, di intesa con il Comune di Torre del Greco, intende intraprendere un programma sperimentale di tutela, valorizzazione e promozione condivisa e partecipata del sito. Il primo step in tale direzione è avvenuto in data odierna, con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con il comune e l’istituzione di un tavolo permanente di confronto e consultazione aperto ad associazioni del terzo settore, istituzioni educative e di volontariato con l’obiettivo di incrementare la conoscenza e la fruizione del sito.

Nella prospettiva della tutela condivisa e della valorizzazione integrata come previsto dalla Convenzione di Faro, –interviene il Direttore Sirano – il Parco vuole favorire la partecipazione attiva e propositiva della comunità mediante il coinvolgimento dei diversi protagonisti che operano sul territorio, con l’intento di stimolare e potenziare la rete di relazioni e di attivare iniziative culturali per la migliore e più estesa fruizione del patrimonio archeologico. Nello stesso tempo ci prepariamo ad estendere anche su Villa Sora i protocolli di manutenzione programmata già attivi ad Ercolano attraverso un processo di studio, documentazione e applicazione dei criteri di analisi del degrado che devono essere alla base di qualsiasi intervento conservativo, sempre con l’affiancamento dei professionisti del Packard Humanities Institute”.

Nei prossimi giorni sul sito istituzionale del Parco sarà pubblicato un avviso a manifestare interesse per la partecipazione al tavolo aperto alla comunità.

Ho più volte avuto modo di interloquire con il Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano – afferma il sindaco Luigi Mennella – e ci siamo sempre trovati d’accordo sulla necessità di dare nuovo slancio a Villa Sora. Una sinergia che ci porterà tra l’altro anche a convocare un tavolo tecnico, al quale sedere tutti gli attori di un programma di rilancio del bene non più rinviabile e che anzi oggi può concretamente essere attuato grazie alla presenza di specifiche risorse finanziarie”.

Villa Sora è la sola villa romana dell’area vesuviana ancora oggi affacciata sul mare del Golfo di Napoli. Prima dell’eruzione che la seppellì nel 79 d.C. insieme a Ercolano, Oplontis, Pompei e Stabia, la villa sfruttava la naturale pendenza del suolo e si sviluppava su terrazze degradanti verso il mare con strutture in vista sia sulla terrazza mediana sia su quella inferiore, oltre ad altre evidenze subacquee nello specchio d’acqua antistante. Benché spezzata in due dal passaggio della linea ferroviaria storica Napoli – Torre Annunziata, si tratta senza dubbio di uno dei siti con maggiori potenzialità di sviluppo dell’intera zona ricompresa nella buffer zone UNESCO.

‘Sono finite le basse stagioni?’ Al Parco Archeologico di Ercolano dati straordinari e si festeggia l’arrivo della primavera tra Festa della donna, close up cantieri e nuovo orario estivo

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  • 2 Marzo 2024

Il Parco Archeologico di Ercolano saluta ormai l’inverno e con piacere in particolare il mese di gennaio 2024 con un numero di visitatori che ha sfiorato il triplo dei visitatori dello stesso mese dell’anno scorso, con grande soddisfazione da parte dello staff del Parco e del Direttore Sirano che dichiara “Il risultato dei 36.999 visitatori dello scorso gennaio rispetto ai 16.533 del mese di gennaio 2023 mi ha quasi stupito tanto che sembrerebbe possibile affermare che per il Parco di Ercolano non esiste più la bassa stagione. Certo complice è stato il tempo atmosferico clemente del mese invernale, ma di sicuro raccogliamo i frutti di un lavoro continuo e appassionato di divulgazione dei valori culturali del sito che portiamo avanti con tutto lo staff dal primo giorno del mio incarico come direttore. Invitiamo tutti ad approfittare dei mesi primaverili per accoglierli con eventi e aperture straordinarie di siti e cantieri per una partecipazione sempre più circolare dell’esperienza di visita”.

Il mese di marzo si apre con la domenica gratuita, domenica 3 marzo l’atteso appuntamento di #domenicalmuseo, iniziativa ministeriale che permette l’accesso gratuito a musei e siti archeologici.  Ma il Parco raddoppia le giornate a ingresso gratuito, aderendo all’ulteriore iniziativa ministeriale e ripetendosi per la Festa della Donna, quando a tutte le donne sarà offerto l’ingresso;nella stessa giornata dell’8 marzo ritorna inoltre l’appuntamento con close up cantieri, la visita partecipata al dietro le quinte dei cantieri di restauro, per un’offerta ancora più diversificata per quella giornata.

Dal 15 marzo parte infine l’orario estivo del Parco con apertura dei cancelli alle ore 8.30 e chiusuraalle 19.30 (con ultimo ingresso alle ore 18.00).

Close up cantieri. Dentro il laboratorio della conoscenza. Giunge al 6° anno il fortunato format che ha condotto all’apertura stabile di alcune tra le più suggestive Domus di Ercolano Un dietro le quinte in esclusiva per i visitatori del Parco.

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  • 12 Febbraio 2024

 

16 febbraio/22 marzo 2024

Venerdì 16 febbraio torna l’attesissimo appuntamento con l’edizione 2024 di Close Up cantieri, il format del Parco Archeologico di Ercolano che dal 2018 rende ogni anno i visitatori protagonisti del dietro le quinte dei lavori di restauro tra domus, monumenti e reperti dell’antica città.

Tutti i venerdì, fino al 22 marzo con cadenza settimanale, dalle 10.30 alle 12.30, per 2 turni di visita, l’offerta del Parco si arricchisce della possibilità di curiosare e approfondire un percorso in compagnia di restauratori e professionisti alla scoperta dei cantieri di restauro che stanno progressivamente cambiando il volto della città, ampliando significativamente le aree restituite alla fruizione.

La storia di Close up cantieri del Parco di Ercolano nasce nel 2018 quando si avviò la progettazione della partecipazione diretta e dal vivo dei visitatori all’interno dei cantieri in corso. “I visitatori vengono in contatto con i protagonisti dei lavori in corso e si lasciano coinvolgere dal loro appassionato e competente racconto. – dichiara il Direttore Sirano – L’esperienza degli scorsi anni ci ha dimostrato come tutti entrino in sintonia con la serietà e la delicatezza di quello che facciamo per preservare questo straordinario patrimonio e inondano di domande, curiosità, commenti i nostri operatori diventando amici ed ambasciatori del Parco.  Quest’anno offriremo una scelta di luoghi di eccezionale importanza, alcuni inaccessibili da decenni e ora oggetto di restauri per la loro definitiva riapertura. Un percorso di condivisione da non perdere”.

I visitatori del venerdì mattina potranno rivolgersi alla biglietteria per registrare la propria prenotazione dalle ore 08:30 alle 11:00, venendo inseriti in uno dei due turni di visita (dalle 10.30 alle 12.30), verranno poi condotti nei siti dove incontreranno restauratori e responsabili di cantiere.

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