Partecipa al Concorso Art Bonus 2023 e diventa mecenate dell’arte
I cittadini protagonisti della conservazione dei Beni Culturali
Vota il progetto di Restauro della stanza del custode del Collegio degli Augustali

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  • 14 Febbraio 2023

Partita il 1° febbraio 2023 la 1° fase del Concorso Art Bonus 2023 che premierà i progetti più votati tra quelli selezionati sulla piattaforma https://artbonus.gov.it/concorso/2023/. Il Parco Archeologico di Ercolano presente per il Restauro della stanza del custode del Collegio degli Augustali – approfondimenti sulla pagina dedicata Parco Archeologico Ercolano – Restauro stanza del custode, Collegio degli Augustali – Art Bonus.

 

Si tratta di un progetto cofinanziato per oltre il 30% da un generoso atto di liberalità da parte di alcuni componenti della prestigiosa associazione culturale internazionale “Herculaneum Friends” che hanno creduto nella proposta preparata dai nostri funzionari insieme ad alcuni dei componenti dell’Herculaneum Conservation Project.

Vogliamo condividere con loro e la comunità del Parco il sogno di completare lo scavo lasciato volutamente ai posteri dal suo primo scopritore, Amedeo Maiuri, e di restaurare la stanza del custode per renderla visitabile da parte di tutti.  

Non vediamo l’ora di iniziare le nostre attività che porteranno sicuramente a nuove conoscenze sugli ultimi istanti di Ercolano, come già pochi anni fa è stato evidenziato dalla scoperta di alcune strutture cristallini in corrispondenza della testa appartenenti, come sembra, al cervello del giovane custode che qui stava riposando al momento del passaggio del primo flusso piroclastico.

Manca una settimana al termine della 1° fase, le cui votazioni si concludono il 21 febbraio, per passare poi avvio alla 2° fase. 

La forma di mecenatismo a favore dei beni culturali, messa in campo da Art Bonus, permette a liberi cittadini di erogare contributi in favore della cultura, avendo l’opportunità di ottenere il credito di imposta che favorisce le erogazioni liberali in denaro.  

 

Ma il Parco Archeologico di Ercolano è pioniere della collaborazione pubblico-privata, è infatti dal 2001 che è un esempio unico in Europa in tal senso, divenendo apripista per il nuovo mecenatismo in Italia. Virtuosa è la collaborazione con l’Herculaneum Conservation Project (HCP), che opera ormai da oltre venti anni in un progetto di rafforzamento e programmazione su mandato del Packard Humanities Institute (PHI).

 

Il modello designato con HCP non è quello di una semplice donazione di contributi, ma un affiancamento costante e capillare all’amministrazione pubblica, con apporto di risorse intellettuali multidisciplinari, che hanno favorito il rapporto con il territorio e con le sue comunità, anche nazionali e internazionali. 

Grazie a quest’azione sono state messe in campo efficaci strategie di tutela, operate attraverso cicli di manutenzione programmata, con interventi all’interno di tre macro-categorie (manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro), la cui applicazione ha portato negli ultimi anni alla creazione di un sistema di gestione sostenibile. 

 

E’ dal 2001 che l’antica città di Ercolano vanta l’unicità della collaborazione pubblico-privato con la fondazione filantropica Packard, grazie alla quale sono stati possibili importanti interventi che oggi consentono una visione complessiva del sito e del suo futuro– afferma il Direttore Francesco Sirano – Sulla falsa riga di questa ventennale esperienza stanno arrivando al Parco anche altre forme di mecenatismo, come il finanziamento che consentirà un importante intervento di restauro delle armi del soldato, recuperate negli anni 80Invitiamo tutti a partecipare donando o semplicemente votando questo bellissimo progetto sulla stanza del custode del Collegio degli Augustali”. 

 

Il concorso Art Bonus 2023 è organizzato da Ales Spa in collaborazione con il Ministero della Cultura e Promo PA Fondazione – LuBeC Lucca Beni Culturali.

Ercolano in mostra,
i reperti dell’antica città ambasciatori nel mondo

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  • 7 Febbraio 2023

Una stagione fervida è in corso per i reperti del Parco Archeologico di Ercolano, portatore di valori culturali tanto diversificati e ricchi che si prestano a rappresentare ambiti di storia antica nelle sue diverse sfaccettature; e così per ogni mostra un contributo specifico dall’immensa raccolta di reperti del sito. 

Si parte dai ritrovamenti in legno, materiale di costruzione, di arredo e non solo, conservatisi ad Ercolano a seguito del particolare tipo di seppellimento, causato dalle ondate di fango vulcanico dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., che caratterizzano fortemente il sito di Ercolano, esposti nella mostra Materia. Il legno che non bruciò a Ercolano alla Reggia di Portici fino al 31 dicembre, che nei primi giorni di apertura ha fatto registrare oltre 1300 visitatori.

I reperti sono esposti nella settecentesca Reggia di Portici, residenza estiva della famiglia reale borbonica e sede del Herculanense Museum, tra i primi musei archeologici al mondo e meta dei viaggiatori del Grand Tour, nell’Ottocento anche residenza di Murat e poi sede della Real Scuola di Agricoltura di Portici. Tutte le info per la visita al sito https://www.materiainreggia.it/ 

E’ all’estero che i reperti sono ambasciatori speciali dei valori culturali di Ercolano nel mondo: la Germania la destinazione in cui al momento si trovano importanti ritrovamenti del Parco Archeologico di Ercolano. In particolar modo al Diözesanmuseum di Freising, fino al 29 gennaio, 2 statuette e una coppia di orecchini in oro sono stati esposti alla mostra Ballando sul vulcano. Vita e fede all’ombra del Vesuvio. Questa è la mostra su Napoli, attraverso i suoi due simboli maggiori, San Gennaro e il Vesuvio che si è aperta il 6 ottobre scorso al Diözesanmuseum di Freising a Monaco di Baviera, con lo scopo di portare attraverso l’arte e i reperti l’identità culturale di Napoli all’estero. In esposizione 170 opere di cui 47 provenienti dal Museo di San Gennaro. Ancora in Germania, allo Staatlichen Museum für Archäologie di Chemnitz, dove sono 900 i metri quadrati dedicati ai visitatori per un’immersione nella vita quotidiana dei romani del 1° secolo dopo Cristo. La mostra Pompei ed Ercolano Vivere e morire sotto il vulcano porta il pubblico nelle vivaci città di Pompei ed Ercolano spazzate via in poche ore dall’eruzione del Vesuvio nel 79. Fino al 12 marzo in mostra alcune delle famose copie in resina degli scheletri delle persone al momento della loro morte, gioielli e stoviglie, nascosti all’ultimo momento, rendono visibile la speranza dei residenti di poter tornare alle loro case dopo la drammatica operazione di salvataggio; in mostra anche, frutta, legumi e mobili in legno.

Terminata da poco invece la Mostra Le nuove immagini di Augusto al Bucerius Kunst Forum di Amburgo (8 ottobre 2022 – 15 gennaio 2023). Si è trattato della prima mostra su Augusto in Germania da oltre 30 anni, con prestiti internazionali – più di 200 oggetti tra statue, busti, rilievi, dipinti murali, monete e ceramiche – la mostra ha presentato le immagini e i monumenti dell’epoca. Il Parco di Ercolano è stato presente in mostra con due rilievi in marmo con soggetti mitologici.

Ancora in Olanda sono la maggior parte dei reperti di Ercolano alla mostra Dying in beauty. The world of Pompeii and Herculaneum al Drents Museum di Assen, aperta al pubblico fino al 26 marzo. L’esposizione mira ad evidenziare attraverso un excursus, che ripercorre il momento dell’eruzione ed il rinvenimento delle città, il concetto di bellezza che spesso sottende ad ideali politici ed etici fortemente radicati in tali popolazioni antiche. Il percorso si presenta al visitatore con un tour emozionale, che parte dalla scoperta archeologica ed approfondisce tutti gli aspetti del vivere quotidiano e dell’organizzazione sociale ed economica di tali città, attraverso un’attenta analisi storico artistica dei reperti esposti, che riporteranno il visitatore indietro nel tempo

Il Direttore Sirano, alla luce dei numerosi progetti scientifici ed espositivi internazionali che coinvolgono il Parco, dichiara: “Agli oggetti dell’antica città di Ercolano è affidato il compito di rappresentare la vitalità e la bellezza di un’epoca passata, brutalmente interrotta dalla violenza del Vesuvio; a noi tutti il compito di proteggerli e conservarli, nel loro rapporto con il contesto di provenienza e come fonte di ispirazione affinché contribuiscano a solidificare per le future generazioni le basi di un’Europa costruita su un patrimonio condiviso di cultura e di valori”.

Il maltempo in una città antica.
Gli insegnamenti dell’antica Herculaneum tra sostenibilità e resilienza.

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  • 3 Febbraio 2023

Il maltempo dell’ultimo periodo ha valorizzato l’efficienza dei lavori in corso al Parco Archeologico di Ercolano sulla gestione delle acque piovane e sorgive e il loro smaltimento. E’ infatti grazie agli interventi messi in campo che, nonostante le piogge tanto abbondanti degli ultimi mesi, il fronte mare del Parco è salvo, tant’è che al visitatore non appare più la palude di un tempo che ha richiesto continui interventi.

Ma al Parco si è andati oltre, le acque raccolte non sono andate sprecate perché grazie al ripristino del sistema fognario romano, di cui Ercolano era dotato, ed un sistema idraulico progettato ad hoc si è giunti a riutilizzare le acque pluviali e sorgive per le esigenze degli uffici e la cura delle piante del Parco.

Al Parco Archeologico di Ercolano proseguono infatti i lavori sull’antica spiaggia per consentire di ripristinare il livello di calpestio come si presentava al momento dell’eruzione. La riconquista delle quote del 79 d.C. consentirà di passeggiare sul litorale antico con un percorso finora inedito che arriverà fino alla Villa dei Papiri, mettendo finalmente in connessione le due aree dell’antica Herculaneum. La spiaggia si trova oggi a circa 4 metri al di sotto dell’attuale livello del mare, una condizione che ha sempre posto problemi di regimentazione delle acque. E proprio per risolvere queste criticità, il Packard Humanities Institute attraverso gli specialisti dell’Herculaneum Conservation Project a partire dal 2007 ha elaborato, in sinergia con la Soprintendenza di Pompei prima e con il Parco Archeologico di Ercolano poi, uno studio multidisciplinare finalizzato alla progettazione di un internvento risolutivo di tutte le problematiche aggravatesi a partire dagli scavi degli anni 80 del “900. e . Lo scopo dei lavori in corso è l’irregimentazione delle acque sorgive e piovane per prevenire l’allagamento dell’area dei fornici, conservare e salvaguardare il patrimonio,ampliare i livelli di fruizione di questa zona strategica del sito antico dove si ammira l’unico fronte a mare completamente conservato di una città antica.

Il passato ci insegna – interviene il Direttore Sirano– grazie ad un approccio multidisciplinare, è in corso un progetto sostenibile messo in campo in sinergia con il Packard Humanities Institute che mette insieme impianti e risorse antiche e moderne. La valorizzazione dell’antica spiaggia ha consentito importanti acquisizioni scientifiche, come la scoperta delle sequenze geologiche che fecero cambiare il livello del mare per molte volte dal III secolo a.C. sino al momento dell’eruzione, oppure gli innumerevoli materiali di legno e il famoso ultimo fuggiasco, trovato con la propria sacca da viaggio contenente i suoi beni più preziosi in una cassettina di legno. Ma questo progetto ha previsto anche la documentazione con i più moderni mezzi digitali e la conservazione dei resti dell’antica falesa tufacea del III secolo a.C., al tempo dell’eruzione sommersa dal mare e coperta da una spiaggia vulcanica, la cui sabbia è stata rimossa nel corso degli scavi della fine del secolo scorso. Il sistema naturale di drenaggio e regimentazione delle acque, completamente reversibile, svolge allo stesso tempo tre funzioni: quella idrica, quella di protezione dell’antica falesa e quella di fruizione con una superficie in materiale naturale percorribile anche con carrozzine. Infine il recupero delle acque con un sistema virtuoso di riutilizzo si inserisce in un complessivo approccio del Parco agli obiettivi dell’agenda 2030 in termini di resilienza e di energie rinnovabili.

Avviso Thermopolium V 10, 9 – attività in corso dal 6 febbraio 2023

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  • 3 Febbraio 2023

Da Lunedì 6 febbraio il Thermopolium V 10,9 è chiuso per lavori.

Comunichiamo ai nostri visitatori che tutti gli sforzi saranno tesi a ridurre al minimo la durata della chiusura per limitare eventuali disagi e permettere ai visitatori di osservare le lavorazioni che si stanno eseguendo per la tutela del bene.

Ci scusiamo per il disagio

 

From the 6th of February the Thermopolium V 10, 9 is closed for maintenance.

We ensure our visitors that our efforts will be aimed at keeping open or visible the Thermopolium as long as possible, to limit any inconvenience and allow participation to the restauration and manteinance activities in progress.

We are sorry for the inconvenience.

Scomparso il prof. Carbonara, dal Parco di Ercolano la vicinanza del Direttore Sirano e di tutto lo staff

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  • 2 Febbraio 2023

A ricordare il prof. Giovanni Carbonara, membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR), Roma. Medaglia d’oro dei Benemeriti della Cultura e dell’Arte, capofila della cosiddetta Scuola romana del restauro architettonico. dedica il pensiero Francesco Sirano, Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, unitamente a tutti i colleghi che si occupano da anni di questo patrimonio UNESCO.

“Nell’immensa produzione scientifica del professore Carbonara dedicata al restauro dell’architettura antica non sono mancati lavori che hanno riguardato direttamente o indirettamente il tema del restauro dell’antica Ercolano, dove antico e moderno coabitano in un intreccio inestricabile. La visione multidisciplinare che impronta gli interventi ercolanesi da decenni trovava pieno completamento nella presenza di autorevoli studiosi come il prof. Carbonara. Il Parco Archeologico di Ercolano aveva ospitato con onore il 1° dicembre 2017 Giovanni Carbonara con uno splendido intervento in occasione della presentazione della pubblicazione del volume, nato nell’ambito del partenariato pubblico privato con il Packard Humanities Institute, di D. Camardo e M. Notomista dedicato agli scavi Maiuri. L’impronta culturale del suo pensiero resta come patrimonio del continuo lavoro che interessa la città antica e contribuisce a consegnare alla storia il suo nome.”

Avviso chiusura Rampa e passerella fornici – dal lunedì al venerdì – febbraio 2023

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  • 31 Gennaio 2023

Durante il mese di febbraio dal lunedì al venerdì l’accesso all’area archeologica avverrà attraverso il ponte;  la Rampa di accesso all’area dei fornici e la passerella che attraversa l’antica spiaggia sono interessate da interventi di manutenzione/lavori. I  fornici restano comunque visibili dai punti panoramici del sito.

Ci scusiamo per il disagio

 

In February from Monday to Friday the entrance to the Archaeological Area is from the bridge and the fornici area will be closed for manteinance, but still visible from the panoramic points on site.

We are sorry for the inconvenience.

Avviso chiusura Rampa e passerella fornici – 24 gennaio 2023

  • paerco
  • 19 Gennaio 2023

Martedì 24 gennaio l’accesso all’area archeologica avverrà attraverso il ponte;  la Rampa di accesso all’area dei fornici e la passerella che attraversa l’antica spiaggia sono interessate da interventi di manutenzione/lavori. I  fornici restano comunque visibili dai punti panoramici del sito.

Ci scusiamo per il disagio

 

On the 24th of January the entrance to the Archaeological Area is from the bridge and the fornici area will be closed for manteinance, but still visible from the panoramic points on site.

We are sorry for the inconvenience.

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