IL COMPASSO DELLA VITA
con Melania Mazzucco e Annalena Benini
Venerdì 18 novembre, ore 20, Salone delle feste di Villa Campolieto

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  • 14 Novembre 2022

Montaigne definiva la vita come «un movimento ineguale, irregolare, multiforme». Come tale, imprevedibile, sempre spiazzante, irriducibile a una misura che consenta di pianificarla razionalmente.

Eppure, il compasso della vita è una contraddizione necessaria. Cos’è un progetto – di una stanza, di una città, di un romanzo, di una vita – se non il tentativo di dar forma all’informe, di canalizzare quel flusso secondo un disegno, fedeli a un ideale di esattezza e insieme consapevoli delle incognite che imporranno una variazione in corso d’opera, una rinegoziazione del nostro rapporto col mondo?

Venerdì 18 novembre alle 20 nel Salone delle feste di Villa Campolieto, per l’appuntamento mensile di Gli Ozi di Ercole – la rassegna prodotta dal Parco Archeologico di Ercolano, da un’idea del direttore Francesco Sirano con Gennaro Carillo, direttore artistico del ciclo di incontri – Melania Mazzucco intratterrà un racconto proprio sul compasso delle nostre vite con Annalena Benini. La conversazione prende le mosse dal romanzo di MazzuccoL’Architettrice (Einaudi 2019) dedicato alla vita e alle opere di Plautilla Bricci, prima donna architetto che ha disegnato, progettato e costruito una villa storica a Roma nel 600. Anche quando si scrive si costruisce e Melania Mazzucco è la grande architettrice di libri della letteratura italiana contemporanea. Una delle poche in grado di costruire solidi e vasti palazzi di carta sotto i nostri occhi. Dice infatti Benini: «un romanzo che ho molto amato questo: una vita di donna dentro la vita di Roma.  La vocazione e la conquista, il cammino faticoso di un’artista che deve restare nell’ombra ma emana troppa luce. Melania Mazzucco ha riportato in vita Plautilla Briccia, la prima donna della storia moderna che ha disegnato, progettato, costruito. Ha creato». Gli scrittori a volte sono come gli archeologi: riportano alla vita fatti, persone, oggetti dimenticati. «La storia può essere crudele – dice Mazzucco – e la vita di Plautilla ne è una conferma, con la sua cancellazione e la sua rimozione avvenuta già quando era ancora viva. Le è stata sottratta la maternità della sua villa, si è cominciato a dire che lì dentro avesse solo disegnato e dipinto e il suo nome è stato così gradualmente espunto da tutte le storie artistiche. Ma la letteratura, come l’archeologia, per fortuna, può sempre riportare alla luce ciò che si è inabissato ed è questo il viaggio che a me piace spesso fare. Anche perché rimettere Plautilla là dove è stata cambia pure la storia del presente. Per questo – conclude – mi è sembrato così importante ritrovarla. E per questo sarà singolare ri-raccontare la sua storia proprio a Ercolano».

Il prossimo e ultimo appuntamento di Gli Ozi di Ercole sarà il 2 dicembre con Il frutto del fuoco: Prometeo, Dedalo e altri miti della tecnica con Laura Pepe e Elena Bucci.

Melania Mazzucco

Scrittrice e saggista. Vincitrice nel 2003 del Premio Strega e poi di altri premi internazionali. Ha scritto articoli, reportage e racconti per il manifesto, Nuovi Argomenti, Il Messaggero, Il Sole 24 ORE, The New York Times, El País, La Repubblica, di cui è collaboratrice. I suoi romanzi sono tradotti in 23 paesi.

Annalena Benini

Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. La rubrica di libri “Lettere rubate” esce ogni sabato, l’inserto «Il Figlio» esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai 3. Dirige il mensile Review, la rivista letteraria del Foglio.

Terminato il mese di ottobre con + 47% visitatori
rispetto al 2021.
Folla di turisti per la festività di Ognissanti
Si aspetta il pienone della domenica gratuita

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  • 4 Novembre 2022

Il Parco Archeologico di Ercolano si conferma meta turistica in questo fine 2022. Sono stati ben 10.193 i visitatori nel lungo fine settimana di Ognissanti confermando il crescente interesse dei visitatori per Ercolano. “Con le 57603 presenze del mese di ottobre coroniamo- dichiara il Direttore Sirano– una stagione estiva che ci ha visto tra le mete predilette dei turisti provenienti da ogni parte del mondo.”

Coloro che hanno scelto la Campania come destinazione per questa prima settimana di novembre potranno ancora approfittare, sabato mattina, della visita all’Antico Teatro, il primo monumento ad essere scoperto nel 1738  nei siti vesuviani colpiti dal cataclisma ed i visitatori potranno accedervi scendendo a più di 20 metri sotto il materiale eruttivo, per ammirare il percorso concepito come una vera e propria esplorazione; potranno avventurarsi in un luogo unico e suggestivo, in cui sono presenti, oltre ai resti dell’antico edificio, reperti, graffiti lasciati nei secoli dai visitatori, che alla luce delle fiaccole attraversarono nel XVIII e XIX secolo le gallerie e i pozzi creati per penetrare nelle viscere dell’antica Ercolano. Visite a partire dalle ore 9.00 e fino alle 16.00 con turni anche in lingua inglese, costo del biglietto 5€, acquistabile in biglietteria oppure online al sito www.ticketone.it.

I visitatori infine potranno approfittare dell’accesso gratuito al Parco domenica 6 novembre, grazie all’iniziativa ministeriale #Domenicalmuseo, l’apertura mensile gratuita di siti museali e parchi archeologici.

Quarto appuntamento de Gli Ozi di Ercole
IL RACCONTO DEGLI OGGETTI
con Francesco Sirano e Alessandro Vanoli
Venerdì 21 ottobre ore 20, Villa Campolieto, Ercolano

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  • 19 Ottobre 2022

L’edizione di quest’anno de Gli Ozi di Ercole – da un’idea del direttore Francesco Sirano con Gennaro Carillo, direttore artistico – si intitola Il materiale della vita/ la vita materiale, perché punta l’attenzione su alcuni degli oggetti del sito dell’antica Herculaneum, come i legni, il mare, l’ambiente naturale di piante e vegetazione e si inserisce a perfetto coronamento della mostra Materia. Il legno che non bruciò ad Ercolano, che aprirà prossimamente alla Reggia di Portici.

Venerdì 21 ottobre alle 20, presso Villa Campolieto, a Ercolano, si terrà il quarto appuntamento del ciclo:Il racconto degli oggetti con Francesco Sirano e Alessandro Vanoli.

Vanoli, scrittore di lungo corso, ha una predilezione da sempre per le storie di mare e dunque concentrerà la sua attenzione sugli oggetti di legno tipici delle civiltà che sul mare affacciano, crescono e prosperano: «Il racconto di questi oggetti sarà l’occasione per indagare il Mediterraneo inteso come mondo di scambi e di culture. Attraverso la storia del legno è possibile capire come e quanto queste civiltà si siano mescolate. Ercolano con i suoi oggetti di legno è poi un unicum nel mondo antico. La lava lì ha funzionato come la sabbia a Pisa o certe torbiere del Nord, operando per noi uomini del futuro un vero miracolo».

E se Vanoli approfondirà l’oggetto legno legato al mare, per Francesco Sirano, direttore del Parco Archeologico di Ercolano, si tratterà di raccontare non solo alcuni oggetti simbolo del Parco ma più in generale il rapporto che con le cose si instaura, oggi come ieri: «Anche per gli antichi lo statuto di un oggetto dipendeva largamente dalla materia nella quale ara stato realizzato che per gli oggetti di lusso implicava ricerca, importazione e grande sapienza artigianale e dunque anche una storia complessa. Gli oggetti poi tutti non sono a se stanti, ma sono connessi all’esperienza umana, e così il loro significato cambia a seconda non dell’uso che ne facciamo ma di quel che rappresentano. Per noi, quelle cose sono – non si limitano a documentare – la nostra storia, la sua sintesi più compiuta ed eloquente. Per un archeologo rivenire non oggetti ha solo il sapore della scoperta ma apre le porte alla suggestione perché ci si chiede chi lo ha usato e quando e che cosa significava per chi lo ha posseduto. Un po’ come il cratere che Menelao dona a Telemaco nell’Odissea che non è ovviamente solo una coppa preziosa ma un oggetto con una storia importante e infatti gli dice: “Voglio un cratere donarti di bella fattura. D’argento/è tutto quanto; ma sono temprate nell’oro le labbra:/opra d’Efèsto. A me lo diede Fedimo, l’eroe/re dei Sidoni, quando, tornando da Troia, io li giunsi,/e la sua casa ospizio mi diede: a te voglio or donarlo”. In questo modo anche la storia di questo oggetto avrà un tassello in più, come un viaggio per mare che si arricchisce di nuove esperienze».

Soddisfazione espressa dal Direttore del Parco Francesco Sirano sulla partecipazione alla rassegna che accoglie un pubblico appassionato e interessato: «Nell’appuntamento di venerdì de Gli Ozi di Ercole parliamo degli oggetti e delle cose in legno ma poi sono gli stessi oggetti che parlano, ci narrano la storia, le storie di coloro che li hanno vissuti e di quelli che li hanno realizzati ed hanno vissuto nella magia di questo luogo del passato e del presente».

Considerate le temperature più fresche della sera l’incontro si terrà a Villa Campolieto; alla Fondazione Ville Vesuviane il Direttore Sirano rivolge il suo apprezzamento per la disponibilità e la fattiva collaborazione.

L’ingresso agli incontri è libero fino ad esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria.

Info: www.gliozidiercole.it egliozidiercole@gmail.com; cell. 3472931317

Prossimi appuntamenti: Il compasso della vita con Melania Mazzucco e Annalena Benini il 18 novembre(ore 20, Salone delle Feste di Villa Campolieto); Il frutto del fuoco: Prometeo, Dedalo e altri miti della tecnica con Laura Pepe e Elena Bucci il 2 dicembre (ore 20, Salone delle Feste di Villa Campolieto).

Una stagione ricca di novità al Parco Archeologico di Ercolano
Dal 15 ottobre il sito sarà aperto tutti i giorni

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  • 15 Ottobre 2022

Dal 15 ottobre al Parco Archeologico di Ercolano entra in vigore l’orario invernale: cancelli aperti dalle 8.30 alle 17.00 (ultimo ingresso 15.30), con una grande novità per la stagione autunnale: il sito ritorna accessibile tutti i giorni della settimana. Abolito quindi il giorno di chiusura settimanale del mercoledì istituito in tempo di Covid per permettere la sanificazione accurata degli ambienti.

Tra le altre novità introdotte: accesso per gli amici a quattro zampe. Una sperimentazione che il Parco ha voluto mettere in campo, aprendo l’area archeologica ai cani senza limitazioni di razza o taglia, confidando nella collaborazione dei visitatori proprietari, dai quali ci si aspetta, come sempre, la massima e attiva partecipazione alla tutela del patrimonio culturale custodendo i fedelissimi amici a quattro zampe e osservando le norme di igiene e decoro che già si utilizzano nella vita quotidiana, e con l’unica accortezza di evitare l’accesso alle domus con pavimenti mosaicati e affrescati.

Era insistente la richiesta di tenere aperto il Parco tutti i giorni della settimana da parte dei visitatori e viva era l’attesa da parte degli operatori del settore dell’accoglienza e dell’ospitalità che ad Ercolano si impegnano ogni giorno per rendere l’esperienza della visita unica e indimenticabile – dichiara il Direttore Sirano – Grazie alla recente immissione di personale di vigilanza e accoglienza siamo ora in grado di ritornare alla situazione pre Covid con l’apertura stabile, 7 giorni su 7. Inoltre abbiamo deciso di consentire in via sperimentale l’accesso ai cani, fedeli accompagnatori dei visitatori e oramai parte delle nostre famiglie, confidando nella preziosa e insostituibile collaborazione del nostro pubblico. Questa misura temporanea, che ci auguriamo di potere confermare in base all’esperienza che matureremo nei prossimi 6 mesi, è solo una delle iniziative che il Parco intende realizzare per diventare sempre più amico e vicino ai visitatori e alla comunità”.

Si conferma intanto la forte crescita del numero dei visitatori al Parco, nella top 15 dei siti più visitati d’Italia per #domenicalmuseo, e scelto sino a tutto il 30 settembre da più di 338.000 visitatori.

Povertà e Vulnerabilità dal passato alla globalizzazione
Convegno Internazionale, 3 e 4 ottobre 2022
3 ottobre – Società Nazionale di Scienze Lettere ed Arti in Napoli
4 ottobre – Parco Archeologico di Ercolano

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  • 3 Ottobre 2022

Si svolge il 3 e 4 ottobre 2022 tra Napoli ed Ercolano il Convegno Internazionale su ‘Povertà e Vulnerabilità dal passato alla globalizzazione’, organizzato dalla Prof.ssa Maria Vittoria Bramante dell’Università Telematica Pegaso.

L’Habitat, inteso come ambiente in cui l’uomo svolge la sua personalità, e col quale è intimamente connesso, è il luogo che ci ospita; di qui la necessità di difendere particolarmente il territorio, naturale e antropico, eredità del passato, che diverrà per il tramite delle azioni attuali eredità delle nuove generazioni. E dunque di studiare e conoscere il territorio, e primo fra tutti quello cittadino, soffermandosi su quegli elementi del corredo urbanistico e del decoro pubblico e nel caso di Ercolano della città antica nella città nuova, che lo rendono unico, riconoscibile, identitario. In tal senso il Parco Archeologico di Ercolano ha avviato da anni un lavoro sinergico per coinvolgere innanzitutto la comunità locale.

Il simposio reca un interessante sottotitolo ‘Famiglia Religione Diritto Economia Ambiente’, che individuano le direttrici di una ricerca scientifica che nasce nell’ambito del Progetto del Ministero di Scienza e Innovazione di Spagna sulla Vulnerabilità intrafamiliare e politica nel mondo antico.  

Si confronteranno sul tema, presentando i loro studi e le prospettive di ricerca, docenti delle Università spagnole di Madrid, Vigo, Oviedo insieme ai colleghi delle università Italiane, Telematica Pegaso, Federico II, Sannio, Salerno, la Sapienza, Bologna.

Lunedì 3 ottobre, la Società Nazionale di Scienze Lettere ed Arti in Napoli, che patrocina il Convegno, ospiterà la sessione inaugurale dei lavori nell’aula Pontano. Il 4 ottobre il Parco Archeologico di Ercolano diventerà cornice ospitante del simposio.

La Prof.ssa Bramante dichiara: “La Povertà e la vulnerabilità sono questioni antiche, e quanto mai attuali. Si potrebbe dire atemporali nella loro storicità. La prospettiva di questo convegno, tra le altre, è quella di mettere in evidenza come povertà e vulnerabilità possano essere chiavi di lettura del passato, prendendo particolarmente le mosse dalle testimonianze superstiti. Da questo punto di vista la ricerca che si concentra sui reperti archeologici in modo trasversale consente, da un lato, di conoscere, dall’altro di valorizzare opportunamente il bene culturale, e dall’altro ancora è una forma di tutela del patrimonio culturale, e costituiranno questi esiti eredità culturale.

Sono sempre più convinta che la ricerca scientifica applicata ai beni culturali e segnatamente ad Ercolano antica, cui sono particolarmente legata, costituisca ‘Mecenatismo culturale’. Vale a dire riconoscimento di quello che oggi si chiama cultural heritage, implementazione dei dati in nostro possesso, e costruzione ulteriore di sapere a vantaggio delle nuove generazioni, ma anche di innovative forme di valorizzazione, che il Parco di Ercolano conduce ormai da anni, con azioni di disseminazione importanti, e quanto mai efficaci. Penso ai Venerdi di Ercolano o agli Ozi di Ercole”.

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite sono 17 obiettivi, 169 goals e 232 indicatori. Il Target 11.4 è ‘Rafforzare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo’; la ricerca scientifica interdisciplinare è una forma di ‘Crescente investimento nella protezione e difesa del patrimonio culturale’, su cui occorre maggiormente lavorare.

‘Per tutti questi motivi – conclude la prof. Bramante – mi aspetto ottimi risultati dell’iniziativa, e ringrazio moltissimo il Parco, che testimonia con le sue azioni una sintonia di intenti con quanto ho appena detto, per averci ospitato, e per il contributo ai lavori proprio del Direttore Sirano’.

All’interno dell’Antiquarium del Parco Archeologico di Ercolano, il 4 ottobre, introdurrà il DirettoreFrancesco Sirano che approfondirà il tema a confronto con il caso del Parco di Ercolano e intesserà una trama con i vari interventi di docenti italiani ed esteri sul delicato tema della vulnerabilità della figura femminile e del mondo antico.

Il Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, orgoglioso di ospitare per una giornata i rappresentanti provenienti dalle diverse università europee, dichiara “Il Parco di Ercolano è luogo che favorevolmente si presta ad una rosa di tematiche, ognuna magicamente adatta al dialogo internazionale. Il tema del simposio ha stimolato l’interesse del Parco perché ad Ercolano si possono leggere attraverso l’evidenza archeologica i segni della vulnerabilità del tessuto urbano antico rispetto ai fenomeni naturali, ma anche le risposte che furono date e gli effetti sulla comunità locale. Il tema delle classi subalterne e delle interazioni con le élites locali rappresenta una delle più affascinanti prospettive di studio che un sito come Ercolano può offrire. Entrambe le tematiche, inoltre, non si limitano certo al solo periodo romano, ma investono un ampio arco cronologico che giunge sino a noi e ci interroga sulle strategia del futuro: ci sono davvero tutti gli elementi per una storia locale che guarda ad un orizzonte vasto e alla complessità dei problemi connessi ai fattori economici, sociali e culturali che hanno determinato dinamiche di lungo periodo e innescato processi di estremo interesse per una riflessione scientifica che voglia contribuire alla pianificazione sostenibile del futuro.

Il simposio è parte del  ciclo di convegni di rilevante interesse culturale promosso e organizzato da M.A.C.S., del cui comitato scientifico la prof.ssa Bramante è presidente,  su «Il mecenatismo a salvaguardia del patrimonio culturale nella dimensione internazionale e nazionale: l’Art Bonus come strumento di rilancio e la cultura» approvato e finanziato dal Ministero della Cultura, a testimonianza del fatto il confronto, in prospettiva diacronica a partire dall’antichità, è volto a valorizzare, per il tramite degli studi storico-giuridici, archeologici e letterari, il passato, le sue testimonianze e la sua eredità, in una prospettiva di tutela, promozione, custodia, e dunque la protezione e la salvaguardia del patrimonio culturale.

Il Prof. Goffredo Sciaudone, Presidente Generale, Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti e la Prof. Luigia Melillo, Rettrice di Pegaso International, esprimono molto interesse e sono lieti di ospitare e patrocinare l’evento.

Al Parco Archeologico di Ercolano
si chiude un’estate da sold-out
Grande successo per i percorsi serali del Venerdì

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  • 27 Settembre 2022

Il Parco Archeologico di Ercolano chiude l’estate con straordinari risultati. Sono appena terminati I Venerdì di Ercolano, l’offerta estiva del Parco che per 9 serate ha permesso ai visitatori di trascorrere momenti suggestivi per le antiche strade di Herculaneum.

Nel fascino notturno delle antiche vie illuminate, cicli di proiezioni hanno mostrato reperti, di solito custoditi all’interno dei depositi del Parco, nella interpretazione fotografica di Luciano Pedicini e Luigi Spina; e in un viaggio nel passato i visitatori sono stati condotti nell’incontro con Dedalo, il mitico inventore della falegnameria, rappresentato poeticamente attraverso i Tableaux Vivants del gruppo artistico Teatri 35.

 

Molto positivo anche il giudizio dei visitatori che hanno partecipato agli eventi serali facendo registrare il totale sold out per ogni serata. Il coinvolgimento del pubblico è stato sollecitato anche grazie ad una campagna di verifica del grado di soddisfazione resa possibile in collaborazione con la Pro Loco di Ercolano.

E lo stesso fenomeno continua per le aperture del teatro sotterraneo e per le serate de “Gli ozi di Ercole”, il ciclo di incontri spettacolo che si svolge ancora per qualche mese non solo nel Parco, ma anche in altre prestigiose sedi del territorio grazie alla sintonia e alla condivisione con il Comune di Ercolano e l’Ente Ville Vesuviane. 

Intanto il Parco di Ercolano si prepara ai prossimi eventi ai quali darà il loro supporto il neo assunto personale di vigilanza, arrivato nei giorni scorsi al Parco, risultato delle ultime procedure concorsuali del Ministero della Cultura che ha destinato ad Ercolano l’arrivo di 18 unità.

“Ci aspetta un autunno di grandi avvenimenti – dichiara il Direttore Francesco Sirano – evento clou di questo nuovo percorso sarà la presentazione della mostra sui legni che rappresenterà il coronamento del coinvolgimento territoriale che supera i confini fisici e valorizza le connessioni culturali con la sua dislocazione in una sede esterna al Parco, ma alla sua storia intimamente legata, quale la Reggia di Portici con eventi correlati  che si avvantaggeranno molto proprio del nuovo personale in forza al Parco, al quale auguro buon lavoro, con la passione e l’impegno che caratterizza l’intero personale dell’Istituto”.

Al Parco proseguono intanto le visite al Teatro Antico del sabato, tutte le info sul sito web del Parco www.ercolano.beniculturali.it

 

Architetto Gionata Rizzi
a un mese dalla sua scomparsa,
il ricordo del Parco Archeologico e di HCP

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  • 15 Settembre 2022

A un mese dalla scomparsa dell’architetto Gionata Rizzi, avvenuta a Milano lo scorso 16 agosto 2022, il Parco Archeologico di Ercolano e l’Herculaneum Conservation Project (HCP) si uniscono nel ricordo di questo straordinario professionista, esperto noto a livello internazionale nel campo del restauro archeologico, che ha contribuito in maniera incisiva proprio all’avvio, nel 2001, dell’iniziativa pubblico-privata che unisce l’Ente Parco alle Fondazioni Packard.

Considerato da molti una voce eterodossa e a tratti dissenziente nel campo del restauro, per Rizzi le rovine archeologiche rappresentavano una poesia intorno alla quale costruire, restituendo di significati il vuoto lasciato dal lungo abbandono. 

Ad Ercolano ha sperimentato e riacceso la discussione intorno al restauro come non era più successo dall’epoca di Amedeo Maiuri. Le coperture dell’Insula Orientalis I sono state insieme un omaggio al grande archeologo e un approccio inedito al suo lascito. Nei molti anni di lavoro ad Ercolano, Rizzi con la sua sensibilità e visione poetica ha continuamente posto interrogativi e invitato alla riflessione i colleghi archeologi e architetti, sui temi della conservazione, dell’interpretazione, del significato delle rovine nel mondo attuale. 

Allievo di Sir Bernard Feilden e dell’architetto Andrea Bruno, Rizzi ha intrapreso da subito la carriera internazionale, diventando consulente delle più note organizzazioni internazionali che operano nel campo dei Beni Culturali, come UNESCO, ICCROM, Getty Conservation Institute. Tra i suoi progetti italiani più noti, oltre ad Ercolano figurano le nuove coperture del sito archeologico di Piazza Armerina.

I colleghi dell’HCP si stringono intorno alla famiglia nel ricordo personale e professionale di Rizzi, amico oltre che collega, consigliere, punto di riferimento ed orientamento, instancabile contributore e acceso contestatore della mediocrità e del semplicismo. Jane Thompson, Manager dell’HCP, si apre in un sorriso rievocando le discussioni infinite e stimolanti che Rizzi riusciva a suscitare intorno al delicato equilibrio tra tradizione e innovazione, gestione e creatività. Paola Pesaresi, architetto HCP e allieva di Rizzi, ricordala capacità dell’architetto milanese di guardare sempre ‘oltre’, immaginando la cura delle rovine come la sfida urgente e collettiva a preservare per le generazioni future non la loro materia ma il loro significato.

Il Direttore del Parco Archeologico Francesco Sirano e il personale del Parco, avendo condiviso con l’architetto Rizzi un importante tratto del suo cammino professionale, ne ricordano l’eccezionale spirito di iniziativa e la propensione all’innovazione, unica via possibile per dare nuovo slancio al mondo del restauro archeologico. Un lascito di pensiero e di idee che il Parco porterà avanti nelle sue molte sfide a venire.

IL PIANETA DELLE PIANTE
Con Teresa Saponangelo e Stefano Mancuso

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  • 12 Settembre 2022


 

Venerdì 16 settembre, ore 20, Terme maschili Parco Archeologico di Ercolano

I miti, in particolare quelli di metamorfosi, dissimulano una verità dietro la finzione. La metamorfosi non va intesa soltanto come passaggio di stato, trasformazione, ma anche come manifestazione di una natura riposta. Il cacciatore mutato in cervo assiste impotente all’emersione della propria parte inumana, dell’animale che è sempre stato e ha dimenticato di essere. Allo stesso modo, la ninfa che diventa lauro e il giovane che rinasce fiore tornano a una dimensione originaria di unità del vivente, a quella che Merleau-Ponty definiva comunione indivisa. Trasformandosi in lauro per sfuggire ad Apollo, la Dafne di Ovidio incontra il destino scritto nel nome che porta. Nome di pianta: daphne significa alloro, lauro. C’è dunque coerenza – metodo – nella metamorfosi.

Di quella comunione, di quell’indistinto, le piante sono parte essenziale. Gli erbari sono anche repertori mitologici. Non a caso, la poesia vi attinge da sempre. Ma selve e giardini sono molto più di mere scenografie, tra paesaggi sublimi e luoghi ameni. Sono il mondo, se si considera che l’80 % della biomassa è fatto di piante.

Venerdì 16 settembre alle Terme Maschili del Parco Archeologico di Ercolano (corso Resina 187, Ercolano) l’attrice Teresa Saponangelo e il botanico Stefano Mancuso si incontreranno e intratterranno il pubblico proprio sul concetto e lo stato di metamorfosi in una narrazione che dalla poesia ovidiana (indubbiamente il testo più conosciuto e amato che ha ispirato e ispira scrittori, poeti, artisti e perfino stilisti) arriverà, in uno scambio continuo e proficuo, alle metamorfosi della natura, quelle a cui assistiamo da millenni e quelle alle quali dovremo prepararci in vista anche di un cambiamento inevitabile della natura che ci circonda.

«Forse proprio il poema di Ovidio – ha dichiarato Teresa Saponangelo – arriva maggiormente a un pubblico eterogeneo come quello che ci auguriamo di avere. E questo perché è immediato da recepire, soprattutto nel contesto in cui lo leggeremo. Il Parco è diventato un luogo meraviglioso in questi anni perché è stato fatto un lavoro prestigiosissimo. Sono molto felice di poterlo rivederlo ora, dato che manco da qualche anno».

Sulla metamorfosi in corso nel pianeta Gennaro Carillo, direttore artistico degli incontri, dice: «Noi siamo fatti di materia, l’uomo è parte della natura, è parte della materia. Non ci sono grandi differenze gerarchiche. Anzi, pensare alle differenze gerarchiche ci ha messo in una situazione molto seria e delicata. La presunta superiorità dell’animale uomo su tutto il resto del vivente, in un certo senso è come se lo avesse autorizzato a fare scempio del vivente considerando follemente la natura come una risorsa illimitata quando sappiamo bene tutti che la natura non lo è».

Stefano Mancuso

Botanico, accademico e saggista italiano insegna arboricoltura generale e etologia vegetale all’Università di Firenze.

Teresa Saponangelo

Teresa Saponangelo è un’attrice italiana, vincitrice del David di Donatello quale migliore attrice non protagonista per “È stata la mano di Dio”.

L’ingresso agli incontri è libero fino ad esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria.

Info: www.gliozidiercole.it e gliozidiercole@gmail.com; cel. 3472931317

Il materiale della vita/La vita materiale

Seconda edizione di Gli Ozi di Ercole 

È partita a maggio la seconda edizione di Gli Ozi di Ercole, prodotta dal Parco Archeologico di Ercolano, da un’idea del direttore Francesco Sirano con Gennaro Carillo, direttore artistico del ciclo di incontri tra  letterari con studiosi, filosofi, naturalisti, alle Terme Maschili del Parco Archeologico di Ercolano e nel Salone delle feste di Villa Campolieto. L’edizione di quest’anno, Il materiale della vita/ la vita materiale, punta l’attenzione su alcuni degli oggetti del sito dell’antica Herculaneum, come i legni, il mare, l’ambiente naturale di piante e vegetazione e si inserisce a perfetto coronamento della mostraMateria. Il legno che non bruciò ad Ercolano, che aprirà in autunno alla Reggia di Portici.

«Nella prospettiva della ricerca sul campo e dei Realien, di quanto viene alla luce durante gli scavi archeologici, i materiali e la vita materiale sono uno dei più potenti mezzi per avanzare la conoscenza storica sotto molteplici punti di vista. –  dichiara il direttore del Parco archeologico di Ercolano, Francesco Sirano – Anche per gli antichi lo statuto di un oggetto dipendeva largamente dalla materia nella quale ara stato realizzato che per gli oggetti di lusso implicava ricerca, importazione e grande sapienza artigianale. Materia in latino significa non solo il materiale di cui una cosa è fatta, ma anche sostanza alimentare, una provvista o riserva, un argomento di studio o di un discorso, persino spirito, indole e razza o specie negli animali. Materia in latino è anche il legno non lavorato. La materia è connessa all’esperienza umana, l’accompagna in tutte le sue fasi e nei momenti di vita aggregativa, ma è anche complementare allo spirito, la forza psichica e vitale la cui consapevolezza distingue gli umani da tutti gli altri esseri senzienti. Un rapporto, materia e spirito, che è stato affrontato, sognato, cantato, pensato, esorcizzato, affermato e negato, filosofeggiato in mille differenti modi ma che ci pervade tutti e da sempre. Se la materia costituisce forma e sostanza anche degli spazi nei quali agiamo, il contesto, quale luogo migliore di un sito archeologico come Ercolano si presta a fermarsi per trascorrere insieme e condividere pensieri, studi, riflessioni, immagini?».

«Siamo abituati a pensare quasi in termini gerarchicamente inferiori al materiale della vita e abbiamo molta retorica spirituale, quando in realtà lo stesso concetto di spirito è materiale – aggiunge il direttore artistico della rassegna Gennaro Carillo – Noi siamo fatti di materia, l’uomo è parte della natura, è parte della materia. Non ci sono grandi differenze gerarchiche. Anzi, pensare alle differenze gerarchiche ci ha messo in una situazione molto seria e delicata. La presunta superiorità dell’animale uomo su tutto il resto del vivente, in un certo senso è come se lo avesse autorizzato a fare scempio del vivente considerando follemente la natura come una risorsa illimitata quando sappiamo bene tutti che la natura non lo è».

Agosto da pre-pandemia al Parco di Ercolano
48.598 visitatori hanno scelto di varcare i cancelli del sito
A settembre ultimi appuntamenti con le visite serali, riapre il Teatro Antico

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  • 1 Settembre 2022

Dopo un agosto che ha visto il Parco Archeologico di Ercolano protagonista della scena nazionale quasi comparando i numeri del 2019, anno precedente alla sofferta parentesi della pandemia, con 48.598 visitatori che hanno esplorato le strade dell’antica città; si annunciano gli eventi a seguire la calda estate.

Il primo appuntamento di settembre è con la #domenicaalmuseo, ingresso gratuito a siti archeologici e musei nella prima domenica del mese voluta dal Ministero della Cultura, che permetterà l’accesso gratuito al Parco il 4 settembre.

A settembre ritornano inoltre le visite sotterranee tra i cunicoli borbonici del primo monumento rinvenuto nei siti vesuviani nel corso del Settecento: il Teatro antico di Herculaneum. Riaperto il 23 aprile, dopo una pausa nei mesi centrali dell’estate per ottimizzare un’offerta diversificata al proprio pubblico, a grande richiesta riprendono le visite ogni sabato, a partire dal 3 settembre.

I biglietti, disponibili in biglietteria ed online, potranno essere acquistati sul sito www.ticketone.it, al link https://bit.ly/3Ow8QC2, e direttamente presso la biglietteria del Parco. I visitatori interessati sono invitati ad acquistare in anticipo i biglietti di accesso al Teatro antico, vera e propria esperienza speleologica nelle viscere dell’antica Ercolano, considerato che anche tale evento si avvia a continuare la grande stagione dei sold out degli eventi del Parco.

Completamente esauriti infatti tutti i biglietti delle ultime date de i Venerdì di Ercolano che anche a settembre consentiranno ai fortunati visitatori che si sono già assicurati il biglietto il Parco di Ercolano al chiaro di luna, con i percorsi guidati notturni arricchiti di luci, proiezioni di immagini, oltre ai suggestivi “Tableaux Vivants”: uncoinvolgente viaggio tra le meraviglie della città antica, realizzato grazie al Piano di Valorizzazione MIC 2022. Le ultime aperture serali ci saranno il 2 e 9 settembre, e quella straordinaria al costo simbolico di un euro del 24 settembre in occasione delle Giornate Europee. Tema italiano delle GEP 2022 “Patrimonio culturale sostenibile: un’eredità per il futuro” che riprende e amplia lo slogan europeo “Sustainable Heritage”, scelto dal Consiglio d’Europa e condiviso dai Paesi aderenti alla manifestazione, e lo amplia con una riflessione sul patrimonio culturale come eredità per le generazioni future.

Ugualmente esauriti i posti per il 16 settembrequando torna il terzo appuntamento de Gli ozi di Ercole Il materiale della vita//La vita materiale , con Stefano Mancuso e Teresa Saponangelo in Il pianeta delle piante. Dialogo aperto sulla metamorfosi intesa non soltanto come passaggio di stato, trasformazione, ma anche come manifestazione di una natura riposta.

I visitatori interessati a tutte le proposte del Parco sono sempre invitati ad acquistare con ampio anticipo i biglietti di accesso, considerato che ogni iniziativa si avvia a diventare ben presto sold out.

Molto soddisfatto appare il Direttore Francesco Sirano, che dichiarail Parco è una macchina con ingranaggi in sincronia che comporta un lavoro intenso e attento, ma i risultati arrivano e raccogliamo i frutti di un tale impegno che svolgiamo con passione e dedizione. I dati di affluenza premiano le scelte di offerta al pubblico e l’invito è quello di partecipare alle diverse proposte per una fruizione sempre più completa e ampia

Al Parco Archeologico di Ercolano si preannuncia un’estate da sold out
Grande successo per i Venerdì e grande affluenza a Ferragosto

  • paerco stampa
  • 16 Agosto 2022

Il Parco Archeologico di Ercolano si lascia alle spalle un Ferragosto targato sold out. 5591 persone nel weekend di ferragosto (da sabato a lunedì 15 agosto 2022) hanno infatti deciso di visitare l’antica Herculaneum sotto il sole caldo di un agosto inoltrato. Il mese estivo ha dato il benvenuto ai suoi visitatori con la giornata gratuita il 7 agosto; un successo per #DOMENICALMUSEO, iniziativa del Ministero della Cultura che prevede l’ingresso gratuito la prima domenica del mese e che ha consentito al Parco Archeologico di Ercolano di classificarsi ai primi Top 15 #museitaliani per numero di affluenza.

E sono continui i sold out anche per i Venerdì di Ercolano, i percorsi notturni di visite guidate e performance, che per l’edizione di quest’anno propongono il legno come tema centrale. Le serate si ripeteranno ogni venerdì fino al 9 settembre e si consiglia vivamente l’acquisto con largo anticipo sul sito Ticketone per non perdere la magia delle meravigliose visite notturne nell’antica Herculaneum.

Il Parco Archeologico di Ercolano registra ingressi più che raddoppiati rispetto allo scorso anno, siamo quasi ai numeri del periodo pre-pandemia – dichiara soddisfatto il direttore Francesco Sirano – Ci lasciamo alle spalle un primo semestre di eventi straordinari come il Close up Cantieri, gli Ozi di Ercole, i Venerdì di Ercolano, che hanno consentito di rivivere il Parco in un’atmosfera che mancava da alcuni anni. E non finisce qui. Il Parco si prepara ad accogliere un autunno ricco di novità, tra le quali il nostro fiore all’occhiello: la mostra sui reperti lignei dell’antica città. Ma intanto godiamoci ancora queste ultime settimane d’estate con i Venerdì, che anche quest’anno hanno registrato un enorme successo”.

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