I Venerdì di Ercolano Il mondo del cibo tra alimentazione e tradizioni culinarie. Anteprima riservata alla stampa e alla comunità locale il 14 luglio

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  • 7 Luglio 2023

Parte il 14 luglio il ciclo di aperture serali del Parco Archeologico di Ercolano de I Venerdì di Ercolano”, i percorsi notturni di visite guidate con una serata dedicata alla stampa con visita in anteprima. 

Le esperienze serali offrono percorsi accompagnati al sito vestito di luce tra gli incanti della città antica arricchiti dalle performances teatrali di Teatri 35 e l’edizione 2023 sarà dedicata a Cibo e alimentazione con un tour che condurrà i visitatori in un viaggio nelle abitudini degli antichi ercolanesi.

Anteprima riservata alla stampa il 14 luglio 2023 ore 20.30, guida d’eccezione il Direttore Francesco Sirano. 

I giornalisti interessati dovranno comunicare la propria adesione alla mail ercolano.ufficiostampa@cultura.gov.it entro martedì 11 luglio 2023.

INFORMAZIONI PER LA PARTECIPAZIONE ALL’ANTEPRIMA STAMPA:  

I giornalisti accreditati dovranno presentarsi all’ingresso di Corso Resina almeno 10 minuti prima dell’inizio dell’anteprima stampa. È consigliabile l’uso di scarpe basse e comode. Le serate estive si godono meglio proteggendo la pelle con lozioni contro le punture degli insetti.

Nei prossimi giorni saranno inseriti online su ercolano.beniculturali.it le prevendite dei biglietti e tutte le informazioni per la visita.

A sei mesi dall’inaugurazione della Mostra Materia si sfiora il tetto dei 30.000 visitatori alla Reggia di Portici. Una passeggiata da re conduce i visitatori dagli scavi alla residenza reale borbonica

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  • 30 Giugno 2023

Complice il bel tempo, il sole e la gioia di stare all’aria aperta, per i nostri visitatori la passeggiata è da re: la strada che oggi si percorre per la visita integrata al Parco Archeologico di Ercolano e alla Mostra Materia – Il legno che non bruciò a Ercolano, è la stessa che in epoca borbonica portò i reperti dagli scavi di Herculaneum al primo luogo dove furono custoditi: la Reggia di Portici.

Aperta al pubblico a dicembre 2022, la MostraMateria – Il legno che non bruciò a Ercolano che espone alla Reggia di Portici i reperti del Parco Archeologico di Ercolano, giunge al traguardo dei 6 mesi. Quasi 30.000 turisti hanno potuto fare un viaggio tra le bellezze lignee dell’antica Ercolano alla scoperta della Reggia di Portici, che grazie alla sinergia con il Parco registra presenze triplicate a confronto con lo stesso periodo dello scorso anno.

Protagonista indiscusso della mostra appunto il legno; Ercolano infatti non solo è l’unica città del mondo romano che conserva il suo antico fronte a mare e l’elevato delle case sino al secondo piano, ma è anche il solo sito romano a conservare in enormi quantità il legno come materiale di costruzione, di arredo e non solo. Lo si deve al particolare tipo di seppellimento, causato dalle ondate di fango vulcanico dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Assolutamente unico il patrimonio di reperti dell’antico sito: dai serramenti come porte, finestre, tramezzi, fino ai soffitti, agli arredi, armadi, casse, tabernacoli, letti e tavolini in legno, frutto di un lavoro artigianale realizzato con grande perizia. L’accurata opera di restauro ha consentito il recupero di preziosissimi oggetti che, pur presentandosi, nella maggior parte dei casi, come legno carbonizzato, conservano la loro forma originale e la raffinatezza delle decorazioni intagliate.

Tra il Parco Archeologico e la settecentesca Reggia di Portici, residenza di caccia della famiglia reale borbonica e sede del Herculanense Museum, tra i primi musei archeologici al mondo, progenitore del MANN e meta dei viaggiatori del Grand Tour, – dichiara il Direttore del sito archeologico Francesco Sirano – i visitatori possono godere di una doppia esperienza fantastica di conoscenza: gli incredibili mobili e arredi dell’antica Ercolano e la favolosa Reggia sospesa tra mare e il verde, sede da 150 anni di uno dei più importanti dipartimenti di Agraria d’Italia. Il Parco ha fortemente voluto questa mostra per moltiplicare gli effetti positivi sulla diffusione della conoscenza e dei valori identitari del territorio. Un territorio nel quale il rapporto con la storia si fa emozione e diretta consapevolezza grazie alla visita integrata a questi due siti culturali di straordinaria intensità.

Ed il mare che abbraccia idealmente e realmente i due comuni di Ercolano e Portici, partecipa da protagonista naturale alle iniziative da parte degli amministratori che tessono alleanze e trame di intese per valorizzare un territorio allargato che non si ferma agli stretti confini del Parco Archeologico. Vogliamo che il numero di visitatori che raggiungono la Reggia di Portici cresca ulteriormente, vogliamo migliorare la qualità della vista e vogliamo che i primi a goderne siano proprio i cittadini dell’area e sicuramente la bella stagione sarà nostra alleata. Continueremo con le connessioni territoriali che sono di sicuro una carta vincente per lo sviluppo di tutta l’area”.

Il Direttore del Centro MUSA Stefano Mazzoleni dichiara: Una mostra emozionante di reperti straordinari che si aggiunge al percorso di visita del sito museale integrato della Reggia di Portici, un luogo sorprendente per bellezza architettonica e artistica, di testimonianza archeologica e di esperienza scientifica, nell’anno in cui si celebrano i 150 anni della Scuola Agraria di Portici e che nei prossimi mesi vedrà anche l’allestimento dei Musei delle Scienze Agrarie nelle nuove sale restaurate dalla Soprintendenza nel piano nobile della Reggia.” 

L’esposizione – prodotta dal Parco Archeologico di Ercolano e che si avvale del contributo della Città Metropolitana di Napoli, oggi proprietaria della Reggia, del Dipartimento di Agraria e del Musa – Centro Museale Reggia di Portici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, con lo sponsor di HEBANON Fratelli Basile 1830, e il cui allestimento è affidato alla società ACME04 – si articola in 6 sezioni, e sarà visitabile fino al 31 dicembre secondo i seguenti orari per la stagione estiva 9:30 – 19:00(ultimo ingresso ore 17:30). 

È possibile, con un unico biglietto integrato di € 15,00 visitare la il Parco Archeologico di Ercolano, Mostra Materia, la Reggia di Portici, l’Herculanense Museum, l’Orto botanico; mentre il biglietto per la mostra è di € 5,00. 

Tutte le informazioni sul sitowww.matreiainreggia.it e www.ercolano.beniculturali.it

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L’Università di Napoli L’Orientale conferisce la Laurea Honoris Causa a Andrew Wallace-Hadrill

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  • 14 Giugno 2023

L’università L’Orientale di Napoli ha conferito nella mattinata del 14 giugno, la Laurea Honoris Causa in Archeologia: Oriente e Occidente al prof. Andrew Wallace Hadrill insigne studioso di archeologia romana e direttore per lunghi anni della British School at Rome e dell’Herculaneum Conservation Project.

Il Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano dichiara: “Gli studi di Andrew Wallace Hadrill sono stati di fondamentale importanza in particolare nel campo dell’archeologia domestica e della topografia romana. Un plauso alla sensibilità e intelligenza culturale di Fabrizio Pesando, membro del comitato scientifico del Parco, per avere fortemente promosso questo meritato riconoscimento da parte dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli. Il nostro sito ha beneficiato molto del grande lavoro che Andrew ha svolto in HCP e anche dopo la conclusione della sua esperienza, con pubblicazioni scientifiche e attività di divulgazione ha contribuito alla conoscenza di Ercolano e di tutt l’Area vesuviana a livello internazionale”.

Nel 2001 il Packard Humanities Institute, fondazione no profit americana di David W. Packard, manifestò l’intenzione di impegnarsi nel campo dei beni culturali in Italia; conobbe il Parco archeologico di Ercolano e anche grazie al lavoro di interconnessione svolto da Andrew Wallace-Hadrill, grande conoscitore del complesso archeologico vesuviano nel suo complesso, il mecenate americano e l’allora Soprintendenza di Pompei e Ercolano entrarono in contatto e dalla loro sintonia è nato l’Herculaneum Conservation Project.

Questa esperienza ha donato nuova luce agli Scavi, con studi scientifici, restauri e nuove scoperte, e l’esito forse più importante, i primi cicli pluriennali di manutenzione programmata. L’esperienza ercolanese ha aperto e continua a consolidare la strada verso un nuovo mecenatismo in Italia: non una semplice donazione di denaro, ma un affiancamento costante e capillare all’amministrazione pubblica, con iniezioni di risorse intellettuali multidisciplinari, spesso locali, che hanno favorito il rapporto con il territorio e con le sue comunità, anche nazionali e internazionali.

Come nota Jane Thompson, che guida la collaborazione pubblica-privata ancora oggi per lefondazioni Packard, “la strada intrapresa nel 2001 si è dimostrata efficace e lungimirante oltre ogni aspettativa, dimostrando nel tempo quanto l’apertura delle istituzioni MIC a nuove forme di partenariato, ai non profit, al territorio, era la chiave per miglioramenti trasversali alle attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano”.

Alla cerimonia hanno presenziato: Roberto Tottoli Rettore, Andrea Manzo Direttore del Dipartimento Asia, Africa e Mediterraneo Laudatio, Fabrizio Pesando Professore ordinario di Archeologia e storia dell’arte romana.

Nell’occasione Andrew Wallace-Hadrill ha tenuto la Lectio magistralis ‘Una vista da Miseno: la prospettiva di Plinio il Vecchio sulla natura e sul lusso’.

QUANDO LE PAROLE E I FATTI VANNO INSIEME Il Parco Archeologico di Ercolano riceve il premio Special Star Art Direction

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  • 12 Giugno 2023

Il Parco Archeologico di Ercolano ha ottenuto laNomination in Short List e il premio Special Star per l’Art Direction, con il brand ideato da Carmi e Ubertis nel 2021 e inserito nella XXVII edizione del Premio Mediastars nella sezione Corporate Identity.

Dopo quattro anni di esperienza nel 2020 erano maturi i tempi per un primo passo verso una strategia di comunicazione che rispecchiasse l’approccio completamente rinnovato ai temi della tutela e della valorizzazione dello straordinario luogo patrimonio dell’Umanità e la congiunzione di forma e contenuto ha portato a questo riconoscimento il cui valore esula dal campo degli addetti ai lavori. “Nell’attuale panorama delle istituzioni culturali qualche volta è necessario che un insieme di attività, di storie e anche di sentimentidichiara il direttore del Parco Francesco Siranopossano essere sintetizzate in modo efficace e riconoscibile con una parola o con un segno che non risuonino come un vuoto tributo allo scimmiottamento di pratiche di marketing mai integralmente applicabili nel campo dei beni culturali. Per fare questo decidemmo che in questo processo fossero coinvolti tutti gli attori sia interni sia esterni all’istituzione Parco, ma tutti ugualmente destinatari di un comune dovere di cura del bene culturale Ercolano. Questo processo condiviso è stato accompagnato da una delle agenzie più sensibili in Italia che aveva già dato prova delle sue capacità proprio nel campo dei beni culturali. E il risultato è stato un segno che interpreta la visione del parco in modo così efficace da ricevere un tributo anche da parte di un prestigioso e serissimo premio che quest’anno ha avuto come tema proprio la verità nel mondo delle fakes news”.

Aggiunge Elio Carmi, Art Director di Carmi e Ubertis“Il nostro lavoro è raccontare attraverso un segno identitario il valore aggiunto che la nostra committenza esprime, la sua unicità, distintività, vocazione valoriale e questo progetto restituisce la grande sinergia di un territorio di cui il Parco Archeologico di Ercolano, è un motore propulsore.” 

Il Parco si appresta ora al secondo passo nella sua evoluzione verso un luogo dove si fanno ricerche, innovazioni, dove si studia e si conserva il patrimonio, ma anche un luogo aperto e permeabile che accoglie e rende tutti protagonisti dell’esplorazione tanto del sito archeologico quanto degli innumerevoli valori culturali ad esso connessi.

Infatti sempre nell’ambito del partenariato pubblico privato con il Packard Humanities Institute, che ha donato la progettazione, è in svolgimento con fondi europei del MiC il progetto per la digitalizzazione e l’accessibilità dell’intero patrimonio materiale e immateriale dell’antica Ercolano. Archivi, fotografie, catalogazione, disegni, scansioni 3D saranno messe a disposizione in un vero e proprio portale dei servizi del Parco insieme ad una serie di applicazioni e a sistemi di fruizione sia a distanza che nel sito stesso.

 

Questo premio- conclude il Direttore– è il riconoscimento del quotidiano lavoro che tutti coloro che lavorano nel Parco svolgono con dedizione e serietà, ma anche il riconoscimento per una comunità che dentro e fuori del Parco sta giorno per giorno prendendo in carico l’insieme dei valori direi di civiltà che caratterizzano lo spirito del luogo non a caso identificato con l’eroe Ercole sospeso tra umano e divino e capace di ogni e più incredibile impresa.”

Al Parco di Ercolano il quarto Seminario di AISI

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  • 7 Giugno 2023

SITI IPOGEI TRA RICERCA E FRUIZIONE  

Il caso del Teatro romano di Ercolano tra archeologia e ingegneri 

Si è tenuto lo scorso 6 giugno il Seminario “Siti ipogei tra ricerca e fruizione – Il caso del Teatro romano di Ercolano tra archeologia e ingegneri” promosso dall’Associazione Italiana di Storia dell’Ingegneria (AISI) e il Consiglio Nazionale degli Ingegneri.

L’AISI ha tra le sue attività istituzionali più rilevanti l’organizzazione del biennale Convegno Internazionale di Storia dell’Ingegneria, oltre a una serie di Seminari che approfondiscono monograficamente temi caratteristici della disciplina.

Questo quarto Seminario, organizzato con il Parco Archeologico di Ercolano con il Patrocinio degli Ordini delle Provincie di Napoli e Salerno, ha come protagonista il Teatro romano di Ercolano dove è iniziata nel 1738 la ricerca archeologica sistematica in Occidente. Si tratta di un monumento di grande fascino e di interesse non solo dal punto di vista archeologico, ma anche da quello ingegneristico. In particolare, il Seminario si occupa del tema dei siti archeologici ipogei, focalizzando l’attenzione su un tema all’ordine del giorno in tutta la penisola italiana praticamente senza esclusioni, cioè la presenza di gas eradon, a partire dalla determinazione dei ricambi d’aria per finire alle possibili soluzioni per garantire la fruizione del monumento nel rispetto della salvaguardia della salute.

Soddisfatto il direttore SiranoSi conferma con questa iniziativa la caratteristica fondante del Parco Archeologico di Ercolano, un open lab multidisciplinare, terreno di confronto e di continua innovazione che attrae costantemente molteplici competenze da diverse branche della conoscenza mettendole a sistema e offrendo spunti sempre innovativi per la ricerca scientifica e tecnologica con importanti ricadute sulla filiera di conoscenza, conservazione, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale per temi il cui interesse supera di gran lunga lo specifico caso di Ercolano che diventa da questo punto di vista un caso studio esemplare.L’approccio che abbiamo utilizzato ad Ercolano di monitoraggio continuo e di determinazione delle migliori condizioni per la visita, secondo le indicazioni delle attuali normative e in collaborazione con INAIL, ci conforta e conferma nelle scelte sinora operate per garantire la sicurezza di tutti coloro che frequentano il teatro antico, ma aprono altresì nuove prospettive per futuri sviluppi.”

Questa giornata di studio vuole evidenziare ancora una volta che lo scambio tra competenze e professionalità diverse è fondamentale per creare sinergie metodologiche e scientifiche tra archeologi e ingegneri” dichiara la Professoressa Francesca Romana d’Ambrosio, Presidente AISI.

 

Il Parco Archeologico di Ercolano tra i siti più visitati d’Italia: la gestione resiliente tra boom di visitatori e turismo sostenibile.

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  • 1 Giugno 2023

Il Parco Archeologico di Ercolano sta registrando un vero boom di visitatori tanto da piazzarsi tra i primi in Italia scelti dai turisti. La rilevazione di tale dato è particolarmente evidente dal prolungamento dell’orario di apertura che coincide con l’avvio della stagione estiva; è da allora che i numeri del sito Patrimonio dell’UNESCO risultano essere quasi triplicati.  

Per la sicurezza delle condizioni di visita e la tutela delle superfici decorate delle domus, nei giorni di maggiore affluenza, come le giornate ad accesso gratuito, si potrebbero verificare brevi chiusure o contingentamenti degli ingressi contemporanei per l’accesso a singole abitazioni i cui pavimenti sono in corso di monitoraggio e di studio per individuare i motivi di particolare fragilità e programmare tempestivi interventi come per la Casa del Bicentenario. 

Quello che ci aspetta sarà un altro week end di grande successo con un raddoppio di giornate a ingresso gratuito: il 2 giugno Festa della Repubblica Italiana e domenica 4 giugno con la riproposta dell’iniziativa ministeriale #domenicalmuseo come 1° domenica del mese. E in queste occasioni l’accesso alla Casa del Bicentenario sarà consentito dalle ore 8,30 alle 10,00 e dalle 15 a chiusura sito.

Siamo tenuti a rispettare una sostenibilità nella frequenza del Parco dichiara il Direttore Siranoche in quanto sito all’aria aperta necessita di una particolare attenzione nella salvaguardia e la pressione antropica si aggiunge al complesso di variabili esterne che gravano sulla conservazione di questo delicato e unico sito UNESCO patrimonio dell’Umanità. Il nostro impegno quotidiano mira a trovare un equilibrio tra fruizione e conservazione attraverso una sempre maggiore e diffusa consapevolezza da parte di una sempre più affezionata e crescente platea di visitatori potendo contare sulla loro sensibilità e partecipazione ai processi di conservazione che gravitano intorno ad un parco archeologico. In tale processo possiamo fare affidamento anche su una appassionata community già esistente e in continua crescita che ci supporta nella nostra incessante attività per preservare il patrimonio culturale alle generazioni future”.

La sostenibilità della visita è un concetto legato al tema della cura, la stessa che tutti noi abbiamo per le nostre case e per i nostri ricordi più preziosi. Il Parco in tal senso interpella tutti coloro che lo frequentano affinché contribuiscano a questo processo che richiede non solo tante professionalità specialistiche ma anche attenzione e quasi affezione verso luoghi della nostra comune memoria, basi per pensare ad un futuro ricco di valori culturali e di sapienza non solo scientifica ma anche artigianale e artistica.

“Built Heritage (CBH23)” all’interno del corso ICCROM svolta la formazione al Parco di Ercolano

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  • 27 Maggio 2023

Nell’ambito del Course on Conservation of Built Heritage 2023 (Roma 17 marzo – 2 giugno) che ICCROM propone periodicamente, si sono svolte, gli scorsi 18 e 19, le giornate formative e i sopralluoghi dedicata al Parco Archeologico di Ercolano.

Da ogni parte del mondo i partecipanti al prestigioso corso, che offre ad un’ampia gamma di professionisti della gestione dei luoghi culturali, approfondimenti su questioni tecniche all’interno del più ampio contesto di ricerca, di conservazione, di coinvolgimento del pubblico, al fine di collegarle entro un più generale e consapevole orizzonte di pianificazione e gestione strategica.

Gli studiosi, accompagnati dal team HCP e dallo staff del Parco, hanno avuto accesso ai principali cantieri in corso nell’ambito della conservazione e della manutenzione programmata del sito UNESCO (Terme Suburbane, “Antica Spiaggia”, “Domus” e “legni del Decumano massimo” e c.d. Scavi Nuovi, Villa dei Papiri), ma si sono spinti anche sul territorio con un sopralluogo su Via Mare, visita della mostraMateria Il legno che non bruciò a Ercolano alla Reggia di Portici, al mercato di Pugliano – dove hanno avuto modo di incontrare e dialogare con comunità e organizzazioni del territorio – per concludersi con esercitazioni di coprogettazione a Villa Campolieto dove sono stati accolti dal Presidente Gennaro Miranda e gli altri vertici dell’Ente Ville Vesuviane e dal Consigliere della Città Metropolitana con delega in materia di agricoltura e promozione del territorio, Vincenzo Cirillo.

L’ICCROM, Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali, è l’organizzazione intergovernativa che opera al servizio dei suoi Stati membri per promuovere la conservazione di tutte le forme di patrimonio culturale, in ogni regione del mondo.

Restauro, manutenzione programmata, ma anche sito archeologico come parte integrante del territorio, i punti cardine delle giornate trascorse a Ercolano da parte del gruppo di professionisti del corso ICCROM,interviene il Direttore del Parco Archeologico di Ercolano Francesco Sirano – con accento sui successi ma anche sulle sfide ancora aperte. La presenza ICCROM ad Ercolano riconferma la funzione di laboratorio multidisciplinare a cielo aperto di questo straordinario sito. Ercolano si dimostra di nuovo caso studio d’importanza internazionale per come, con visioni di lungo periodo, si affronta il tema della gestione e della conservazione del patrimonio archeologico a scala urbana e il cruciale nesso tra salvaguardia/fruizione e il più ampio sviluppo sostenibile del territorio circostante; un approccio condiviso e che è alla radice del partenariato pubblico privato con il Packard Humanities Institute.”

“Il confronto con colleghi da oltre 20 paesi di tutto il mondo, il cui livello di preparazione è altissimo, che gestiscono patrimoni culturali dalle caratteristiche più disparate e agiscono in contesti sociali, economici e politici in alcuni casi simili e in altri differenti dal nostro è stato di grande beneficio anche per tutti noi che lavoriamo per il futuro di Ercolano, città antica e città moderna, attraverso un interscambio e il reciproco arricchimento.” – nota Jane Thompson, responsabile del partenariato pubblico-privato per la Fondazione Packard. 

26 maggio Il Parco Archeologico di Ercolano garantisce tutti gli sforzi per contenere eventuali disagi ai visitatori durante lo sciopero del personale privato dei servizi didattici

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  • 25 Maggio 2023

Per la giornata del 26 maggio 2023 i servizi didattici del Parco Archeologico di Ercolano potrebbero subire alterazioni o interruzioni per uno sciopero dei dipendenti della società Coopculture, gestore privato del personale dei servizi didattici.  

Il Parco comunica ai propri visitatori che profonderà tutti gli sforzi per contenere i disagi che potrebbero derivarne.  

Il Parco continuerà come sempre a portare avanti il dialogo e tutte le iniziative mirate all’integrazione, arricchimento e diversificazione dell’offerta culturale e dei servizi per migliorare tutti insieme l’esperienza di visita del luogo straordinario che è l’antica Ercolano.  

 

Il Principe Hassan di Giordania in visita al Parco Archeologico di Ercolano per consolidare legami culturali.

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  • 16 Maggio 2023

Si è svolta nei giorni scorsi la visita del Principe Hassan di Giordania al Parco Archeologico di Ercolano. Entusiasta il Principe che ha dichiarato di voler visitare i luoghi per la loro connessione con il filosofo epicureo del I sec. a. C. Filodemo nativo di Gadara (attuale Umm Quais, in Giordania), i cui libri ci sono pervenuti proprio dalla Villa dei Papiri ad Ercolano,e perché rappresentano una connessione culturale tra Giordania e il mondo classico, con le testimonianze della cultura romana e della Grecia antica.

A fare gli onori di casa il Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano, che dichiara di essere orgoglioso di poter presentare un sito archeologico dall’importanza storica cruciale nella memoria e nella costruzione dell’identità culturale tramandata ai popoli contemporanei. “Ercolano rappresenta in maniera incredibilmente attuale tanta parte della nostra storia. Il Parco sta lavorando per restituire al pubblico di tutto il mondo un progressivo ampliamento della fruizione che condurrà in tempi non lontani, con la conclusione dei lavori di manutenzione, messa in sicurezza e restauro fino alla Villa dei Papiri”.

La visita del Principe Hassan di Giordania costituisce la conferma dell’attualità dei testi tramandati dai papiri ercolanesiinterviene Gianluca Del Mastro, professore di Papirologia, Università della Campania Luigi VanvitelliUn messaggio di pace, di fratellanza e rispetto reciproco che si perpetua nei secoli e di cui il Principe Hassan, proprio come Filodemo, l’autore principale dei testi ercolanesi, si fa portavoce. La visita del Principe prelude a progetti comuni, volti alla riscoperta di valori culturali che non conoscono confini. Visitare con il Principe la Villa dei Papiri è stato emozionante: ringrazio la Direzione e tutto il personale del Parco archeologico per l’organizzazione e la generosa accoglienza”.

Ad accompagnare il direttore una delegazione dei giovani Ercolanesi dell’Istituto Tilgher, impegnati presso il Parco in una esperienza di PCTO, che consente loro di confrontarsi con un variegato pubblico sempre più numeroso e sempre più proveniente da tutto il contesto internazionale. Un segnale che anche attraverso la giovane età dei partecipanti parla al mondo di futuro, di connessione, di dialogo interculturale e costruzione di ponti tra culture.

Close up cantieri: a Ercolano visitatori protagonisti ogni venerdì a partire dal 12 maggio.
Il 13 maggio per la Notte Europea dei Musei apre il Teatro Antico

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  • 11 Maggio 2023

 

Un denso fine settimana si prepara al Parco Archeologico di Ercolano con l’avvio di Close up Cantieri il 12 e la Notte dei Musei il 13 maggio. 

L’antico sito è pronto a riaprire i cantieri e ad accogliervi i propri visitatori: parte il 12 maggiol’attesissimo appuntamento con l’iniziativa Close up Cantierievento divenuto ormai format del Parco dal 2018, che coinvolge i turisti nel quotidiano lavoro di conservazione svolto dallo staff del Parco, in una fruizione sempre più attenta. 

“Ritorna Close up cantieri –dichiara ilDirettore Sirano- appuntamento del Parco di Ercolano che conduce i visitatori nella partecipazione alle attività di restauro e manutenzione del patrimonio archeologico dell’antica città. Anche quest’anno i più interessati potranno avvicinare e quasi toccare con mano il lavoro che si svolge dietro le quinte dei cantieri di restauro, per una fruizione sempre più consapevole e partecipata”

I visitatori interessati a partecipare alla visita immersiva nei cantieri del Parco verranno condotti presso i siti accessibili coinvolti nel progetto dove incontreranno i restauratori responsabili del cantiere e quest’anno, considerato il grande fermento di attività in corso al Parco in particolar modo rivolto ai restauri di preziosi reperti in legno, le visite si preannuncia avvincente e pronta a regalare sorprese e novità.

Gli appuntamenti di Close up cantieri si ripeteranno ogni venerdì, alle 10.00 e alle 11.30, con una cadenza settimanale fino al 16 giugno. I visitatori,acquistando regolarmente il biglietto di ingresso, potranno accedere gratuitamente ai luoghi di restauro prenotandosi presso il desk Close-up Cantieri del Visitor Center del Parco, almeno un quarto d’ora prima dei due turni di visita. 

Sabato 13 maggio 2023torna inoltre il consueto appuntamento con la Notte Europea dei Musei, quest’anno alla sua 19a edizione, e il Parco di Ercolano partecipa all’iniziativa aprendo per una notte il Teatro Antico con un biglietto d’ingresso dal costo di solo 1 euro. 

I turni di visita al percorso sotterraneo del Teatro Antico saranno alle ore 20:00, 21:00 e 22:00, per gruppi di massimo 10 persone ciascuno. I biglietti potranno essere acquistati presso la biglietteria del Parco fino alle ore 18.00 del giorno dell’evento e on line al sito www.ticketone.it.

La Notte Europea dei Musei è un progetto che nasce con il patrocinio del Consiglio d’Europa, di UNESCO e di ICOM per valorizzare l’identità culturale europea e coinvolge i musei di tutta Europa.
Per l’occasione moltissimi musei europei apriranno le loro porte al pubblico con un biglietto simbolico di 1 euro. 

Tutte le info sul sito web del Parcowww.ercolano.beniculturali.it e sui canali social del sito  

Facebook: https://it-it.facebook.com/parcoarcheologicodiercolano  

Instagram: https://www.instagram.com/ercolanoscavi/ 

Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCgpO_-ANFzlATc0CbObaQzg

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